Caldo

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Avviso i gentili lettori che la seguente storia comprende: scene di natura sessuale, parole  volgari e scene cruente. Detto questo, buona lettura.

Schioccò le dita davanti  alla mia vista e capii che mi ero incantata un'altra volta, alzai lo sguardo e lo vidi sorridere con quelle fossette irresistibili e i dentoni da coniglio

"Scusa, stavo pensando.."

"A cosa pensavi?"

Era passato un'anno da quando ci fidanzammo, passammo un tour e io pubblicai un nuovo album, nessun media sapeva della nostra relazione ed era piacevole, non mi presentò ai suoi genitori e questo mi faceva pensare che non era una storia seria per lui.

"Le solite paranoie"

Allungò il braccio dietro la mia spalla e mi strinse a se, eravamo seduti su una panchina nel parco vicino casa e la cagnolina difronte a noi ci guardava con la bocca aperta e dei grandi occhietti pieni di gioia, la lingua le penzolava fuori e la rendeva molto buffa, così mi liberai dalla stretta e portai Melachi a bere dalla fontana poco distante.

Era Giugno e faceva molto caldo, nella borsa avevo una bottiglietta in plastica che riempii, mi avvicinai di soppiatto dietro le spalle di Michael vestito con una maglia bianca e dei jeans azzurro chiaro, stappai la bottiglia nel massimo silenzio e gliela rovesciai in testa, per lo spavento si girò di scatto mentre io stavo ridendo come una matta, mi strappò la bottiglietta dalle mani e l'andò a riempire, corsi mentre la cagnolina mi seguiva, finché non mi raggiunse anche il ragazzo che prese il colletto della mia maglia rossa e buttò acqua gelida sulla mia schiena facendomi gridare a squarciagola; cominciammo quindi una battaglia d'acqua dove era coinvolto anche il cane che saltava da tutte le parti, zuppi ed esausti ci sdraiammo al sole, ero felice, volevo che quella felicità durasse in eterno.

"Quali impegni abbiamo questa settimana?"

Domandò lui tutto affannato

"Non lo so, perché?"

Ero un po' incuriosita di dove volesse andare a parare

"Ho parlato di te a mia madre, veramente è da un pò che gliene parlo... È così ci ha invitato a pranzo a casa mia con la scusa che devo prendere uno scatolone di roba vecchia..."

Mi alzai seduta e poco dopo mi raggiunse anche lui

"Hai parlato di me hai tuoi?"

Volevo sembrare seria ma dentro ero elettrizzata al massimo

"Sì"

"E quando dovremmo andare dai tuoi?"

"Beh... dopodomani"

La gioia mi pervase

"Okay"

Risposi con un sorrisetto stampato in faccia

"Avevo paura non accettassi"

Disse lui un po' stupefatto dalla risposta calma e pacata

"Beh oddio, è la prima volta che qualcuno mi presenta alla sua famiglia ma l'idea mi piace"

Tra Inferno E Paradiso 2 -un esplosione di colori-//Mika\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora