capitolo 10

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blueshade society

Dopo sabato non si fa altro che parlare del Muro, qui al Quadrato.
Quella parte della Nevermore è stata isolata e i nostri permessi per il weekend sono stati revocati per questa settimana, quindi niente Jericho.
In quanto all'uscita con Rowan, l'abbiamo posticipata, ovviamente non possiamo scappare e metterci nei guai solo per passare del tempo insieme.
Non so bene cosa volesse fare la Weems con questo annuncio, so che anche lei non ha idea di chi possa essere stato, ma sicuramente non uno degli studenti.

«andiamo ragazzi, Hela merita di sapere!» esclama Ajax, attirando la mia attenzione.
«sì, beh, vallo a dire agli squamati!»
Alle parole di Enid, mi risveglio definitivamente dallo stato di trance.
«che cosa devo sapere?»
Noto che gli altri cinque al tavolo con me, si guardano tra loro in maniera alquanto sospetta. Non stavo seguendo il discorso fino a pochi istanti fa, quindi non posso neanche avere una reazione esagerata.
«stanno parlando di fa--»
«Daph» Xavier la interrompe proprio quando mi sta per svelare il grande segreto.
«Thorpe, non fare lo stronzo»
Gridalo Daph, gridalo.
«lei deve entrare» continua.
«esatto, anche i suoi genitori erano dentro» Ribatte Ajax, indicando la ragazza.
«non voglio avere problemi con Bianca e i gemelli meraviglia, tutto qui, ma fate come volete. Ci vediamo alle sei» il ragazzo se ne va buttando le sue carte da gioco sul tavolo. Tanto avevamo interrotto la partita già da un pezzo...
Capisco che stanno parlando della cosa che Enid non volle dirmi quando mi spiegò il perché le sirene avevano lasciato il gruppo.
«mi dispiace ragazzi, io sono d'accordo con Xavier. Sappiamo tutti che succede se loro si arrabbiano» anche Rowan se ne va.
Non mi aspettavo che potesse girarsi contro di me in questo modo.
Ma che cazzo, tutti bipolari da queste parti?!

«mi dispiace, Hela» Ajax alla mi destra mi mette una mano sulla spalla, quasi a consolarmi.
«chiedo per un amico: di che cosa stavate parlando?» domando spaesata, dato che i tre sono alquanto demoralizzati da quello che è appena successo, sembrano tre anime in pena.
«alle sei andrai con Daphne, capirai tutto...Devo andare a cercare Mercoledì, ci vediamo!» si intromette Enid, che raccoglie le carte e scappa subito dopo.
«statua di Poe, ti ricordi?» chiede di nuovo il gorgone, rollando una cartina sotto al tavolo, ovviamente di nascosto.
«oh...sì, certo»
«bene. Allora ci vediamo lì, yo!» non appena ha finito se la nasconde nel cappello, prende il suo skateboard e fa il segno della pace con le mani.

«è sempre il solito...» commenta Daphne mentre passa vicino a me, prima era seduta di fronte.
«però ti piace» ammicco notando che ancora lo osserva mentre lascia il cortile.
«no, non farlo più, fai paura»
«mai quanto te mentre lo guardi. Aspetta...hai un po' di bava qui» mi sporgo per pulirle, per finta, la bocca.
Ridiamo entrambe alla mia battuta, sappiamo che anche se me lo sono inventata, lei sbaverebbe veramente per Ajax.
«oh, sì, e vogliamo parlare di te con Xavier? O con Rowan? Sei arrivata da tre settimane e hai già un triangolo amoroso»
«come-cosa? Abbassa la voce! Triangolo amoroso? Ma che dici, Daphne!» parlo velocemente presa alla sprovvista dalla sua notizia.
Parlo con tutti e due, sì, ma questo non vuol dire che...io piaccia a qualcuno. Figuriamoci, cosa c'è da piacere in me?
«oh, sì! I due bellocci hanno litigato per te quella sera, cara la mia Hellie» mi tocca la punta del naso, facendomi venire il voltastomaco. Non sono abituata a tutto questo contatto fisico.

«okay, primo: non chiamarmi mai più così o non risponderò delle mie azioni. Secondo: non hanno litigato per me, andiamo, si conoscono da tre anni, perché avrebbero dovuto?» gesticolo in fretta con le mani, non capendo nulla della situazione. Spero che stia raccontando solo un mucchio di frottole.
«Ajax mi ha detto che Xavier gli ha detto che Rowan ha fatto una cosa che gli aveva detto di non fare. Ma l'ha fatta, e cosa ha fatto sabato mattina? Ti ha chiesto di uscire! Per me ed Ajax funziona» Daphne parla così veloce e in modo caotico che quasi non riesco a distinguere alcune parole.
«No, aspetta, frena. Non ho capito nulla di quello che hai detto, Daph, vai più piano!» esclamo, tenendola ferma per i polsi, si è fatta prendere un po' troppo dall'euforia del momento.
«Oh...ma ti devo fare lo schemino?! Xavier aveva espressamente detto a Rowan di stare lontano da te perché piaceva a lui, ma ti ha chiesto comunque un appuntamento!»
Spalanco gli occhi a quelle poche parole, che finalmente hanno un senso.
«ma Rowan...non era un appuntamento, era solo una semplice uscita tra amici» sussurro quasi affranta tra me e me, lasciando che ora sia Daphne a prendere le mie mani.
«Hela, tesoro. Come vorrei poterti togliere quei prosciutti che hai al posto degli occhi, sei così ingenua...»
«io non sono ingenua» la stronco e corruccio la fronte in quanto quelle parole siano simbolo di debolezza. Ed io sono tutto, tranne che quello.
«allora datti una mossa e fai capire sia a uno che all'altro chi indossa i pantaloni tra voi tre!» esclama alzandosi in piedi e tendendomi una mano, trionfante.
«beh, tecnicamente loro, perc--»
«Hela!» mi rimprovera per la mia ironia
«okay, okay scherzavo» alzo le mani e mi alzo anche io, seguendola verso le camere.

𝙏𝙝𝙚 𝙗𝙡𝙪𝙚 𝙩𝙝𝙧𝙚𝙖𝙙 𝙤𝙛 𝙁𝙖𝙩𝙚 || 𝙓𝙖𝙫𝙞𝙚𝙧 𝙏𝙝𝙤𝙧𝙥𝙚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora