POV'S ARABELLA:
ARABELLA: avete organizzato una festa e non mi avete invitato
Tutti i presenti della stanza si girarono verso di me
La mia famiglia con occhi sgranati, gli uomini di Takahashi sorpresi e quest'ultimo divertito
Mi guardava con un sorrisetto maligno a 32 denti
Se non la smette glieli tolgo uno a uno a quel bastardo
TAKAHASHI: ragazzina sapevo che saresti venuta, infondo Alex può essere grosso ma non intelligente, bene sei venuta nel momento giusto
Con un movimento veloce prese la pistola e me la puntò contro
Ma come aveva detto lui tempo fa ero più intelligente di tutti loro, infatti avevo fatto i suoi stessi movimenti
Adesso ci puntavamo entrambi le armi contro e il primo che si sarebbe distratto o anche solo esitato sarebbe morto
Ma nessuno dei due lo avrebbe fatto, io provavo un'odio profondo nei suoi confronti e lui aveva un piano da continuare
ARABELLA: sei poco leale lo sai, uno contro una quarantina di persone
Guardavo dietro la sua spalla contando gli uomini presenti per capire cosa fare
Avevano lasciato la mira sulla mia famiglia puntandola su di me
Questo era sia un'aspetto negativo che positivo
Negativo perché se avessi fatto un passo falso mi avrebbero ammazzato in un secondo, positivo perché la mia famiglia era fuori pericolo per adesso
Puntai lo sguardo in quello di Aidan e gli feci un lieve sorriso
Successivamente lo puntai in quello di mio nonno e feci un movimento con le sopracciglia che poteva sembrare casuale ma non per noi due
Tempo fa quando avevamo passato un pomeriggio insieme avevano pensato di ideare dei segni per comunicare senza parlare
Quello che avevo appena fatto ero segno che avevo un piano
Avevo mandato Akio nella sala delle armi per prendere dei fumogeni con qualche altra arma
Sarebbe dovuto arrivare tra qualche minuto perciò dovevo continuare a distrarli un'altro po'
ARABELLA: insomma perché non gli fai abbassare le armi e c'è la vediamo noi due
TAKAHASHI: sei furba ragazzina ma non abbastanza, ti devo ricordare che sono il capo della mafia Giapponese? questi giochetti con me non funzionano
MATTWE:LASCIALA STARE BASTARDO
lanciai uno sguardo ammonitore a mio fratello, se faceva così saltava tutto
Lui vedendomi si zitti all'istante guardandomi mortificato
ARABELLA: ma insomma si può sapere cosa vuoi da mio nonno
Ero stufa di tutto questo, non mangiavo come si deve da ormai 5 mesi, ero tutta dolorante per colpa delle percosse e il materasso scomodo e volevo solo tornate a casa con la mia famiglia
TAKAHASHI: o tu piccola Ametista non hai fatto niente, hai solo la colpa di essere imparentata con quella famiglia
Cominciò a girarmi intorno come un falco, e quando si mise dietro di me mi girai di scatto per guardarlo negli occhi
TAKAHASHI: tempo fa avevo una moglie, era bellissima con lunghi capelli biondi e occhi azzurri sembrava un angelo. Ella però mi fu brutalmente portata via da quel bastardo che tu chiami nonno per un suo capriccio nei miei confronti
Rimasi sorpresa da questa rivelazione, non pensavo che mio nonno potesse fare tanto
MASSIMO: sono anni che ti dico che non è andata così, potresti anche definire tua moglie come un'angelo ma era tutto tranne che quello. Vuoi sapere perché l'ho uccisa? PERCHÉ HA AMMAZZATO UNO DEI MIEI FIGLI
Sia io che l'uomo davanti a me ci congelammo sul posto
Avevo un'altro zio? E perché nessuno mi aveva detto niente?
TAKAHASHI: TU STAI MENTENDO LA MIA VIVIENNE NON AVREBBE MAI FATTO UNA COSA DEL GENERE
MASSIMO: il mio primo figlio o meglio dire figlia è stata uccisa all'età di 3 anni da tua moglie. Ci trovavamo in spiaggia in un giorno d'autunno quando lei si presentò davanti a noi con una pistola. Ci disse che se lei non poteva essere felice con suo figlio neanche noi potevamo, le sparò un colpo in fronte portandocela via per sempre
TAKAHASHI: ma perché noi eravamo felici non aveva senso tutto ciò
MASSIMO: in quei tempi eravamo migliori amici Akinori perché mai avrei dovuto fare una cosa del genere. Tua moglie si lamentava del fatto che tu non fossi mai a casa con lei e vostro figlio e questo la faceva soffrire
TAKAHASHI: tu menti mi amava troppo per fare ciò
Puntò la sua pistola contro mio nonno e quando stavo per intervenire la stanza venne ricoperta di fumo
Si diavolo Akio ce l'aveva fatta
ARABELLA: ADESSO
urlai con tutta la voce che potevo e cercai di allontanarmi dall'uomo il più possibile
Quando il fumo svanì tutti avevano delle armi in mano e stavano cominciando a lottare
Il mio intendo nell'allontanarmi venne bruscamente fermato da Takahashi, il quale mi prese per un braccio e mi fece cadere davanti a lui
La pistola mi era caduta perciò non avevo nessun arma per difendermi
TAKAHASHI: è il momento che tu dica addio alla tua famiglia
Con uno scatto veloce gli passai sotto le gambe, mi alzai e gli feci uno sgambetto mettendolo in ginocchio
Stavo per buttarlo giù ma riuscì a invertire la situazione
Iniziammo così uno scontro corpo a corpo
Ero riuscita ad avere la meglio ma un suo pugno sullo stomaco mi fece mancare il respiro e accasciare al suo fianco
Lui ne approfittò per alzarsi e andare a recuperare la pistola, a quel punto gattonai anche io verso la mia
Però ero stata troppo lenta, si era messo sopra di me e puntava la pistola verso il mio petto
TAKAHASHI: le tue ultime parole
ARABELLA: sei un bastardo e se dovessi morire adesso ti aspetterò all'inferno
Rise sguaiatamente e proprio nel momento in cui stava per premere il grilletto qualcuno gli andò contro
Akio aveva buttato a terra sua padre e aveva cominciato a picchiarlo
Ero sbalordita dal coraggio di quel ragazzo, aveva deciso di andare contro suo padre per proteggermi e io lo avrei salvato ad ogni costo
Intorno a noi si sentivano spari e urla, mi girai per controllare che fosse tutto apposto e notai che la mia famiglia stava avendo la meglio
Corsi verso Akio e Akinori che si erano avvicinati a un dirupo
A quanto pare l'autofficina aveva due piani ma quello sotto era rivestito da spuntoni
Ma in che diavolo di posto ci ha portati
ARABELLA: AKIO ASPETTA
il mio urlò si propagò per tutta la stanza tant'è che tutti si fermarono per vedere cosa stesse succedendo
I due che continuavano a menarsi erano troppo vicini alla fine del pavimento, un'altro passo e sarebbero caduti
Corsi così velocemente verso di lui e lo spintonai via per evitare che potesse cadere
Il bastardo davanti a me però mi prese per un piede mentre stava precipitando
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PRINCESS MAFIA
ActionARABELLA AMETISTA ROMANO è una giovane ragazza di 16 anni che dopo la morte di sua madre e del compagno verrà a conoscenza di qualcosa che non si sarebbe mai immaginata. Dopo aver fatto dei controlli scoprirà che il padre biologico è ancora vivo e p...