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TALIA, IL GHIACCIOLO


Mentre sorvolavamo il Richmond Bridge in direzione nord, il sole stava tramontando

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Mentre sorvolavamo il Richmond Bridge in direzione nord, il sole stava tramontando. La giornata era letteralmente volata; del resto, non c'era niente di meglio dell'iperattività e di un bel combattimento all'ultimo sangue per far passare il tempo.

Leo passava da uno stato di perfetta tranquillità ad un panico cieco che gli faceva uscire un po' di fumo dalle orecchie. Probabilmente stava cercando di non pensare troppo a quello che stava facendo, e si stava concentrando sul farlo e basta. Era abbastanza buffo da guardare. «Tutto bene?» gli chiese Piper dal sedile del copilota.

Leo cercò di darsi un'aria coraggiosa. «A meraviglia! Allora, cos'è la Casa del Lupo?»

«Una villa abbandonata nella valle di Sonoma. L'ha costruita un semidio: Jack London» rispose Jason.

«Un attore?»

«No, uno scrittore» replicai.

«Libri d'avventura, giusto?» fece Piper «Il richiamo della foresta? Zanna Bianca?»

«Esatto» confermò Jason «era figlio di Mercurio... cioè, di Ermes. Era un avventuriero e ha viaggiato in tutto il mondo. È stato anche un vagabondo per un po'. Poi ha fatto fortuna scrivendo. Ha comprato una grossa fattoria in campagna e ha deciso di costruire questa enorme villa: la Casa del Lupo»

«E si chiama così perché scriveva di lupi?» tirò a indovinare Leo.

«In parte, sì. Ma il luogo, e il motivo per cui scriveva di lupi... London stava lasciando indizi sulla sua esperienza personale. Ci sono un sacco di lacune nella storia della sua vita: com'è nato, chi era suo padre, perché ha vagato così a lungo... cose che ti spieghi solo se sai che era un semidio»

Ci lasciammo la baia alle spalle e continuarono a volare verso nord. Davanti a noi, fin dove poteva spingersi lo sguardo, si profilava una distesa di colline gialle. «Quindi Jack London è stato al Campo Mezzosangue?» domandò Leo.

«Boh. Forse» risposi io.

«No, non c'è mai stato» affermò Jason, sicuro.

«Come fai a saperlo?» domandai.

Lui si strinse nelle spalle. «Lo so e basta»

«Senti, Jason, mi stai mettendo paura con tutti questi misteri» disse Leo «ti sta tornando in mente il tuo passato, sì o no?»

«Solo dei pezzi. E nessuno positivo» chiarì Jason «la Casa del Lupo si trova su un terreno sacro. È dove Jack London ha cominciato il suo viaggio, da bambino, e dove ha scoperto di essere un semidio. Ecco perché ci tornò. Pensava di poterci vivere, di abitare in quel posto, ma non era per lui. La casa del Lupo era maledetta. Fu distrutta in un incendio, una settimana prima che lui e sua moglie ci si trasferissero. Qualche anno dopo, London morì e le sue ceneri furono sepolte lì»

[1] 𝙐𝙣𝙞𝙩𝙮 » Percy JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora