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IL CALORE DI LEO


Phoebe aveva allestito una tenda d'argento proprio davanti alla grotta

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Phoebe aveva allestito una tenda d'argento proprio davanti alla grotta. Notai l'espressione accigliata di Leo. «Pensavi che Piper e Gleeson stessero congelando con le chiappe nella neve, vero?»

«Devo ammettere di sì»

«Le Cacciatrici sono piene di risorse. E sono pure delle combattenti micidiali, Leo, quindi se fossi in te cercherei di tenere a bada il tuo... ehm, non so come chiamarlo»

«Charme? Fascino irresistibile?». Leo alzò e abbassò le sopracciglia in rapida successione. Non potei fare a meno di ridere. «Appeal animalesco?»

«No». Gli battei una mano sulla spalla. «Istinto suicida. Autosabotaggio»

«Ma io non ho-»

«Ricciolino, stammi a sentire: tieni a bada la lingua, o verrai scuoiato vivo»

Leo borbottò qualcosa che non riuscii a capire mentre entravamo nella tenda. Dentro c'erano una stufa a cherosene che teneva un bel caldo e una serie di comodi cuscini. Piper sembrava tornata alla normalità, e l'avevano praticamente rivestita con un giubbotto nuovo, guanti e un paio di pantaloni mimetici da Cacciatrice. Lei, Gleeson e Phoebe si stavano rilassando alla grande e bevevano una cioccolata calda.

Talia mi mise in mano una pila di abiti invernali argentati dall'aria decisamente calda, che accettai volentieri.

«Oh, non ci posso credere!» esclamò Leo esasperato «Noi seduti in una grotta e tu in una tenda di lusso, Miss Mondo? Qualcuno mi faccia venire l'ipotermia. Voglio una cioccolata calda e un giubbotto nuovo!»

Phoebe fece un verso di scherno. «Ah, ragazzi!» esclamò, come se fosse l'insulto peggiore che conoscesse.

Io e Leo ci scambiammo un'occhiata. Gli rivolsi un sorrisetto come a dirgli: "te l'avevo detto", al quale lui rispose con una smorfia.

«È tutto a posto, Phoebe» disse Talia «anche i ragazzi avranno bisogno di altri giacconi. E credo che possiamo lasciare loro un po' di cioccolata»

Andammo a cambiarci, e poco dopo tutti indossavamo abiti invernali argentati, incredibilmente caldi e leggeri. La cioccolata era a dir poco squisita, anche se l'avrei preferita con un pizzico di cannella. Mi fece pensare a Percy, e mi si strinse un po' il cuore.

«Salute!» disse Gleeson, e si sgranocchiò la tazza di plastica del thermos.

«Ma come fa a digerire quella roba?» commentò Leo.

Talia diede a Piper dei colpetti sulla schiena. «Pronta a partire?»

«Grazie a Phoebe, sì. Voi ragazze siete davvero brave a rimettere in sesto la gente. Credo che potrei correre per quindici chilometri di fila»

[1] 𝙐𝙣𝙞𝙩𝙮 » Percy JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora