POV'S ARABELLA:
ricordo molto bene il giorno in cui dammo la notizia a mia nonna
Eravamo appena tornati dopo due giorni di viaggio e lei si trovava nel cortile insieme alle mie zie ad accoglierci
Non avevo il coraggio di scendere dalla macchina, guardarla negli occhi e dirgli che il nonno non ci sarebbe stato più per colpa mia
Ma Aidan, non so ancora come, mi convinse a scendere
Quando mi vide il suo sorriso si allargò ancora di più e corse ad abbracciarmi
Ricambiai mentre lacrime amare solcavano le mie guance e i singhiozzi trattenuti causavano tremori
Per questo infatti sciolse l'abbraccio e mi guardò posando una mano sulla mia guancia per asciugarmi le lacrime
Mi chiese cosa non andasse e di stare tranquilla poiché adesso nessuno mi avrebbe fatto del male
E lì crollai del tutto, non resistetti più e cadendo a terra continuai a dire di perdonarmi
Mi guardava con occhi sgranati non capendo cosa stesse succedendo, così si girò verso gli altri chiedendo spiegazioni
Ma alla fine fui proprio io a darle la notizia
Rimase qualche istante in silenzio non facendo niente, gli occhi le si riempirono di lacrime e un sorriso triste le solcò le labbra
Si abbassò alla mia stessa altezza, mi prese le mani e ne baciò i dorsi
Mi baciò la fronte e mi disse che non avevo colpe, che se non mi fossi spostata adesso sarei morta io e il nonno non se lo sarebbe mai perdonato
disse anche che ormai gli sarebbe rimasto poco tempo poiché gli era stata diagnosticata una malattia
Alzai piano lo sguardo puntandolo sul suo e la guardai disperata e sconvolta
Lui non aveva mai detto niente a nessuno, nemmeno i suoi figli ne erano a conoscenza
Cinque giorni dopo ci fu il suo funerale, erano presenti più di mille persone
La sua famiglia, quella dei Volkov e ogni singolo membro delle famiglie alleate
Nonostante facessimo parte della mafia molti cominciarono a piangere non curandosi di essere visti
Io stessa lasciai che tutti vedessero il dolore che provavo senza pensare di dimostrarmi debole o patetica
Mio padre mi strinse forte a se sussurandomi di essere forte e che lui vegliava su di noi
Anche lui, nonostante cercasse di nasconderlo, stava piangendo vedendo la tomba di suo padre lì sul ripiano della chiesa
Quello che rese la cosa ancora più straziante fu il fatto che la tomba non contenesse nessun corpo
Ero tornata in quel posto senza informare nessuno, nel vano tentativo di ritrovarlo
Ma ormai era andato tutto distrutto, le bombe che erano esplose avevano causato una frana che aveva bloccato qualsiasi entrata
Quando tornai a casa trovai sullo stipite della porta il ragazzo che avevo scoperto di amare
Axel dopo l'accaduto non mi aveva mai lasciato, sapevo che mi avesse seguita anche prima e gli fui grata che non fosse intervenuto
Parlammo dell'accaduto e dopo esserci confrontati avevamo deciso di allontanarci per un po'
Io avevo bisogno di spazio e di cambiare aria, lui invece voleva solo che stessi bene perciò non si oppose
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PRINCESS MAFIA
ActionARABELLA AMETISTA ROMANO è una giovane ragazza di 16 anni che dopo la morte di sua madre e del compagno verrà a conoscenza di qualcosa che non si sarebbe mai immaginata. Dopo aver fatto dei controlli scoprirà che il padre biologico è ancora vivo e p...