CAPITOLO 45

8.3K 260 25
                                    

POV'S ARABELLA:

ARABELLA: avete organizzato una festa e non mi avete invitato

Tutti i presenti della stanza si girarono verso di me

La mia famiglia con occhi sgranati, gli uomini di Takahashi sorpresi e quest'ultimo divertito

Mi guardava con un sorrisetto maligno a 32 denti

Se non la smette glieli tolgo uno a uno a quel bastardo

TAKAHASHI: ragazzina sapevo che saresti venuta, infondo Alex può essere grosso ma non intelligente, bene sei venuta nel momento giusto

Con un movimento veloce prese la pistola e me la puntò contro

Ma come aveva detto lui tempo fa ero più intelligente di tutti loro, infatti avevo fatto i suoi stessi movimenti

Adesso ci puntavamo entrambi le armi contro e il primo che si sarebbe distratto o anche solo esitato sarebbe morto

Ma nessuno dei due lo avrebbe fatto, io provavo un'odio profondo nei suoi confronti e lui aveva un piano da continuare

ARABELLA: sei poco leale lo sai, uno contro una quarantina di persone

Guardavo dietro la sua spalla contando gli uomini presenti per capire cosa fare

Avevano lasciato la mira sulla mia famiglia puntandola su di me

Questo era sia un'aspetto negativo che positivo

Negativo perché se avessi fatto un passo falso mi avrebbero ammazzato in un secondo, positivo perché la mia famiglia era fuori pericolo per adesso

Puntai lo sguardo in quello di Aidan e gli feci un lieve sorriso

Successivamente lo puntai in quello di mio nonno e feci un movimento con le sopracciglia che poteva sembrare casuale ma non per noi due

Tempo fa quando avevamo passato un pomeriggio insieme avevano pensato di ideare dei segni per comunicare senza parlare

Quello che avevo appena fatto ero segno che avevo un piano

Avevo mandato Akio nella sala delle armi per prendere dei fumogeni con qualche altra arma

Sarebbe dovuto arrivare tra qualche minuto perciò dovevo continuare a distrarli un'altro po'

ARABELLA: insomma perché non gli fai abbassare le armi e c'è la vediamo noi due

TAKAHASHI: sei furba ragazzina ma non abbastanza, ti devo ricordare che sono il capo della mafia Giapponese? questi giochetti con me non funzionano

MATTWE:LASCIALA STARE BASTARDO

lanciai uno sguardo ammonitore a mio fratello, se faceva così saltava tutto

Lui vedendomi si zitti all'istante guardandomi mortificato

ARABELLA: ma insomma si può sapere cosa vuoi da mio nonno

Ero stufa di tutto questo, non mangiavo come si deve da ormai 5 mesi, ero tutta dolorante per colpa delle percosse e il materasso scomodo e volevo solo tornate a casa con la mia famiglia

TAKAHASHI: o tu piccola Ametista non hai fatto niente, hai solo la colpa di essere imparentata con quella famiglia

Cominciò a girarmi intorno come un falco, e quando si mise dietro di me mi girai di scatto per guardarlo negli occhi

TAKAHASHI: tempo fa avevo una moglie, era bellissima con lunghi capelli biondi e occhi azzurri sembrava un angelo. Ella però mi fu brutalmente portata via da quel bastardo che tu chiami nonno per un suo capriccio nei miei confronti

Rimasi sorpresa da questa rivelazione, non pensavo che mio nonno potesse fare tanto

MASSIMO: sono anni che ti dico che non è andata così, potresti anche definire tua moglie come un'angelo ma era tutto tranne che quello. Vuoi sapere perché l'ho uccisa? PERCHÉ HA AMMAZZATO UNO DEI MIEI FIGLI

Sia io che l'uomo davanti a me ci congelammo sul posto

Avevo un'altro zio? E perché nessuno mi aveva detto niente?

TAKAHASHI: TU STAI MENTENDO LA MIA VIVIENNE NON AVREBBE MAI FATTO UNA COSA DEL GENERE

MASSIMO: il mio primo figlio o meglio dire figlia è stata uccisa all'età di 3 anni da tua moglie. Ci trovavamo in spiaggia in un giorno d'autunno quando lei si presentò davanti a noi con una pistola. Ci disse che se lei non poteva essere felice con suo figlio neanche noi potevamo, le sparò un colpo in fronte portandocela via per sempre

TAKAHASHI: ma perché noi eravamo felici non aveva senso tutto ciò

MASSIMO: in quei tempi eravamo migliori amici Akinori perché mai avrei dovuto fare una cosa del genere. Tua moglie si lamentava del fatto che tu non fossi mai a casa con lei e vostro figlio e questo la faceva soffrire

TAKAHASHI: tu menti mi amava troppo per fare ciò

Puntò la sua pistola contro mio nonno e quando stavo per intervenire la stanza venne ricoperta di fumo

Si diavolo Akio ce l'aveva fatta

ARABELLA: ADESSO

urlai con tutta la voce che potevo e cercai di allontanarmi dall'uomo il più possibile

Quando il fumo svanì tutti avevano delle armi in mano e stavano cominciando a lottare

Il mio intendo nell'allontanarmi venne bruscamente fermato da Takahashi, il quale mi prese per un braccio e mi fece cadere davanti a lui

La pistola mi era caduta perciò non avevo nessun arma per difendermi

TAKAHASHI: è il momento che tu dica addio alla tua famiglia

Con uno scatto veloce gli passai sotto le gambe, mi alzai e gli feci uno sgambetto mettendolo in ginocchio

Stavo per buttarlo giù ma riuscì a invertire la situazione

Iniziammo così uno scontro corpo a corpo

Ero riuscita ad avere la meglio ma un suo pugno sullo stomaco mi fece mancare il respiro e accasciare al suo fianco

Lui ne approfittò per alzarsi e andare a recuperare la pistola, a quel punto gattonai anche io verso la mia

Però ero stata troppo lenta, si era messo sopra di me e puntava la pistola verso il mio petto

TAKAHASHI: le tue ultime parole

ARABELLA: sei un bastardo e se dovessi morire adesso ti aspetterò all'inferno

Rise sguaiatamente e proprio nel momento in cui stava per premere il grilletto qualcuno gli andò contro

Akio aveva buttato a terra sua padre e aveva cominciato a picchiarlo

Ero sbalordita dal coraggio di quel ragazzo, aveva deciso di andare contro suo padre per proteggermi e io lo avrei salvato ad ogni costo

Intorno a noi si sentivano spari e urla, mi girai per controllare che fosse tutto apposto e notai che la mia famiglia stava avendo la meglio

Corsi verso Akio e Akinori che si erano avvicinati a un dirupo

A quanto pare l'autofficina aveva due piani ma quello sotto era rivestito da spuntoni

Ma in che diavolo di posto ci ha portati

ARABELLA: AKIO ASPETTA

il mio urlò si propagò per tutta la stanza tant'è che tutti si fermarono per vedere cosa stesse succedendo

I due che continuavano a menarsi erano troppo vicini alla fine del pavimento, un'altro passo e sarebbero caduti

Corsi così velocemente verso di lui e lo spintonai via per evitare che potesse cadere

Il bastardo davanti a me però mi prese per un piede mentre stava precipitando

PRINCESS MAFIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora