CAPITOLO 16

12.7K 300 5
                                    

POV' ARABELLA:

Pensavo che sarebbe stato più difficile convincere tutti ad accettare la mia proposta ma a quanto pare mi sbagliavo, non mi aspettavo neanche che i più vecchi della famiglia prendessero con tanto entusiasmo la cosa cominciando soprattutto a farneticare su qualche gara.

Dopo esserci preparati alcuni sono andati a prendere le macchine invece quelli che sono rimasti qui con me stanno facendo i gruppi per il viaggio.

NATHAN: va bene i primi 5 gruppi li abbiamo fatti quindi visto che siete rimasti in 9 potete decidere voi

FRANCESCO: perfetto allora io vado in macchina con Alexander

ADAM: io e Austin veniamo con te così continuiamo il discorso di prima

ETHAN: io vado in macchina con Asher, e con me vengono anche Leonardo e Samuele

MATTWE: Io vengo con voi allora visto che sto sempre con loro

MASON: Per me non cambia molto, tu dove vuoi andare Ara?

ARABELLA: O io non andrò né con Xander né con Asher

AUSTIN: che significa devi venire per forza con uno di loro non puoi di certo andare da sola o a piedi

Stavo per rispondere a mio cugino quando una voce dietro di me mi precedette.

MASSIMO: Arabella viene con me e la nonna, dobbiamo recuperare il tempo perduto e stare in macchina insieme è anche il momento perfetto per fare due chiacchiere

MATTWE: Ma non è giusto anche io voglio venire con voi allora

Guardai mio fratello con una faccia sciocciata, di solito era serio non si comportava mai in questo modo anzi spesso credevo che non sapesse neanche sorridere o fare altre espressioni oltre a quella sempre incazzata, insomma quasi come gli altri del resto

MASSIMO: Non mi sembra che mio figlio abbia cresciuto delle bambinette quindi smettila di frignare e entra in macchina che dobbiamo andare

Alcune volte il nonno mette davvero paura ma con me non ha mai utilizzato quel tono quindi non mi devo preoccupare per adesso, perciò dopo aver fatto un occhiolino a Mettwe e aver ricevuto un dito medio da parte sua seguo il nonno verso la sua auto.

MASSIMO: certe volte i tuoi fratelli e i tuoi cugini si comportano come delle vere femminucce eppure sono certo che i miei figli li abbiano cresciuti bene, pff avanti entra tesoro

ARABELLA: oh nonno allora ti devo raccontare di quello che è successo durante i primi giorni in cui stavo in questa casa, ciao nonna

AMALIE: Ciao tesoro, è la prima volta che qualcuno viene in macchina con noi ahahaha di solito tuo nonno spaventa tutti

MASSIMO: Dobbiamo recuperare il tempo che abbiamo perso con la nostra dolce nipote quindi quale momento migliore se non questo, adesso però cara raccontami l'episodio che stavi dicendo

AREBELLA: oh preparatevi a ridere allora, qualche giorno fa mi sono svegliata per colpa delle urla che provenivano dalla camera di Riccardo, così sono corsa a controllare per paura che fosse successo qualcosa di grave invece quando sono entrata l'ho trovato sopra il letto con la scopa che cercava di allontanare un serpente da lui

AMALIE: o povero caro

ARABELLA: no nonna il serpente era finto lo avevo messo io il giorno prima ma non pensavo che avesse così tanta paura di quei così, dovevate sentire le sue urla e poi si lamenta delle femmine ahahah

MASSIMO: quando scenderemo gliene dirò di santa ragione, gli ho insegnato a non avere paura di niente e lui mi ripaga così

AMALIE: sbaglio o tu e Riccardo non riuscite ad andare d'accordo, ogni volta bisticciate finché non vi rimettono in riga

ARABELLA: non è che non ci sopportiamo il problema è che abbiamo lo stesso carattere e ci divertiamo a infastidire gli altri quindi tutte e due abbiamo pane per i nostri denti

Passammo il resto del viaggio a parlare di qualsiasi cosa del nostro cibo preferito,posto che vorremmo visitare, sport, dolci,feste e tutto ciò che ci passava per la testa

Dopo 40 min di viaggio finalmente arrivammo a destinazione. Quando scesi per poco non crollai per terra per quanto fosse bello quel posto

Era un parco enorme riuscivo a vedere l'inizio ma non la fine, era pieno di percorsi sopra e sotto gli alberi, un filo passava anche sopra a un fiume era una cosa spettacolare soprattutto perché oltre a noi non c'era nessuno.

NICOLA: ok ragazzi abbiamo prenotato il parco per tutto il giorno, oggi non bisogna pensare al lavoro,fidanzate,scuola o altro solo a divertirci e stare insieme chiaro!?

Annuimmo tutti guardando con occhi emozionati quel posto, o almeno noi più piccoli lo facemmo gli altri si guardavano con facce piene di sfida

SALVATORE: per rendere il tutto più divertente faremo una sfida, chi perde dovrà fare una penitenza che si deciderà alla fine, ora andate a prepararvi

Ognuno di noi si diresse verso il magazzino per prendere l'attrezzatura, alla fine dovetti mettere da parte l'orgoglio e chiedere aiuto a uno dei miei fratelli per chiuderla poiché era la prima volta che facevo una cosa del genere e non sapevo cosa fare. Alla fine quando fummo tutti pronti ci dirigemmo verso il percorso iniziale.

MASSIMO: avanti Ara inizia tu

ARABELLA: posso andare dopo non so come funziona devo prima vedere come si fa

Dissi piena di vergogna e fulminando mio fratello Jack quando cominciò a sgnignazzare

DANTE: tranquilla principessa andiamo prima io e alcuni di noi così vedi cosa bisogna fare

Ringraziai mio cugino e mentre vedevo come bisognava fare mi avvicinai senza farmi vedere a Jack e gli pestai un piede

JACK: Cazzo ma sei impazzita perché lo hai fatto?

ARABELLA: così la prossima volta ci pensi due volte prima di prendermi in giro e ora vai che tocca a te

Dopo che jack arrivò alla fine del filo salii le scalette per poterlo fare anche io, avevo visto attentamente come fare quindi riuscì a farlo senza nessun problema

Eravamo arrivati al 4 percorso ed era il più alto di tutti, ero rimasta solo io a doverlo fare visto che gli altri volevano per forza farlo prima di me

ALESSIO: scommetto che neanche a metà percorso decidi di scendere

ARABELLA: be allora caro cugino significa che ancora non hai capito come sono fatta, e di certo non mi terrò gli occhi chiusi come hai fatto tu perché avevi paura

ALESSIO: non avevo paura mi dava solo fastidio il vento

Si certo come no

ACE: vai tesoro fagli vedere come si comporta una vera Romano

Sorrisi a mio padre e cominciai a salire. Quando fui arrivata fino in cima agganciai tutto e mi misi in posizione, la discesa era abbastanza lunga prima avevo contato e ci volevano 40 secondi per arrivare alla fine.
 
Mentre scendevo mi guardai intorno, e il mio sguardo si soffermò su un punto ben preciso.

Abbastanza lontano dietro a un cespuglio c'era qualcuno vestito di nero con una fotocamera puntata verso di me, cercai di vederlo meglio ma l'uomo sconosciuto deve avermi visto poiché scappò via, però prima di andarsene del tutto fece un gesto con riuscii a spiegarmi.

Non mi resi conto di essere arrivata alla fine e delle persone che mi chiamavano infatti quando girai lo sguardo andai a sbattere contro il tronco dell'albero,cazzo che male

PRINCESS MAFIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora