VII. Will Solace

353 14 20
                                    

"Visto che non hai idea di chi sia il tuo genitore divino non vedo perché non posso provare a indovinare" disse Connor tutta un tratto.

Io scoppiai a ridere, quel ragazzino voleva a tutti i costi sapere di chi fossi figlia. Peccato che io non potevo dargli indizi, dato che dovevo fingere di non saperlo.

"E va bene dai! Secondo te di chi sono figlia?" Ridacchiai, sperai davvero che indovinasse. Ma d'altra parte ero curiosa di sapere come mi vedesse.

"Allora. Secondo me potresti essere perfettamente una figlia di Afrodite. Data la tua bellezza mozzafiato" disse Connor con nonchalance.
Io arrossì di botto, lui mi guardò confuso e poi divenne un peperone anche lui.

"Oddei scusa. Non mi ero accorto che parlavo a voce a-alta.." Disse lui.
Io ridacchiai "non preoccuparti. Non mi vedo figlia di Afrodite ma..grazie del complimento" sentivo caldo in faccia, come se mi avessero bruciato le guance, ma quella sensazione era sia piacevole che imbarazzante. Sperai che non se ne accorgesse.

Connor sorrise, oh Dei, quanto è bello quel sorriso.
"Allora potresti essere figlia di...vediamo..Dioniso ha solo Castore e Polluce, l'ha confessato lui stesso.
Atena?" Scossi la testa, anche se aggiunsi "con tutto che amo leggere non credo di essere sua figlia, mi spiace"
"Tranquilla, una figlia di Atena basta e avanza tra i miei amici." Rise.

"Efesto e Ares dubito fortemente. Non mi sembri ne un assetata di sangue ne una meccanica." Continuò lui col suo ragionamento.
Mi sentivo in colpa a non dirglielo, perché mio padre non vuole far sapere che sono cresciuta all'Olimpo?

Prima che potessi dire qualcosa, a lui venne il lampo di genio. "Magari sei figlia di Apollo, il Dio del sole! Ci sta!! I figli di Apollo sono cordiali, sensibili e amici di tutti! E poi, Hermes e Apollo non sono migliori amici?" Mi sorrise calorosamente. Come a invitarmi a ballare. Se avevo capito bene il discorso, mi diceva che se potessimo mai stare insieme ai nostri genitori divini andrebbe più che Bene.

Io alzai le spalle "può darsi, mi piace l' idea di essere la figlia del Dio del sole! Almeno non posso lamentarmi di odiare il buio." Dissi. Cercavo in tutti i modi di non farmi beccare. Ma sapevo che appena avrei potuto gli avrei detto di essere cresciuta all'Olimpo.

Connor scoppiò a ridere, poi tornammo entrambi alla realtà e lui mi presentò i suoi fratelli.
"Lui è Travis! Siamo fratelli di sangue" Disse Connor. Travis era uguale a lui. Se proprio dobbiamo darci una differenza, è leggermente più alto.

"Siete gemelli?" Chiesi, quasi speranzosa. Che figata sarebbe se il mio gruppo di amici fossero tutti dei gemelli? Un attimo. IO STESSA SONO UNA GEMELLA.
Non avevo ancora visto Will, sperai che appena avessi incrociato il suo sguardo lo avrei riconosciuto .

"No, lui ha un anno in più di me" mi rispose Connor.
"Parlate di me?" Chiese Travis ironico.
"Ma ciao Trav! Si parlavamo di noi! Lei è Mia. Starà con noi finché non verrà riconosciuta" annunciò Connor.
*cioè stasera* pensai a malincuore, mi sarebbe piaciuto moltissimo passare del tempo alla cabina di Hermes.
"Piacere Mia! Vieni ti presento gli altri!" Disse Travis
"Lo stavo già facendo io!" Disse Connor accompagnato da una smorfia simpatica.
Travis rispose con una linguaccia.

"Lui è Chris Rodriguez. Ha una cotta segreta per la figlia di Ares" mi sussurrò Travis. Io per poco non scoppiai a ridergli in faccia.
"Non ho la più pallida idea di ciò che gli hai detto dopo Travis ma piacere!" Disse Chris, ridendo.
Risi con loro. I figli di Hermes mi presentarono anche il capo cabina, Luke Castellan.

"Bene! Un'altra campeggiatrice! Sei fortunata, abbiamo ancora qualche letto disponibile! Mi dispiace per i prossimi dieci che verranno in settimana...bisognerà dormire a coppie" Disse Luke.
Era molto carino, aveva gli occhi azzurri e i capelli biondini, più chiari di quelli di suo padre. Ma ci assomigliava parecchio.

La figlia del Sole [Percy Jackson ff]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora