10- none of them

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"Dove stai andando?" Chiese Louis ad Harry, il quale si era appena alzato dal letto e aveva raggiunto la porta.

Harry si girò verso il liscio ed alzò le spalle "Volevo solamente dare la buona notte a Ricky" rispose posando la mano sulla maniglia.

"Non uscirei adesso fossi in te" lo bloccò il maggiore "anzi, non uscire per tutta la notte"

"E perché?"

Louis sorrise ed indicò la finestra "guarda fuori" lo istruì.

Harry sbuffò ed annuì, avvicinandosi subito dopo alla finestra "che devo vedere?"

"Guarda il cielo" rispose l'altro "cosa noti?"

Il minore si guardò attorno confuso. Guardò le stelle, gli alberi in lontananza, ma niente catturata particolarmente la sua attenzione. "Non capisco, dimmelo e basta"

Louis rise e si alzò anche lui dal letto. Si avvicinò al riccio, mettendosi al suo fianco. Poggiò una mano sul suo fianco coperto solo da una canotta bianca. "La luna" sussurrò infine, indicando quest'ultima con l'altra mano.

Harry abbassò lo sguardo e guardò la mano poggiata sul suo fianco, ingoiando un groppone di saliva alla sensazione che quel semplice contatto gli procurava.

Distrose l'attenzione e la portò sulla luna. "È piena" constatò.

Louis sorride ed annuì "non troverai Ricky nelle sue stanze" gli disse, portando anche l'altra mano sull'altro suo fianco. Si mise dietro la sua schiena, poggiando il mento sulla sua spalla "non troverai né lui, né gli altri come lui" sussurrò all'orecchio.

Harry chiuse gli occhi alla sensazione di brividi che la voce e le labbra di Louis così vicine al suo orecchio gli portò, inclinando la testa all'indietro di qualche grado.

Louis lo guardò lateralmente, un fievole sorriso che continuava a crescere, sempre di più, sulle sue labbra "riescono a controllarsi anche quando si trasformano, ma è meglio non rischiare e camminare di notte in giro con la luna piena"

Il suo tono era sempre lo stesso: basso, calmo e rilassato. Non lo alzava né abbassava. Iniziò a strofinare i pollici sui i suoi fianchi, aldisotto della sua canotta.

"Non voglio ti facciano del male" Harry girò la testa di lato, guardando Louis negli occhi. Quest'ultimo ricambiò lo sguardo per qualche secondo, interrompendo quella sorta di giochi di sguardi quando si avvicinò col viso, così da far unire le loro labbra.

Portò una mano dietro la nuca del riccio, il quale ricambiò subito il bacio. Questo rimase per molto tempo calmo e intenso. Ci mise qualche minuto per passare da un bacio casto e lento, a uno veloce e frenetico.

Louis, per quanto il bacio avesse poco di casto e di gentile, fu molto cauto nei suoi movimenti mentre spingeva lentamente Harry sul letto, una mano sul suo petto mentre lo abbassava sempre di più, così che il riccio avesse la schiena aderita al materasso.

Con le mani alzò lentamente i lembi della sua canotta bianca, sfilandola dal suo corpo snello, lasciando il riccio a petto nudo.

Dovette staccare le proprie labbra da quelle del minore per portarle sul suo collo.

Proseguì poi facendole scendere sempre di più: passò per il petto -lì sostò per più tempo- baciandogli e leccandogli ogni parte di esso, facendo mugugnire Harry dal piacere ad ogni bacio, continuò sulla bancia, tracciando una traiettoria che iniziava dal punto sotto il suo pettorale fino all'elastico dei suoi pantaloni.

Harry rimase in silenzio per tutto il tempo, l'unica cosa che usciva dalla sua bocca erano i gemiti e i mugolii che quello che Louis stava facendo gli stava procurando.

Powerless || LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora