Uno strano incontro

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Si diresse verso la porta prendendo dal piatto porta oggetti le chiavi e il cellulare

"Adesso ti porto in ospedale"

Mi arresi alle sue braccia, non potevo fare niente contro di lui e neanche avrei provato a farlo, mi tenera stretta a se

"Pronta?"

Il mio pianto si era fermato, eravamo davanti alla porta, una volta girata quella maniglia tutti avrebbero visto come ci eravamo ridotti

"A cosa? A far vedere che non riesco a prendermi cura di te ?!"

"No, a far vedere quanto ti amo"

Apri la porta e con rapidi passi si avvicinò alla macchina, mi poggiò sul sedile poi mi guardò e sorrise, avevo ancora delle lacrime sul bordo degli occhi pronte ad uscire, i capelli scompigliati è un largo pigiama grigio, ero un disastro, mi diede un lieve bacio sulla bocca e chiuse lo sportello raggiungendomi nel sedile a fianco, mise in moto e partì.

Arrivammo poco dopo ad un pronto soccorso, ero abbastanza stordita, non ricordavo molto di ciò che era successo, mi ritrovai d'un tratto si un lettino il dottore alto, snello, capelli biondo grigi e occhi nocciola mi sorrise teneramente

"Cosa ti è successo?"

Feci mente locale ma non ricordavo molto

"Ehm... Io.. Io non ricordo bene... Mi sono svegliata, sono andata in cucina, ho chiuso gli occhi... Poi mi ha svegliato lui"

Dissi indicando Michael

"Ti sei addormentata sul tavolo?"

Non volevo dirgli ciò che avevo sognato

"Io... io ero appoggiata sul bancone, poi ho chiuso un'attimo gli occhi e mi sono svegliata con la testa posta sul tavolo"

"Capisco... ma a che ora ti sei svegliata?"

"Come... Saranno state le 8, come sempre.."

"Allora non hai chiuso gli occhi un'attimo..."

"Perché scusi, che ore sono?"

"Lei 6 di sera..."

Mi girai per vedere Michael, ma lui non era con me...

"Per curiosità signorina, chi stava indicando prima?"

Non mi aveva accompagnato Michael? Come ero arrivata lì, chi mi aveva portato?

"Forse intendeva il ragazzo qui fuori pieno di lividi?"

"Si, esattamente lui..."

"Dimmi cara.... Questi ultimi giorni sei parecchio stressata?"

"Si.. Direi di si"

"Okay, non vorrei infilarmi della tua vita privata, però, hai paura per qualcosa?"

"Si, ho paura di perdere il ragazzo qui fuori, ho paura che possano succedere altre catastrofi nella mia vita, ho paura, una tremenda paura"

"Okay... Allora, chiamo il tuo ragazzo e ne parliamo"

Si avvicinò Michael e il dottore ricominciò a parlare

"Allora.... la ragazza si è addormentata sul bancone e ha dato una semplice botta al tavolo che le ha causato un taglio, per vostra fortuna non ci sono lesioni o altri problemi celebrali. Spesso la stanchezza e lo stress possono alterare la persona, facendole avere incubi, allucinazioni e cose di questo genere, bisogna stare attenti a queste cose e soprattutto non fare cose che potrebbero causare altro stress o la situazione potrebbe peggiorare, per quanto mi riguarda potete tornare a casa, arrivederci"

Disse tutto con estrema calma è la sua voce mi tranquillizzò, così gli strinsi mi la mano e andammo a casa

"Ti hanno medicato le ferite Michael?"

"Si, tranquilla"

Tra Inferno E Paradiso 2 -un esplosione di colori-//Mika\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora