CAPITOLO 17

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POV' S ALEXANDER:

Ero stato il secondo a scendere da quella fune e adesso mancava solamente Arabella.

All' inizio non ero del tutto sicuro a venire in questo posto ma vedere mia sorella e il resto della mia famiglia così felice mi ha fatto sentire una strana sensazione al petto, così anche se non del tutto convinto ho lasciato stare qualsiasi questione di lavoro e ho accontentato la loro richiesta.

Stavo pensando alle diverse emozioni che ho provato da quando Arabella è entrata nella nostra vita quando venni risvegliato dalla voce di mio fratello.

JACK: Ara lo sai che devi guardare avanti?

Effettivamente non stava guardando dove stava andando anzi tutto il contrario stava fissando un punto lontano da noi con faccia confusa, così girai lo sguardo per vedere quello che stava osservando ma trovandomi più in basso non riuscii a vedere niente.

CHRISTIAN: Ara guarda avanti rischi di andare contro l'albero

ACE: ARABELLA GIRATI

THOMAS: ma cosa cavolo gli prende perché non si gira?

ALEXANDER: non lo so ma c'è sicuramente qualcosa che non va

stavo parlando con mio fratello di quella situazione quando Riccardo cominciò a ridere, confuso girai lo sguardo e vidi mia sorella che si teneva il naso sanguinante

JAMES: Cazzo Ara ma che diavolo ti è preso si può sapere perché non ti sei girata o non sei rimasta concentrata? Dai fammi vedere

ARABELLA: smettila subito di ridere coglione altrimenti ti ritroverai anche tu con il naso sanguinante e un calcio tra le palle

FRANCESCO: voi due riuscite a litigare anche in momento del genere siete due casi persi

James continuò a guardare il naso di Arabella con una faccia sia incazzata che preoccupata ma vedendo che il sangue smise di uscire dopo aver tamponato per bene si rilassò

ALEXANDER: ho visto che stavi guardando qualcosa da lì sopra ci vuoi dire cosa?

ARABELLA: o niente e-era solo uno scoiattolo

Non mi stava dicendo la verità, ormai la conoscevo abbastanza da sapere che quando mentiva non ti guardava negli occhi, si mordeva il labbro e muoveva le dita in modo confusionale ed è proprio per questo che cominciai ad innervosirmi.

ALEXANDER: non dire cazzate Ara so perfettamente che stai mentendo quindi sputa il rospo

Ara ci guardò tutti velocemente poi sbuffando ci raccontò tutto.
Quando finì rimasi pietrificato così come il resto dei presenti, non sapevamo chi fosse ma sicuramente non significava nulla di buono

MASSIMO: dovevi dircelo subito Arabella, forza prendete tutte le vostre cose e torniamo a casa

ARABELLA: No andiamo non è stato niente sarà stato solo un ragazzo che stava facendo delle foto e sentendo delle voci si è girato verso di me, rimaniamo voglio divertirmi ancora un po' per favore

ALEXANDER: Arabella non cominciare a rompere il cazzo e a frignare, qui nulla accade per caso quindi sali in macchina senza lamentarti perché sono già abbastanza incazzato e se non vuoi che me la prendi con te ti conviene anche sbrigarti

Forse ho utilizzato un tono troppo duro, infatti il volto di mia sorella si rattrista e gli occhi si riempiono di lacrime e con passo svelto si dirige verso la macchina, ma prima di entrarci si girò verso di me

ARABELLA: VOLEVO SOLO DIVERTIRMI UN PO' VISTO CHE NON L'HO POTUTO FARE PER 16 ANNI, NON MI È SEMBRATO DI CHIEDERE MOLTO SEI UN' EGOISTA PERCHÉ SAI PERFETTAMENTE QUELLO CHE HO PASSATO

detto questo aprì lo sportello della macchina e si chiuse dentro aspettando che gli altri facessero lo stesso per tornare a casa.

ADRIAN: potevi utilizzare un tono più basso e parlarle in un'altro modo, sai bene quello che ha passato e soprattutto non sa del nostro lavoro

DANTE: non so a che cosa si riferiva Adrian ma hai esagerato, cerca di sembrare dura ma basta una piccola cosa per farla crollare quindi ti consiglio di chiederle scusa

MASSIMO: cerca di rimediare subito all'errore che hai fatto, se fossi stato qualcun'altro non avrei pensato due volte a piantarti una pallottola in fronte

Cazzo l'avevo combinata grossa, non era da me comportarmi in questo modo io ero professionale e sempre tranquillo ma quando si tratta della mia famiglia e soprattutto di Arabella non ragiono.

POV' ARABELLA:

Entrai velocemente in macchina senza guardare nessuno, non c'è la facevo mi sentivo ferita e il cuore mi faceva un male cane.

Me lo sarei aspettato da Riccardo, da Jack anche da Mattwe un comportamento del genere ma non da Xander, sa perfettamente quello che ho passato e che quelle parole mi hanno ferita molto forse anche più del dovuto visto che le ha dette il fratello con cui avevo formato un legame meraviglioso ma a quanto pare la cosa valeva solo per me.

AMALIE: tesoro non te la prendere tuo fratello era arrabbiato e non sapeva quello che stava dicendo vedrai che andrà tutto bene

Non risposi, non c'è la facevo ero troppo concentrata a non mettermi anche a singhiozzare oltre che a piangere.

Cazzo da quando mi metto a piangere come un ragazzina, dovevo smetterla subito non dovevo dimostrarmi debole davanti a loro, dopotutto nonostante fossero la mia famiglia potevano ancora farmi del male utilizzando i miei punti deboli

Quando arrivammo scesi con calma dalla macchina e con sguardo freddo senza guardare nessuno mi diressi verso la porta. Il mio tentativo di isolarmi da tutti però venne rovinato dai miei cugini che decisero di fare una serata giochi tutti insieme senza gli adulti,volevo oppormi ma non potevo di certo farmi rovinare la serata per quel coglione di Alexander.

Entrata in camera mi buttai sul letto con ancora gli occhi in fiamme e la gola secca per via del pianto, così decisi di andare in bagno e farmi una doccia calda per levarmi qualsiasi emozione negativa di dosso.

Alla fine dopo 20 minuti a capire se vestirmi o mettermi subito il pigiama, scesi e andai nel salotto dove sapevo che mi stessero aspettando gli altri

ETHAN: diamine ce l'hai fatta, sono 30 minuti che ti aspettiamo

ARABELLA: scusate mi sono fatta una doccia e ho perso la cognizione del tempo

Dissi velocemente mentre mi andavo a sedere tra Adam e Samuele. Quest'ultimo appena mi sedetti mi diede un bacio sulla tempia e mi attirò a se per un'abbraccio.
Nonostante non ci conoscessimo da molto tempo voglio un mondo di bene a tutti loro.

mi guardai intorno e vedi che eravamo solo io,Mason,Mattwe,Ethan, Alessio,Adam,Austin e Samuele dov'erano gli altri.

Ethan vedendo il mio sguardo interrogativo capì immediatamente la domanda che stavo per fare così mi rispose dicendo che la serata era solo per i componenti che andavano dai 19 ai 16 anni.

Passammo molto tempo insieme scherzando, giocando, riuscii addirittura a farli ballare e cantare e a giocare ad obbligo o verità. Alla fine vedendo che molti di loro avevano sonno essendo l' una di notte decisimo di andare a dormire ma prima di poter salire Mason mi chiamò

MASON: Ara lo so che oggi te la sei presa molto per quello che ti ha detto Alexander ma devi capire che non l'ha fatto con cattiveria ma solo perché era molto preoccupato, di solito non si comporta così ma se lo ha fatto significa che tiene molto a te quindi non avercela con lui per molto tempo

Detto questo mi diete un bacio sulla fronte e andò verso camera sua. Rimasi qualche minuto davanti alla scala prima di fare la sua stessa cosa.

PRINCESS MAFIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora