PIANI D'AZIONE
Menai un fendente trasversale al manichino, tagliando di netto l'imbottitura. Avevo finito da circa mezz'ora l'ultima sessione di allenamento da istruttrice; il Consiglio avrebbe avuto inizio da lì a un'ora circa, e avevo deciso di tirare due colpi prima di andare a lavarmi e a prepararmi. Speravo che mi aiutasse a schiarire la mente, ma purtroppo non mi stava servendo un granchè.
La verità era che senza Percy e Annabeth ero, indubbiamente, scompensata. Mi sentivo come se mi avessero strappato entrambe le Gemelle dai polsi e mi avessero mandata contro Encelado e Porfirio insieme.
E poi... sei mesi. Era troppo tempo, Di immortales; Gea non se ne sarebbe affatto stata con le mani in mano, e non avevamo ancora trovato gli altri semidei della Profezia. Ne mancavano quattro: ero certa che due fossero Annabeth e Percy, ma rimaneva il mistero dei due mancanti.
Da una parte speravo che ci avesse pensato Percy -sempre che si fosse svegliato, certo, e che qualcuno lo avesse aiutato a recuperare i ricordi come noi avevamo (più o meno) aiutato Jason. Stando a quello che mi aveva detto Apollo, si ricordava solo il mio nome.
Decapitai un manichino e infilzai quello immediatamente di fianco. Mi raddrizzai con un sospiro, decidendo di bere un sorso d'acqua. Avevo distrutto quasi tutti i bersagli dell'arena, e a quel punto non aveva senso lasciarne in piedi solo tre; tanto valeva che finissi l'opera. E poi, volevo provare una cosa nuova.
Mi voltai verso le panchine, e mi stupii di vedere che avevo pubblico -e non un pubblico qualsiasi: una bionda e una ramata, che mi osservavano con grande attenzione. Mi sembravano quasi preoccupate. Annabeth e Rachel. «Da quanto siete lì?» domandai, presa in contropiede.
«Dal terzo manichino» rispose Annabeth «quello con la testa ancora mezza attaccata»
Menai un fendente al suddetto manichino. La testa cadde con un tonfo e rotolò nella polvere. «Potevate farmi sapere che eravate lì»
Rachel inclinò leggermente la testa di lato, strizzando gli occhi. «No, sembrava una cosa personale. Che ti hanno fatto quei manichini?»
Dalle labbra mi uscì uno sbuffo misto ad una risata. «Immaginavo che fossi tu, Miss Tre Nomi»
Rachel ridacchiò, alzandosi in piedi. «Mi mancava sentirmi chiamare così»
La raggiunsi e la strinsi in un breve abbraccio, pregando che non le partisse l'Oracolo come una delle ultime volte che ci eravamo toccate. Fortunatamente non successe niente; ci staccammo, e io passai immediatamente tra le braccia di Annabeth.
Il nostro abbraccio durò un po' di più, e fu decisamente più stretto. Mi sentii immediatamente un po' più calma. «Come stai, Beth?» le domandai.
«Sto bene» replicò lei. Ci staccammo e mi rivolse un piccolo sorriso, porgendomi la borraccia. «E tu? Come sta andando con Jason?»
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[1] 𝙐𝙣𝙞𝙩𝙮 » Percy Jackson
FanfictionCome sono passata da fiacche giornate passate a fare l'assoluto nulla (dopo aver salvato il mondo da quello svitato di Crono, aggiungerei) ad altre in cui rischio la vita solo camminando sulla dannatissima terra? Non lo so con precisione, giuro. So...