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<<Lucy partiamo fra mezz'ora>> mi avverte Veronica sistemandosi i capelli lucenti dietro le orecchie.

Oggi abbiamo una serata di beneficenza, cioè una vera e propria serata di beneficenza.

Io che mangiavo tacos con mio fratello alla due di notte cinque mesi fa, ora sono con lui a prepararmi per una serata tanto importante quanto elegante.

Il ricavato della serata sarà dato all'associazione di poveri di Brooklyn.

Indosso un tailleur color notte, al di sotto del quale decido di non indossare nulla, lasciando i capelli boccolosi morbidi sulle spalle e realizzando un trucco elegante quanto basta per rendere me e il mio outfit non volgare.

<<Sei pronta?Andiamo che gli altri ci stanno aspettando>>

Ehggia, a queste serate partecipano tutti gli "snob", sembra quasi essere un rituale di passaggio imperdibile per i ranghi sociali più elevati, spero solo che il ricavato vada davvero a chi ne ha bisogno.

Saliamo in macchina, io con Lucas e Tim nella macchina di Luc, Veronica e mio padre nella loro.

<<Lucy>> mi richiama mio fratello.

<<Si?>>

<<Ci sarà anche Megan, non a caso la serata è finanziata e ideata dalla sua famiglia, non puoi permetterti di darle corda stasera, di farle danni visibili ad occhio nudo o di rovinarti il bel trucco che ti sei fatta, intesi?>>si raccomanda e io sbuffo.

Come se fosse colpa mia...

Quella ragazza appare come i funghi, rapida, sorprendente, e ti fa sempre pentire di aver messo piede li.

Entriamo nella grande sala, meravigliosamente illuminata da lucine dorate, con combinazioni di fiori rossi e gialli sui vari tavoli..e quanti tavoli.

Veronica inizia a salutare, in compagnia di mio padre numerose persone, con loro si aggiunge poi Lucas, lasciando soli me e Tim.

Mi allontano anch'io, in maniera abbastanza discreta per non attirare attenzioni.

<<Scusi>> provo a chiamare l'uomo all'angolo bar ma quest'ultimo non si volta.

<<Mi scusi?>> provo ancora alzando il tono della voce, e noto che mi hanno ben sentita, ma si sono limitati ad evitarmi.

<<Vorrei un gin tonic, e ora, però posso sempre entrare e farmene uno con le mie mani razza di idioti>> alzo ancora di più il tono e stavolta si degnano di guardarmi.

L'uomo mi osserva, avrà sui trent'anni, sicuro l'udito gli funziona.

Si mette all'opera e il mio drink è pronto.

Lo prendo tra le dita bevendone un primo sorso, e trovo con lo sguardo Lucas in compagnia di Tim e gli altri ragazzi.

Dall'altro lato della sala vi è invece Megan, insieme a Veronica e mio padre che salutano invece quelli che credo siano i genitori di Megan.

<<Ma guarda chi si vede>>

Luke è davanti a me con le braccia aperte che attende un mio abbraccio ed io mi ci fiondo.

Che bello vedere un viso amico in tanto disagio.

Io e Luke siamo la più stramba coppia di amici che possa esistere probabilmente, non pensavo sarei potuta mai andare d'accordo con una persona a prima vista sfacciata e maleducata, ma in realtà non è così.

<<Stai benissimo >> gli dico tirandogli un pugnetto, ed è vero, la giacca blu gli dona.

Mi fa l'occhiolino e ricambia i complimenti.

Like the stars in the dark Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora