Tra Inferno E Paradiso 2 -un esplosione di colori-//Mika\\

Un'orribile incontro pt.2

Passata una settimana dovetti tornare a lavoro, dovevo girare il video per una pubblicità della Sky, così mi svegliai e controvoglia mi vestii con Michael che mi stava mettendo una maglia a pois gialli e la mia faccia super scostante, non lo aiutavo per niente, mi piaceva vedere come tutto contento mi preparava con pazienza per quello che sarebbe stato il nuovo spot, era felice di vedermi in tv ma io no, odiavo questo genere di cose.

"Dai... Collabora almeno un pochino..."

Disse la voce disperata del ragazzo che davanti al lavandino cercava di lavarmi i denti con scarsi risultati

"Ba she io ndond shi vogghio addare, pesché mi devvi obblicashe??"

"Cosa?!"

Si fermò il ragazzo

"Ho detto: ma se io non ci voglio andare, perché mi devi obbligare??"

Presi lo spazzolino che avevo in mano il ragazzo che con il bacino mi teneva ferma al lavandino e cominciai a lavarmi i denti da sola e in modo svelto

"Perché sei la cosa più bella del mondo e voglio che tutti vedano che sono in possesso di questo"

Mi diede un bacio sul collo

"Ah! Quindi sarei una cosa?!"

Mi guardò come se avessi detto qualcosa di ingannevole

"E poi non sei in possesso di questa ""cosa"" finché non le avrai messo un anello sull'anulare"

Gli feci uno sguardo malizioso e mi diede un altro bacio

"Sei mia lo stesso"

Mi rendeva felice con poco, ero felice nelle cose quotidiane come quando io lavavo i piatti e lui li asciugava perché si era rotta la lavastoviglie, ero felice quando stendevo il bucato e lui da dietro mi immobilizzava in un abbraccio per fermarsi a sentire l'odore fresco di pulito, ero felice con lui e basta.

Sorridevo come una stupida mentre mi stavo truccando e ripensando a quanto fosse bello stare con lui, mi alzai presi la borsa e salutai con un veloce bacio il ragazzo che appoggiato con la spalla sull'uscio della porta sorrideva come un bimbo con i ricci spettinati e il pigiama lungo, era sempre scalzo, mi girai e con grande entusiasmo c'era Paul.. Sguardo trucido, un altro minuto in più e sarei rimasta congelata dal suo sguardo

"Quante volte te lo devo dire che devi essere puntuale?!"

Guardava il suo orologio appoggiato alla scocca della macchina

"Devi sempre farmi spostare di un quarto d'ora gli appuntamenti è?!"

Feci spallucce ed entrai in macchina

"Io lo dico sempre al capo che non devono darci una machina così grande, tanto siedi sempre davanti con me"

"Non è colpa mia se mi piace stare avanti, guardare tutto e girare i canali radio"

Feci una lieve risatina. Arrivammo agli studios, scesi ed entrai in quel posto un po' angusto tutto nero, nel centro tre pareti di cartongesso decorate come se fossero di una stanza da letto è così era arredato il tutto, al centro un letto matrimoniale già predisposto con le coperte crema e viola che riprendevano un po' il colore di tutto quello che c'era in quell angolo, mi vestirono, o meglio dire mi svestirono con un pigiama a quadri verde e arancio che faceva ribrezzo anche al barboncino del regista.

Interpretai la mia parte mentre arrivò un ragazzo, era alto biondo occhi azzurri, non era solito vedere un ragazzo così: aveva dei jeans larghi con degli ampli strappi delle vans nere e un gilet nero con sotto una camicia a quadri verde e giallo e portava un cappello nero, aveva varie collane: una con la medaglietta militare e l'altra con delle perline in legno, aveva anche un amplio bracciale di pelle nero. Era un po strano come look ma gli stava davvero bene, aveva molte buste in mano e camminò a passo svelto per arrivare in camerino, avrebbe sicuramente girato con me.

Ci raggiunse il giovane ragazzo e finimmo di riprendere... Erano le 6 di pomeriggio, tra ritocchi del trucco e girare la scena più volte si finì così tardi, andai nel mio camerino e ci misi un po per cambiarmi e ascoltai le voci dei produttori i cameraman e i truccatori andare tutti via, così presi la mia borsa e andai via ma prima di uscire sentii il rumore di una porta cigolare... Era il ragazzo di prima.