III. Incontro con i miei..ehm.. cugini?

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Non ho mai avuto amici.

Certo, avevo i vari figli degli dei, ad esempio Armonia, figlia di Ares e Afrodite. Ma era molto più grande di me ed era già sposata, infatti veniva sull'Olimpo ogni tanto.

E poi, i miei veri migliori amici che mi salvarono dalla solitudine furono i libri.

Imparai a leggere e scrivere molto presto, prima l'italiano, poi inglese e infine greco antico.
Ricordo ancora il primo libro che lessi, piccole Donne. L'edizione era per bambini naturalmente ma volli subito leggere l'originale.

Adorai la storia, come erano state formulate le parole e i personaggi.
Decisi quindi di leggere altri libri e scrivere qualche storia di fantasia.

Ho sempre avuto una fantasia e sensibilità mozzafiato. Riuscivo a vedere e cogliere ciò che solo pochi dei riuscivano a decifrare.

Da quando sono piccola ho un amico immaginario.
È molto carino, ha i capelli scuri, gli occhi nocciola e un sorriso confortevole.

Mi ha sempre detto di non essere un amico immaginario, ma un angelo custode che mi proteggeva dal male.

Non gli ho mai chiesto il suo nome, capii poi col tempo che era uno degli amori più forti che mio padre ebbe nella sua vita immortale. Giacinto.

Per quanto ne sappia, Giacinto fu l'unico che amò davvero Apollo, siccome gli altri amanti o lo rifiutavano o morivano piuttosto di stare con lui (Dafne si sentirà presa in causa). Purtroppo però non ci fu un lieto fine per loro.

Il Dio del vento del ponente, anche lui innamorato di Giacinto, si vendicò del fatto che non potesse averlo, uccidendo Giacinto.

Mio padre lo trasformò in fiore, ma in qualche modo la sua anima non lo abbandonò mai.
Papà però non riuscì mai a vedere l'anima dell'amato. Quando invece notò che potevo vederlo mi prese sotto la sua ala e mi stette accanto ogni giorno della mia vita.

Non lo dissi mai a mio padre, nemmeno agli zii, loro dicevano che era l'età e il periodo dell'amico immaginario sarebbe finito nella mia adolescenza.

Spoiler: non finì mai.
Ma qualcosa cambiò quando ebbi 7 anni e mezzo.

Lo zio Dioniso spariva tutto l'anno. <questioni lavorative> mi diceva, facendo il finto serio. Ma io sono stata sempre sveglia e capii subito che mi nascondeva qualcosa.

Un giorno infatti, tornò su più stanco del solito, sembrava nervoso. Dietro di lui c'erano infatti due gemelli, biondo con gli stessi occhi viola.

Capii subito. Erano i suoi figli.

Lo zio Efesto mi raccontava che ogni Dio ha avuto molte amanti, Zeus stesso ha avuto figli illegittimi con altre donne, mio padre e la sua gemella, Artemide, infatti erano figli di Zeus e Leto. Gli unici figli di Zeus ed Era erano Ares ed Efesto.

Dioniso era l'unico Dio che non aveva mai tradito sua moglie Arianna.
Arianna era figlia di Minosse, re cretese, e sorellastra del Minotauro, un mostro metà uomo e metà toro frutto di una relazione con la madre di Arianna e un toro bianco che Minosse doveva sacrificare in nome di Poseidone, ma non lo fece. E mio zio, permaloso qual'è, si vendicò così.

Arianna aiutò l'eroe Teseo a uccidere il mostro e fuggì con lui.
Sto genio però l'abbandonò sull'isola di Nasso.
Lasciandola sconvolta e addolorata.

Per fortuna lo zio Dioniso la trovò e si innamorarono. Personalmente li trovo una bellissima coppia. Sempre fiduciosi l'uno e nell'altro.

Pensai ciò finché non vidi quei due dietro Dioniso.
Ero arrabbiata con lo zio, non me lo sarei mai aspettata da lui un tradimento simile.

La figlia del Sole [Percy Jackson ff]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora