XIV. Natale

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"MIAAAAAAAAAAAAAAA SVEGLIA SVEGLIA SVEGLIA"
Prima o poi avrei seriamente ucciso Castore.

Non solo mi svegliava a gran voce, ma per di più prima dell'alba. Il che significava essere circa le 7 del mattino.
"Castore io ti giuro che ti lancio qualcosa un giorno" gli dissi tenendo gli occhi chiusi. "Oh quindi non vuoi vedere com'è la Vigilia di Natale qui al campo? Va bene, avviso Chirone e gli altri che non ci sarai, peccato. Avevamo già i regali per te pronti" " ma Είσαι ηλίθιος? CERTO CHE VENGO ARRIVO!" Castore ridacchiò, sapeva cosa avessi detto, per fortuna gli semidei greci, o almeno la maggior parte, conoscono il greco antico. Io essendo cresciuta sull'olimpo lo sapevo divinamente, ci parlavo tutti i giorni, soprattutto quando volevo dire qualcosa di importante a mio papà. "Su allora muoviti, ηλίθιος" lo guardai torvo, ero ancora in tempo a lanciargli una chitarra in testa, ma con un respiro profondo mi preparai, tra i battibecchi mezzi in italiano mezzi in Greco con Castore.

"Buona vigilia!!!" Disse Travis non appena uscimmo dalla cabina. Un esplosione di coriandoli ci invase il corpo. Connor ci guardava malizioso con una trombetta in bocca, sorridendo assieme a Travis. Li guardai per qualche minuto buono, tant'è che i due fratelli smisero di ridere e mi guardavano preoccupati, come se si aspettassero una sgridata o qualcosa del genere. e invece scoppiai a ridere, risi così forte che pure la cabina di Demetra, che distava un bel po', si avvicinò un poco a noi per controllare se andasse tutto bene. Castore rise con me ed insieme a lui anche Travis e Connor. Fummo interrotti da Luke, che ci disse di andare dal padiglione o non avremmo più trovato nulla da mangiare. Ancora ridacchiando ci avviammo verso la mensa, con Luke alla calcagna. Travis si avvicinò all'orecchio di Connor e sussurrò qualcosa, al più piccolo degli Stoll si illuminarono gli occhi.
Io alzai gli occhi al cielo "non un altro scherzo, vi prego"
in quei ultimi mesi gli Stoll ci avevano bombardato di scherzi, dai più innocui a me e Castore ai più disastrosi per il resto del campo. Luke li aveva puniti parecchie volte, ma anche se facevano pulizie extra quei due non si scoraggiavano nel produrre nuove idee. mi ricordavano sempre di più Fred e George Weasley, magari sono la loro reincarnazione.
Travis sorrise e mi fece l'occhiolino "stai a guardare Mia!
Michael Yew passava lì vicino proprio in quel momento. Travis e Connor decisero di far ricadere lo scherzo su di lui. Poveri, non volevo assistire alla loro morte.. ero troppo giovane!
"hey hey Mikeeee! come va la vita?" chiese Travis con sincera curiosità. Michael inarcò un sopracciglio. "ehm, bene?"
Connor si mise dietro di lui "sai che giorno è oggi? hai già fatto i regali ai tuoi fratelli?"  disse guardandomi per una frazione di secondo.
Mio fratello seguì lo sguardo di Con e mi vide. Sorrise. "hey Mi'" disse avvicinandosi. Travis e Connor, che stavano per colpirlo con un palloncino pieno di acqua, quando videro la loro vittima allontanarsi dallo scherzo fecero i musi. Intravidi Castore raggiungere il suo fidanzato per consolarlo, poi indicò se stesso, dicendo che se avesse voluto Travis avrebbe potuto lanciare l'acqua addosso a lui, piuttosto che niente. Travis scosse la testa e lo baciò dolcemente. poi lo prese per mano e lo portò alla ricerca di un'altra vittima.
Sorrisi, com'erano carini quei due.
Poi però notai che mio fratello maggiore mi stava parlando. "Cosa scusa?" dissi io. Michael sorrise dolcemente. "ho chiesto se ti andava di passare un po' di tempo insieme, in sti giorni ci siamo visti poco a causa dello studio e domani immagino passerai la giornata con i tuoi amici, giustamente"
Lo guardai, papà mi aveva sempre detto che il Natale era una festa soprattutto famigliare, quell'anno però volevo passarlo anche con Castore, Travis e Connor.
Vagai con la mente, in effetti, non era la prima volta che Michael mi cercava per stare con me. Tutti i miei fratelli lo facevano. Lee mi chiedeva se volessi suonare un po' con lui, Summer mi invitava a passare del tempo insieme a lei e ad una sua amica, Will mi chiedeva sempre di passare dall'infermiera, anche solo per un saluto.
E io ogni volta non riuscivo a stare con loro.
Non lo facevo apposta, credetemi, mi dimenticavo. Passavo il mio tempo solo con Castore Connor e Travis, arrivando perfino ad ignorare tutti gli altri, compresi i miei fratelli, che nonostante tutto chiedevano sempre di me.
Mi svegliai dai miei pensieri con Michael che aspettava ancora una risposta. Presi la mia decisione. "Si! vieni, andiamo su dalla collina, così nessuno ci disturba".

"Talia era una guerriera, da brava figlia di Zeus. Si è sacrificata per salvare Luke e Annabeth.."
Mentre Michael raccontava la storia di Talia Grace, io guardavo tra il cielo e l'albero, come se stessi avendo nel frattempo una conversazione con Zeus, per vedere cosa provasse a perdere un figlio.
Mi chiesi in quel momento, come la prenderebbero gli dei in generale alla notizia di perdere un figlio.
Mi risposi da sola, male. almeno, papà l'avrebbe presa malissimo, sia con me sia con gli altri suoi figli, semidei e non (dobbiamo ricordarci cosa fece quando seppe che Asclepio era morto)
Ad ogni modo, ammiravo Talia, sacrificarsi per i suoi amici non era di certo facile. Ma a volte, bisogna prendere le decisioni giuste, non per forza facili.
"e adesso è il Pino che confina il campo dai mostri, dobbiamo ringraziare Talia per ciò." concluse Michael, guardando l'albero dispiaciuto, poi mi guardò. "strano che Annabeth non te l'abbia mai raccontato.. eravate amiche no?"
eravamo, quella parola mi fece male, ma mi fece anche riflettere. Cavolo, non vedevo Annabeth da un po'. Anche lei aveva chiesto di me, ma notando che io non venivo mai, avrà lasciato perdere l'idea. Sbarrai gli occhi, in panico, non volevo perderla. Non avrei voluto ignorarla. Non avrei dovuto ignorarla.
Michael percepì il mio panico e mi prese le spalle gentilmente. "Mia, ascolta la mia voce. respira" disse fermamente, ma dolcemente. Come faceva a rimanere così calmo?!
Presi a respirare con lui, ma volevo papà, solo lui sapeva tranquillizzarmi al 100%. ma papà non c'era. Papà era-
"Mia." disse una voce esterna. Istintivamente pensai fosse Castore, o Travis, o zio Dioniso.
Michael allentò la mia presa e si spostò.
"sono qui. stai tranquilla sono qui." era Castore sicuro, solo con lui avevo il legame empatico. ma sapeva che volevo papà? Sollevai lo sguardo e rimasi di stucco. Era Apollo, era papà.. ma come aveva fatto?
"ti ricordo che ti osservo dal carro del sole, osservo tutti voi" rispose lui con un sorriso. Ma che era? stavo parlando ad alta voce?
"e ti conosco abbastanza bene da sapere a che pensi, amore mio" mi accarezzò i capelli e io mi appoggiai al suo tocco.
Michael era immobile, sembrava una statua di marmo, a quanto pareva non aveva mai visto Apollo, o me con lui...glielo avevo detto che ero cresciuta lassù? no? si certo che scema. mi venne comunque l'ansia per lui.
"papà sono un egoista!" sputai guardando Micheal, questo si rianimò, guardandomi sconcertato.
Stava per opporsi, ma papà lo precedette "in che senso amore? spiegati meglio"
Papà ed io avevamo un legame speciale, quando sbottavo l'inizio di uno sfogo, lui aveva già la lezione da insegnarmi, ma lo faceva venendomi in contro. senza mai farmi sentire in colpa.
Iniziai perciò a raccontargli tutto, dall'ignorare i miei fratelli fino ad aver abbandonato Annabeth. Micheal continuava a fissarmi, non capivo se stesse cominciando ad odiarmi o si sentiva l'artefice del mio panico.
Anche Papà era senza parole. Sospirò "sei sempre stata molto sensibile, comprendi subito e da sola ciò che provano le persone che ami. Ma non fartene una colpa, non prendertela con te stessa. Parlane ai tuoi fratelli, Parlane con Annabeth. Sono certo che si sistemerà tutto amore" mi accarezzò I capelli, come fa sempre per tranquilizzarmi. Micheal adesso aveva spostato lo sguardo su di lui, forse per dargli un segnale che lui c'era, forse per una richiesta di abbracciarlo. Ma invece, finalmente disse "Annabeth non c'è l'ha con te, aspetta solo che vai tu da lei. Ed io...noi, staremo sempre al tuo fianco, sei la nostra sorellina, ma sei anche nostra amica." Sorrise "sono contento di aver scelto te come prediletta da proteggere" disse avvicinandosi a noi. Rimaso un po' senza parole. Per Michael ero la sua preferita? I miei fratelli lo sapevano?
Papà, commosso (che novità) ci abbracciò entrambi. "Sono fiero i voi" disse prima di sparire"
"Buon Natale papà" dicemmo entrambi, prima di scoppiare ridere e tornare al campo.

Passai il giorno di Natale con tutti, dai miei fratelli ai miei amici. Prima di vedere i ragazzi però, bussai alla cabina di Atena. Mi aprì Malcom Pace "Hey! Buon Natale" mi salutò "Buon Natale anche a te! Annabeth è sveglia?" Chiesi. Malcom alzò le sopracciglia "si, te la chiamo?" annuii, ma ancora prima che lui la chiamasse, venne lei dalla porta. "Chi mi cerca? Oh Mia! Com-"
"vuoi venire a mangiare con me a colazione? Ho chiesto ai ragazzi di lasciarci un po' sole, vorrei passare del tempo con te. Ti va?"
Vidi il suo sorriso allargarsi "direi che questo è il regalo perfetto per Natale" disse prima di dirigerci al padiglione insieme.

BUON SANTO STEFANOOOO
giuro volevo pubblicarlo ieri ma non sono riuscita perdonatemi!
Sono riuscita pero a mandare avanti alcune bozze di questa ff, così verranno pubblicate almeno una volta alla settimana o una volta ogni 15 giorni!
Da voi com'è andato questo Natale?
Ci vediamo al prossimo capitolo!
~Manu💞~

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 26, 2023 ⏰

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