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Lucinda's pov
<<Quindi vuoi dirmi che è sparito per il resto della settimana?Sei seria?>> mi chiede per l'ennesima volta Rose da quando ci siamo sedute al corso di storia.

Le vacanze d'inverno sono ufficialmente finite e con esse la mia insopportabile convivenza con William Void.

Per il resto nell'ultima settimana a casa di mia madre non si è quasi fatto vedere, e la cosa non mi ha dato fastidio.

<<Te l'ho già detto, aveva degli impegni qua e là, o almeno è quello che ha detto mio fratello a mia madre, e poi chissene frega?>>

Finisco di raccogliere le mie cose, e mi preparo per andare al corso di matematica, oggi è il giorno decisivo, oggi dovrò fare il test di recupero per cui William mi ha dato ripetizioni, quindi se dovessi fallire sarebbe una doppia sconfitta.

<<Okay,va bene, continua a ripeterti che quei bei capelli non ti facciano alcun effetto, voglio dire, non sono come quelli di tuo fratello ma sono guardabi->> si blocca quando la guardo malissimo.

<<Io ora andrò a fare il mio test di recupero e tu>>dico indicandola <<La smetterai di farmi domande scomode in mezzo ai corridoi>>

<<Okay,tigre, va e spacca tutto>> mi lascia un bacio sulla guancia e corre via.

Okay Lucy, ce la puoi fare.

William è fermo sull'uscio della classe che mi guarda, faccio per superarlo ma mi blocca per un polso.

<<Buona fortuna>>

<<Non mi serve>> gli lancio uno sguardo d'intesa e mi sorride.

Ci siamo capiti.

Mi siedo al mio posto e dopo alcuni minuti di lettura inizio a svolgere il compito.
——

<<Allora?Come è andato?>> mi chiede Lucas non appena esco dall'aula.

<<BENISSIMO!>> urlo entusiasta prima di saltargli al collo ed abbracciarlo.

<<Oh sono così felice!ora potrò dormire sogni sereni.>>

Dire che sto per piangere è poco.

Vado in bagno a sciacquarmi il viso e quando sto per uscire una figura maschile appoggiata al muro opposto attira la mia attenzione.

Will è li che mi aspetta,mi osserva, uno stupido sorrido sul viso.

<<Mi pare che sia andato bene>> mi dice poi.

<<Si..io..grazie ecco>> dico con un'enorme sforzo.

<<Quando vuoi Lucinda>>

<<Non chiamarmi così, te l'ho già detto>>

<<E io ti ho già detto che non me ne frega un cazzo>> fa un passo in avanti, troppo in avanti.

Ci ritroviamo l'uno contro l'altro, io spinta verso il muro dal suo corpo possente.

<<Posso almeno respirare?>> ed è vero, mi manca il respiro, non perché sono schiacciata, ma perché il suo corpo trasuda così tanto calore che mi sento male.

Un ghigno compare sul suo bel viso, lo sa.

Sa che effetto ha sul genere femminile.

<<Se proprio vuoi..>>

Mi allontano e nello stesso momento vedo Megan avvicinarsi a lui, ecco almeno può andarsene con lei.

Arrivo dai miei amici e Luke mi saluta con un bacio sulla testa, congratulandosi con me per il mio test.

Like the stars in the dark Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora