CAPITOLO 5

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Dylan's pov

Erano le 5.30 di mattina, mi svegliai con un terribile mal di testa, decisi così di alzarmi e andare a prendere della Tachipirina e riposarmi un po' per farmelo passare.

Dopo circa mezz'ora stavo già meglio! Mi rialzai pimpante per prepararmi.
Mi diressi in bagno e mi feci una doccia fredda mattutina.

Finito la doccia, mi inoltrai in camera per vestirmi.
Avrei fatto colazione a qualche bar vicino alla scuola.

Ero pronto, ora non rimaneva che uscire e iniziare la giornata.

Appena misi peide fuori da casa, notai che c'era molto freddo e che l'aria era circondata dalla nebbia.
La mia macchina era tutta appannata e anche quella del mio carissimo amico.
Decisi così di avvicinarmi alla sua auto e di scrivere in grande con le dita sul parabrezza: 'attento alla guida :)'

Dopo aver fatto il mio buon atto giornaliero, camminai fino alla mia macchina e mi diressi a scuola. Oggi sarebbe stata una lunga giornata.

--- dopo scuola ---

Come avevo previsto, era stata una lunghissima giornata, e mi aspettavano ancora le ripetizioni con la mia alunna della 3 C.

Sospirai e preparai il materiale della lezione. Erano le 15.25, tra 5 minuti Chrissy sarebbe arrivata.

Dopo 5 minuti esatti sentí il campanello suonare, mi alzai dalla mia pozione e mi incamminai verso la porta.

Appena la porta fu aperta vidi una ragazza rossa corrermi addosso e tenermi per mano:

Chrissy: - Professor Dylan! Come sta?
Spero di non essere arrivata in ritardo!
Lo sa? È da sta mattina che attendo così impaziente per una delle sue lezioni~

Disse la ragazza con un sorriso radioso disegnato in viso.

Dylan: Ciao Chrissy.
Riposi con tono freddo e formale mentre cercavo staccarmi dalla sua forte presa.

Raggiunsi così la porta aperta e prima di poterla chiuderla notai Wave di fronte alla suo appartamento che mi stava guardando con un sopracciglio alzato.

Lo salutai con una mano e un bel sorriso, ma sosprirò ed entrò sbattendo la sua porta.
'Wave sembra nervosetto oggi'

Chiusi finalmente la dannata porta e andai in cucina dove Chrissy mi stava aspettando.

Chrissy: oh professore, finalmente! la stavo aspettando. È successo qualcosa? ~

Dylan: No Chrissy, ora, invece che perdere tempo, perché non cominci a prendere il libro per dirmi qual'è il problema?

Chrissy: Subito professore ~

Dopo circa 30 minuti, finalmente avevamo individuato il problema: ora non bastava che spiegare come eseguire delle semplici equazioni.

Dylan: Allora, guarda bene l'esempio: 2x1 + 3x2 = 0
È molto semplice, qua dev--

Non potei finire di parlare perché sentì una gamba toccare ripetutamente la mia, alzai lo sguardo e vidi Chrissy guardami con un sorriso ammiccante.

Dylan: Chrissy! Smettila.

Chrissy: Non capisco di cosa sta parlando ~

Dylan: Credo che tu lo sappia bene! La gamba.

Chrissy: Oh ~ quello intende.

- la vidi sorridere e alzarsi per mettersi dietro alle mie spalle, cominciò a massaggiarmi la spalla mentre ridacchiava innocentemente -

Si abbassò fino a giungere il mio orecchio:

Chrissy: Dylan, Oggi ho tempo fino alle 21 ~ forse poss-

Non potei più resistere! Sbuffai dalla rabbia e mi alzai per allontanare la ragazza da me, la guardai arrabbiato e molto deluso dal suo comportamento:

Dylan: Chrissy! Si può sapere cosa stai facendo?!
Ti rendi conto di quello che hai detto?!

Chrissy: io-

Dylan: No! Basta. Ne ho abbastanza delle tue parole, e sono molto deluso! Pensi davvero che sia qual tipo di persona?
Tu sei qui per fare ripetizioni e capire l'argomento per il TUO bene!

Ora devi andare.

Chrissy: profess-

Dylan: perfavore, esci. Si sta facendo tardi, sono le 16.30 ormai.
Non voglio dover più parlare più di questo argomento o di ripetizioni o null'altro! Chiaro?

Chrissy: Certo professore, mi dispiace. Dirò a mia madre che non ho più bisogno di ripetizioni. Arrivederci.

Disse la giovane ragazza in tono deluso mentre usciva dalla porta.

Andai in cucina a preparare una tazza di caffè per calmarmi.
Non posso ancora credere che sia successa una cosa del genere!

Dopo essermi placato un po', iniziai a prepararmi. Tra meno di 20 minuti sarebbe arrivata Lauren.

Mi inoltrai in bagno per fare una doccia veloce e mettermi una camicia bianca sbottonata che avrebbe dicerto fatto impazzire qualla bella bionda.

Prima di finire mi diedi 4 spruzzate di profumo e aspettai impazientemente le 17.00.

Dopo la lunga e estenuante attesa finalmente il campanello suono.
Corsi alla porta con un radioso sorriso a 36 denti:

Dylan: Buonasera ~

Eccola lì. Aveva un vestito nero molto corto e portava i capelli raccolti in un ordinato chignon ma con dei piccoli e adorabili ciuffetti che spuntavano davanti al viso.

Lauren: Buonasera a lei professor Hallen ~

- il suo tono era molto provocante e mi stava facendo impazzire -

Dylan: Vedo che non ha risparmiato sul vestito eh? ~

Lauren: Le piace? L'ho comprato solo per lei in quel piccolo negozietto vintage.

Mi guardò dritto negli occhi e alzo i lati delle labbra accennando un piccolo sorriso.

Dylan: Oh Lauren, è molto bello! Ma credo che lei starebbe molto meglio senza ~ non crede anche lei?

Le sussurrai in un orecchio mentre le solleticavo l'interno coscia con in dito

Lauren: Non mi invita ad e entrare prima?

Misi la mia migliore faccia da poker e la trascinai per un braccio dentro l'appartamento.

Finalmente eravamo soli, la feci sedere sopra di me e incominciai lentamente a darle dei piccoli baci sul collo.
Lei incominciò a dimenarsi e a muoversi sopra di me. Stavo impazzendo.

Le ordinai di togliersi i vestiti e così fece.

Sentì qualcuno sbattere dall'altra parte del muro, ma non mi importava, non volevo rovinarmi questa meravigliosa notte.

Nick's pov

Stavo cercando di leggere un libro, un dannato libro!
Diedi due botte al muro con la speranza di avere un po' di silenzio.

Dopo un po' mi arresi e mi alzai a prendere le mie cuffie e mi chiusi in camera.

Misi la musica a palla e cercai di leggere qualche pagina del mio libro, ma non ci riuscí con il pensiero che in quella stanza c'erano una ragazzina e un vecchio sbruffone.

Finii per addormentarmi con il libro in mano e la musica ancora accesa.

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