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Esistiamo perché qualcuno ci vede,
ci vedono perché noi esistiamo.

Apro gli occhi, e sento una fitta allo stomaco , ma che cazzo è successo, e cosa più importante, dove sono?

Mi alzo a sedere e noto che..non é camera mia,assolutamente.

Ma io conosco questa camera, ci sono già stata.

Perché diavolo sono nella camera di William Void?

Salto giù dal letto, sono le due di notte...

Ho ancora i vestiti addosso, ovvio anche il mio lato ubriaco non andrebbe dietro un tale idiota.

Esco dalla camera e sento delle voci.

Mi avvicino a queste pian piano, non riesco a vedere chi stia parlando, ma riconosco le voci.

<<Ero stato chiaro Will, ero stato fottutamente chiaro con tutti voi, lei non si tocca, doveva essere una cazzo di sorella per voi!>> Lucas grida, è la prima volta che lo sento arrabbiato.

Non arriva risposta dall'altra parte.

<<E tu non dici niente?È tua sorella per l'amor di Dio!>>

Stavolta è Tim a parlare.

<<Esatto, è mia sorella,la conosco abbastanza da sapere che non ha bisogno di un cazzo di baby sitter, ha bevuto, Will aveva bevuto, tutto qua, smettila di fargli la paterna perchè a me non sembra sia successo qualcosa>> il suo tono è serio.

William's pov
Stronzate.

Non avevo bevuto neanche un goccio, e se non mi fosse svenuta tra le braccia non sarebbe così certo che non sia successo nulla.

So quali erano le regole di Lucas, guardarla come una sorella,trattarla come una sorella, nulla di più.

Ma Cristo Santo...quando l'ho vista, con quel vestito nero, mi è bastato un suo strusciamento per venirmi duro, come una fottuta femminuccia, mi sarebbe piaciuto portarla in bagno e scoparla, perché le mie fantasie si stanno incentrando su quegli occhi di ghiaccio, e non trovo nessuna che le soddisfi a pieno.

Devo superare questa fantasia, perché non ho assolutamente la voglia o il tempo per subirmi Lucas che mi fa la paternale di nuovo.

Per un paio di palpatine...se solo avesse saputo quanto sono perversi i miei pensieri mi avrebbe ucciso.

Mentre Lucas e Tim continuano a parlare noto con la coda dell'occhio la diretta interessata che origlia, un ghigno appare d'istinto sul mio volto.

Ma guarda guarda chi si è svegliata.

Mi allontano, andando verso di lei, mi vede e prova a nascondersi, che bambina.

Quando svolto il corridoio si trova bloccata contro il muro.

Mi guarda con quei cazzo di occhi.

<<Mi hai fatto qualcosa?Io..io ho bevuto troppo ieri, ho esagerato non so cosa sia successo dopo questo, perché sono qui?perché litigano>> la sua voce è incerta, lei non ricorda niente, e non c'è niente da ricordare.

Faccio un passo in avanti e lei si spiaccica di più contro il muro.

<<Non mordo Smith, non qui, non con tutti questi vestiti ancora addosso>> le sussurro all'orecchio e la sua pelle rivela un brivido.

Mi mette una mano sul petto e mi allontana.

<<Non è successo nulla, ora ne sono certa>>

Alzo un sopracciglio divertito, davvero molto.

<<Ah si? Come mai ne sei tanto certa?>>

<<Perché non verrei con te neanche se fossi completamente ubriaca>> il suo tono è tagliente, pronto a ferirmi, come se bastasse così poco per farlo, come se bastasse una bugia da quattro soldi.

Like the stars in the dark Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora