V. Gemelli

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7 anni e mezzo prima

Apollo si sentiva il Dio più felice dell'Olimpo. Finalmente, dopo mesi, sarebbe diventato, di nuovo, padre.

La neo-mamma si chiamava Naomi Solace, era una cantante del Texas. Dolce, amorevole, simpatica, una perfetta mamma. Si disse Apollo.

Sapeva che non avrebbe potuto vedere i suoi bambini crescere, come tutti gli altri semidei, meno sapevano della loro natura divina, meglio era.

Era fine agosto, Apollo e Naomi erano seduti sul divano di casa.
"Oh caro, ti rendi conto che tra pochi giorni saremmo genitori e non sappiamo ancora i nomi?"
Disse lei poggiandosi sul Dio.

" lo so tesoro, non ho più avuto il tempo per pensarci..potremmo chiamarlo come.." iniziò Apollo

"No amore, non lo chiameremo come un tuo figlio o un tuo amante morto" rise Naomi. Lei era consapevole che il suo compagno fosse un Dio greco. E non le dava affatto fastidio, amava il Dio per come era.

"Tu allora come vorresti chiamarlo?" Disse Apollo facendo il finto offeso.

Naomi sorrise beffarda "o chiamarla!"
Apollo scoppiò a ridere "certo! Sai però che se è femmina le farò una bolla protettiva vero?"
Naomi lo colpì scherzosamente.

Improvvisamente però, smise di ridere.
Si tenne le mani nella pancia, urlando dal dolore.
"Apollo! Ho le doglie!!!" Urlò.
"Sei sicura? Deve nascere il 2 settembre, siamo al 23 di agosto!" Disse Apollo in panico.

"Apollo, smettila di essere precisino e aiutami a farmi nascere nostro figlio!" Urlò Naomi.
*Dei dell'Olimpo, è peggio di quando ha il ciclo! Pensò Apollo mentre prendeva l'acqua calda e asciugamani.

Non ebbero manco il tempo di chiamare un ambulanza, così partorì in bagno, nella vasca.
1 ora dopo, nacque il bambino. Biondo, si capiva già che sarebbe diventato la copia fisica di Apollo.

Naomi lo prese subito dopo che il compagno lo lavò, Apollo si mise di fianco all'amante.
Il bambino sorrise spontaneamente, seguito da un coro di "aww" da I due fidanzati.

"Benvenuto..Willian Andrew Solace" Disse Apollo, fiero del nome.
"Andrew..come mio padre.."sussurrò Naomi, commossa.
Come risposta Apollo la baciò.

Poi Naomi chiese "amore.. è normale che abbia ancora i crampi?"
Apollo aggrottò le sopracciglia "credo di sì..hai appena partorito cara..stai tranquilla, ripo-"
Prima che potesse finire Naomi comincio a spingere di nuovo. Oh santo Olimpo! Un altro?!

Poco dopo nacque un altro bambino. Femmina.
Apollo fu felicissimo, non aveva mai avuto figli gemelli. Credeva che fosse impossibile per un gemello procreare altri gemelli.

Naomi si sedette tremante, tassandosi la tempia. Apollo le porse la bambina, ma appena la vide la donna fece un espressione dura.

"Non la voglio." Disse fredda.
Apollo sbiancò "come?"
"Non la voglio. Non è mia figlia."  Continuò Naomi
Apollo Rise nervoso "e invece si, è appena uscita da tuo..vabbè lasciamo stare. Ma che ti prende? È nostra figlia!"  Disse poi.

"Casomai tua figlia, non mia!" Sputò Naomi.
"Ma sei impazzita Naomi? Hai sempre voluto una femmina e ora che c'è l'hai non la vuoi più? E poi sai perfettamente che io non posso tenerla. Sono un Dio! Tra l'altro l'unico che ha più di 2 talenti. " disse infuriato il dio del sole.

"Benissimo. Allora sarà l'ultima volta che la vedrai." Detto ciò si alzò come se non avesse mai partorito e prese un coltello da cucina, poi si avvicinò ad Apollo che aveva ancora la bimba in braccio.

Apollo la guardò sconvolto "stai scherzando? La stai per uccidere?? Non è da te Nao!"
"Non voglio due gemelli in casa. Tu non ci sarai e mi lascerai da sola con questi due marmocchi per il resto della loro vita."

"Guarda che se il problema è questo posso chiedere a Zeus se Elio e Asclepio mi possono prendere il posto e crescere i bambini con te! Non c'è bisogno di uccidere una bambina innocente!" Provò a convincerla Apollo.

Fu come se fosse stata sorda, si avvicinò ulteriormente al Dio con il coltello in alto. Apollo si scansò.
"Io..non ti riconosco più..o forse ti ho sopravvalutata.. la bambina resta con me. Troverò un accordo con Zeus ma sarà sempre meglio di lasciarla a un mostro come te. E mi porto anche Will."

Naomi iniziò ad urlare "NO! WILL RIMANE CON ME!"
"Ma sei impazzita? Metti che ti viene uno scatto d'ira e lo ammazzi? Che cosa farò io? Vivrò soltanto coi sensi di colpa" rispose Apollo sconvolto.

"Non sei capace a fare il padre Apollo, se muore ci passi sopra, come fai con tutti gli altri figli, e amanti" disse fredda Naomi.
Apollo a quel punto, che si era trattenuto, scoppiò a piangere.

"Stai scherzando Naomi? Ricordo ancora quando Dafne si è trasformata in pianta e quando Giacinto è morto! Piango ancora la loro morte e quella di tutti coloro che non sono riuscito a salvare come se fosse appena accaduto!" Urlò tra i singhiozzi.

"ti dimostrerò che sono capacissimo a fare il padre! Ma non credere che ti lasci da sola inerte! Ti sorveglierò e chiederò a mio fratello Hermes di venire di tanto in tanto a controllarti!" Proseguì serio.

"Di a tuo fratello di stare tranquillo e buono. Vedremo chi dei due morirà per primo." Disse Naomi con un sorrisetto che non era il suo.

Apollo inarcò le sopracciglia e mormorò un duro "bene." E sparì.

~~~~~~

Appena mio padre finì il racconto ero più confusa che sconvolta.
Se mamma era una brava persona non poteva cambiare idea sull'amore di un figlio in così poco tempo...e perché voleva mio fratello e non me? Ero destinata a stare con mio padre? Questo Will lo potevo vedere?

Avevo così tante domande che non ci capivo manco io. Ma papà mi precedette. "Da quel giorno ho promesso a me stesso che nulla ti avrebbe fatto soffrire. Per questo preferivo non oortarti sulla terra, è pericoloso... ci sono dei mostri che cercano i semidei.. e poi potevo incontrare tua madre da un momento all'altro e.. avevo paura che mi odiassi." Mi disse sconsolato.

Prima che potessi replicare mi disse ancora "Ma hai ragione anche tu. Hai il diritto di avere degli amici e di conoscere il tuo gemello. Se avessi scoperto che avevo una sorella gemella sarei corso subito a cercarla..
Credimi Mia. Avrei voluto crescervi entrambi, come siamo cresciuti io e Artemide..
ma d'altra parte sapevo che me l'avrebbe fatta pagare, non so cosa sia successo, e non ho la più pallida idea di come abbia cresciuto Will.
Ma so di certo che è un bravo ragazzo. E meritate entrambi di conoscervi e crescere un po' insieme."

Lo abbracciai. Mi sentivo così fortunata ad avere lui come padre, per tutti quelli che dicono che mio padre sia un Dio insensibile non l'ha mai voluto conoscere per davvero. O non ha capito la personalità bizzarra e dolce di mio padre.

"Domani è il 1 giugno, giorno perfetto per partire per il campo mezzosangue." Mi disse papà sorridendomi.
Io sorrisi con lui. Finalmente conoscerò dei miei coetanei, avrò degli amici.

E finalmente, incontrerò Will Solace, il mio gemello.


Angolo autrice

Ciao amici! Eccomi col quinto capitolo!
Ho notato che siamo già a 100 letture, grazie infinite.
Spero vi piaccia davvero❤️
A sabato!
~Manu💞~

La figlia del Sole [Percy Jackson ff]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora