Capitolo quattro

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«No no no no no! Adele è così necessario?» urlò esasperato James, poi continuò, «Per colpa tua sto andando in banca rotta»
«Beh sì diciamo che è esattamente il mio intento» gli risposi copiando le parole che mi aveva detto appena ero arrivata.
«Basta Monopoly mi ha stufato! Giochiamo a qualcos'altro» decise James iniziando a ritirare il gioco.
«Sono d'accordo amico» concordò Carlos.
«Cosa facciamo allora?» chiese Kendall.
«Guardiamo un film» suggerì Logan.
«Horror»
«Non horror»
Dicemmo io e Kendall in coro. Lo guardai male. Io odiavo i film horror. Sin da quando ero piccola, mio fratello e mio padre erano appassionati di questi film, ma io non li sopportavo. A parte ad essere tutte cose scontate erano anche troppo crude, e finiva che io la notte non dormivo.
«Dede non sopporta gli horror» confermò Logan. Lui lo sapeva bene, perché una volta papà e Clarence si stavano guardando un horror con me e Logan affianco, quella notte non riuscii a smettere di piangere neanche per due secondi e di conseguenza non dormii affatto.
«Eh dai! Mettiamo un horror non troppo horror» mi disse Kendall.
«Non esiste» gli risposi.
«Va bene, andiamo a votazione» disse James, poi continuò «Chi vota per l'horror?»
Alzarono la mano lui, Kendall e Logan disse: «Gli horror non sono altro che una brutta rappresentazione della realtà, se lo mettete a me non fa né caldo né freddo»
Lo guardai male. Come poteva farmi una cosa simile?
«Okay quindi direi che noi siamo la maggioranza» disse James.
«A me spaventano i film horror, sono d'accordo con Adele» ammise Carlos indicandomi.
«Lo mettiamo lo stesso» annunciò Kendall.

Carlos prese i pop-corn e ci sedemmo sul divano. Io ero in mezzo a Kendall e Logan, e quest'ultimo avviò il film.
All'inizio non fu così tanto pauroso. All'inizio, infatti. Ma neanche a metà del film, tagliarono la testa ad una ragazza. Quella fu la scena che mi fece urlare, e senza neanche accorgermene mi ritrovai abbracciata a Kendall. Avevo la testa sul suo petto, in modo da non guardare.
Sentii anche Carlos urlare, almeno non mi sentivo l'unica.
Invece sentii Kendall che rideva. Come si può ridere davanti ad una cosa del genere?

Ma quando realizzai il modo in cui mi ero appoggiata a lui senza neanche accorgermene, capii che non rideva per quello.

«Basta non lo sopporto più questo film» disse Carlos scendendo dal divano.
«Neppure io» ammisi, poi mi venne un'idea: «Se a voi piace così tanto, io e Carlos andiamo da qualche altra parte e troviamo qualcosa da fare. Quando è finito il film avvisateci»
E detto questo mi alzai dal divano e seguii Carlos.
Arrivammo in una camera, presumevo quella di Kendall.
Mi sdraiai sopra il letto e lui invece si sedette su una poltrona.
«Cosa vuoi fare?» mi chiese.
«Non lo so...» dissi pensando.
Poi qualcosa sul suo volto cambiò, come se avesse appena avuto un lampo di genio.
Prese delle pistole -di quelle che sparano le palline- e mi chiese se avessi voglia di giocare con quelle, mi ritrovai a dire di sì contentissima. Amavo quelle cose.

Circa un'ora dopo entrarono tutti e tre nella stanza, ma vedendo il modo in cui eravamo conciati fecero delle facce scioccate.
Carlos era sotto il letto e puntava la pistola a me, mentre con l'altra mano mi teneva il piede. Io invece ero sdraiata per terra e avevo la pistola puntata su di lui, mentre mi afferrava il piede sinistro.
Inoltre eravamo coperti di piume, perché per sbaglio era iniziata anche una lotta con i cuscini.
«Ciao» dicemmo in coro.
«Ciao?» chiese Logan. «Che casino avete fatto»
Kendall invece scoppiò a ridere.
«Tanto mi aiuteranno a pulire» disse Kendall ancora sorridendo, poi però smise. «Dico bene?» ci chiese girandosi verso di noi.
«Ma certo certo, perché no. Chiaro» blaterammo io e Carlos in coro.

Dopo quell'avvenimento io, Carlos e Kendall ci ritrovammo completamente sottosopra. Letteralmente.
«Mano sinistra nel giallo» disse Logan senza riuscire a smettere di ridere.
«Mano nel cosa?» esclamò Carlos, e poi si arrese. Io lo feci con facilità invece.
«Mi spieghi come fai Adele?» chiese stupefatto sempre lui sdraiandosi sul divano.
Logan girò di nuovo la freccia del twister.
Prima ancora di dire quello che era uscito si mise a ridere, seguito da James.
«Piede destro nel blu»
«No basta» disse Kendall con l'aria di qualcuno che sta per svenire. E poi si alzò.
«Ha vinto Adele» annunciò James.
Io mi alzai e bevvi un po' d'acqua, poi mi sedetti su una poltrona.
«Seriamente, come ci sei riuscita?» chiese James.
Feci per rispondere, ma parlò Logan al mio posto.
«Adele per dieci anni ha fatto danza classica e hip-hop»
«Dieci anni di danza classica e hip-hop mi sono serviti»
«E non hai intenzione di riprendere?» mi domandò James.
«Non lo so. Non troverei il tempo» mentii io.
In realtà a volte, quando ero da sola in casa, mi mettevo ad inventare coreografie io stessa, e le ballavo finché non mi riuscivano alla perfezione. Ma non sarei più riuscita ad entrare in una sala da ballo, solo il pensiero mi metteva il vomito. Scossi la testa per evitare di pensarci.
Dopo di questo andammo tutti a mangiare del cioccolato, parlando del più e del meno.

«Che si fa?» chiese Carlos.
«Obbligo o verità» propose James.
«No» dissi io.
«Perché?» mi chiese.
«Odio questo gioco»
«Eh dai» mi supplicò.
«Sono irremovibile»
«Se ci giochi la prossima volta potrai decidere tu il film»
Ci pensai un po' su. «Va bene. Ma solo un pochino»
Così ci mettemmo tutti in cerchio, io ero molto contrariata, ma lo feci comunque.

Il gioco durò più o meno dieci minuti, poi ci stancammo tutti.
Erano le quattro del mattino così decidemmo di andare a dormire, io non avevo sonno, ma andai a letto comunque.
Kendall si offrì per farmi dormire sul suo letto, insieme a lui. Diceva che era molto grande e ci saremmo stati alla perfezione. Non avevo avuto neanche dei ripensamenti, accettai subito.

Quando fummo dentro la stanza, come promesso,  ci mettemmo a pulire il casino di prima, poi Carlos se ne andò e io e lui ci sdraiammo.
«Hai sonno?» mi chiese Kendall.
«No in realtà» risposi.
«Neanche io. Film?»
«Ci sto. Metti Harry Potter e L'Ordine della Fenice» proposi io sorridendo.
«Una fan d Harry Potter»
«Ci puoi contare»
E così mise il film, fece molte battute riguardo gli attori e le battute che pronunciavano. E, anche se quello fosse il mio film preferito, mi fece ridere comunque.
Poi dopo un po' smise, segno che si stava per addormentare. Lo guardai ma era ancora sveglio, così prima che lui si potesse girare verso di me, continuai a guardare il film, ma mi addormentai subito dopo. L'ultima cosa che riuscii a vedere prima di addormentarmi, fu Kendall che mi guardava sorridendo teneramente.

Spazio Autrice
Ciao! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto

You're Not Alone - Kendall KnightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora