E questo mondo ci ha tradito entrambi
E non sappiamo più di chi fidarci.
Da quel giorno il sorriso aveva abbandonato raramente il volto di Simone che, agli occhi di tutte le persone che aveva vicino, sembrava esser diventato la persona più felice del mondo. Era convinto che nessuno avesse mai provato una cosa del genere, sentire il cuore battere al solo pensiero di Manuel che pronunciava quelle parole era una sensazione talmente unica che da poterla comprendere solo lui.Quello che non sapeva, però, era che anche Manuel era insolitamente felice con grande sorpresa di Anita che aveva fatto solo qualche domanda un po' vaga senza approfondire troppo il discorso. Sapeva della conoscenza con Simone, sapeva anche di chi fosse figlio Simone, e le venne facile combinare questa incredibile coincidenza con la sua conoscenza ed il buon umore del figlio.
«Simo' te posso dì che sto sorriso me inizia a inquieta'?»
Le parole di Dario rimbombarono nel porticato di casa sua facendo ridacchiare Simone che si spostò di lato, permettendogli di entrare.
«come sei sensibile» disse spingendolo leggermente dalla spalla.
«come sei stronzo»Risero tutt'e due nel tragitto che portava alla camera del minore ed una volta entrati Dario si buttò sul letto, come aveva fatto altre mille volte. A Simone non servì nemmeno una parola per sdraiarsi tra le sue gambe e poggiarsi con la schiena sul suo petto, anche quello ormai era un gesto abituale per entrambi, l'unica differenza stava nelle sensazioni provate.
«che me devi dì?» chiese il moro sporgendosi di lato per poterlo guardare il viso, vide subito le sue guance diventare rosse ed il sorriso comparire di nuovo sulle sue labbra.
«domani vado con Manuel a Napoli»
«eh?» fu istintivo per Dario irrigidire leggermente la schiena e Simone lo percepì subito poiché la schiena in quel momento gli sembrò poggiata contro un muro.
«mi ha chiesto di accompagnarlo a trovare un amico all'istituto minorile»
«ar carcere Simo'? Sur serio?»In un attimo quel momento di pace che avevano creato entrando lì venne spezzato dal tono duro del moro che colse Simone di sorpresa, era convinto che quella fosse una dimostrazione più che importante da parte di Manuel e, nonostante il migliore amico inizialmente non si fidasse di lui, sembrava comunque essersi ricreduto sulle sue intenzioni.
Si staccò dal suo corpo per poterlo guardare in viso e quello che lesse nei suoi occhi lo fece tremare perché avevano discusso diverse volte, ma un'agitazione del genere non l'aveva mai vista in lui.«mica arrestano me Da'»
«tu- Simo' secondo te è normale na cosa del genere?» chiese con tono sempre più nervoso.
«perché non dovrebbe? Stiamo andando a trovare un amico suo»
«dentro a 'n carcere» insistette. «er prossimo passo qual è? Che te porta nelle piazze de spaccio?» Simone rimase in silenzio, cercando di dare una spiegazione a quell'agitazione dirompente e, a suo parere, esagerata.
«perché te preoccupa così tanto sta cosa?» Sussurrò, come per compensare la voce imponente dell'altro.Ma quella domanda scatenò in Dario tutto ciò che aveva represso da quando si conoscevano, perché a lui sembrava talmente evidente da dargli quasi fastidio che Simone non se ne rendesse conto, perché gli sembrava quasi ingiusto che nonostante facesse di tutto per proteggerlo, lui continuava ad avvicinarsi a Manuel. E lo sapeva, lo sapeva che non poteva costringerlo a fare il contrario, ma il fatto che Manuel lo stesse portando pian piano nel suo mondo lo fece sentire un idiota, perché la felicità per Simone non era tutto ciò che lui aveva fatto da sempre.
E allora pensò che forse, mettendolo davanti alla realtà dei fatti, avrebbe aperto gli occhi capendo quale fosse la strada giusta, che magari non sarebbe stata verso di lui ma almeno avrebbe fatto chiarezza anche per se stesso.

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Hygge. | Simuel.
Fanfiction«non devi fa niente, Simone. Cerca solo de sta lontano da certa gente» disse. «compreso me» Copertina della bravissima talentuosissima stupenda fantastica @modchlmt 💖