Capitolo dodici

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Kendall's pov
Ero nella hall, stavo guardando un po' afflitto i biglietti per lo zoo che avevo comprato in precedenza per me e Jo. Non sapevo se era la cosa giusta andarci con lei, ormai noi due ci eravamo lasciati, ma lei mi aveva chiesto di parlare, e io avevo accettato. Cercai di ricordare a me stesso come lei mi aveva trattato nell'ultimo periodo, motivo anche per il quale ci eravamo lasciati, ormai non riuscivo più a vederla come la vedevo una volta e con tutta sincerità, non riuscivo neanche a capire come avessi fatto a trovarla così speciale prima.
Nell'ultimo periodo della nostra relazione, quindi quasi un mese fa, mi vedeva come una ruota di scarto.
Davanti a me erano seduti James e Logan, ero quasi sicuro che stessero ammirando delle nuove scarpe che stavano per uscire, ma non stavo prestando attenzione.
Poi, vidi Adele.
Stava scendendo le scale, i capelli mori un po' messi in disordine, come sempre, e non come le altre ragazze, loro erano sempre in ordine, soprattutto Jo. Ma non lei, non lo era mai stata.
Indossava un top nero e dei jeans normali, e le sue solite vans. In faccia aveva un'espressione preoccupata, sembrava che avesse appena scoperto qualcosa in cui non voleva assolutamente c'entrare nulla.
Si avvicinò molto cautamente verso di noi, e il primo a parlare fu Logan.
«Ciao Dede» disse sorridendo. James la guardò come guardava tutte le ragazze, e disse: «Ehy Adele»
Lei sembrò scrutarli. «Ciao Logan» fece un respiro profondo, «Ehy James» si girò verso di me, «E buongiorno Kendall.» e detto questo mi porse una rivista. All'inizio non capii, ma dopo aver visto la foto sulla copertina mi strozzai con la mia stessa saliva.
Guardai Adele che sembrava stesse per sotterrarsi, e poi i ragazzi. Logan prese il giornalino dalle mie mani e lesse ad alta voce: «Jo conferma: mi sono innamorata di Jett non appena l'ho visto.»
Questo significava che tutta la relazione tra me e Jo era stata sempre una menzogna, ogni istante, lei aveva già occhi per qualcun altro dall'inizio.
James rimase quasi sbalordito ma non si scompose più di tanto. «Amico, questo sì che è brutto.»
Era sempre molto di conforto.

Appena arrivammo nel nostro appartamento scrissi un messaggio a Jo dicendole che esigevo spiegazioni, e lei si presentò da me un quarto d'ora dopo.
«Posso spiegare!» esclamò lei non appena entrò in casa.
«Spiega allora.» dissero James e Logan in coro. Guardai Adele che beveva un succo di frutta, sembrava non prestare attenzione alla situazione. Ma infondo sapevo che stava ascoltando.
«Ragazzi, ce la faccio da solo.» dissi io. «Spiega allora.» dissi rivolgendomi a Jo.
Lei scrutò i miei amici, Adele e infine me.
Sospirò con aria afflitta. «Non posso.»
«Lo sapevo» esclamarono i miei amici. Questa volta Adele li guardò come per dirgli di farsi un po' di affari loro, e se ne andò in cucina.
Io guardai Jo sbalordito.
«Mi avevano detto che la foto era per un servizio fotografico!»
«Ti sembra un servizio fotografico?» esclamò Logan mostrandole il giornalino.
«Senti, adesso vado a parlare con la mia manager e le chiedo spiegazioni» disse Jo rivolta verso di me ignorando completamente l'esclamazione di Logan.
«Kendall viene con te» esclamarono nuovamente.
«Ragazzi» li rimproverai io, per poi girarmi verso Jo. «Kendall viene con te» le dissi.
Stavo per uscire dall'appartamento ma mi arrivò un messaggio.
Presi il telefono e lo lessi. «Kendall non viene più con te.» dissi uscendo di casa.
Poi sentii la voce di Adele. «Sì, anche io devo andare.»

Adele's pov
Nel tragitto avevo evitato di parlare con Kendall. Sia perché la situazione con Jo era abbastanza complicata, sia perché io lo avevo reso consapevole di questo.
Quando arrivammo alla Rocque Records ci guardammo un po' preoccupati. Il messaggio che ci aveva mandato Gustavo non era affatto rassicurante.
Quando ci trovammo davanti alla porta del suo ufficio Kendall fece per bussare, ma io aprii la porta sbuffando.
«Cosa c'è?» chiesi sedendomi su una delle due sedie. Il ragazzo imitò il mio gesto.
«Ciao Adele, e Kendall.» disse guardandoci, sembrava che ci stesse sfidando.
«In realtà vi ho chiamati qua per due motivi diversi» iniziò lui, «Beh, prima di tutto, Adele, dovrai fare da insegnante di ballo a qualcuno.»
Rimasi sconvolta. Era già abbastanza difficile farlo per i Big Time Rush, e se l'altro ragazzo, o ancora peggio ragazza, sarebbe stato come loro, non credo ce l'avrei fatta.
Stavo per chiedere il nome del ragazzo quando sentii il rumore della porta alle mie spalle. Mi girai e quasi mi strozzai con la mia stessa saliva.
«Jett?!» esclamai io.
«Ha bisogno di imparare a ballare per la sua nuova serie. Scusa per non averti avvisata prima.» mi spiegò Gustavo.
«Ciao bellezza.» disse Jett.
Guardai Kendall e sembrò furioso. Aveva ragione, dopo quello che era successo con Jo, anche io lo sarei stata.
Mi alzai dalla sedia e quando gli passai accanto lui chiese: «Cosa si fa oggi?»
Gli misi una mano sulla faccia per farlo stare zitto. «Io inizierei con un passo che si chiama: Jett chiude il becco.»

«Okay, facciamo una pausa» gli dissi io. Era da circa due ore che gli facevo da insegnante, e stranamente sembrava anche comprendere. Mi sedetti e presi la bottiglia d'acqua dal mio zainetto.
All'improvviso la porta davanti a me si spalancò, rivelando la figura di Kendall.
«Possiamo parlare?» chiese rivolto a me.
«Certo.» gli dissi io. Ero felice perché finalmente stavo un po' lontana da quella specie di essere umano, Jett.
Il biondo mi portò in una stanza un po' stretta, e immaginai che non voleva farsi sentire da nessuno, specialmente da Jett.
«Adele, Gustavo mi ha detto che dovrò andare al Red Carpet. La manager di Jo dice che devo andare con lei, sai, affari. Dice che tutto il mondo sarà confuso e si chiederà: Jo ha due ragazzi??» mentre parlava non staccava mai gli occhi dai miei, e io non riuscivo a capire dove volesse arrivare. «Gustavo però vuole che io ci vada con te.»
Rimasi sbalordita. Perché mai Kendall Knight dovrebbe sfilare sul Red Carpet con Adele Bailey?
«Non vedo perché io dovrei sfilare con te. Vai con Jo, magari potrete tornare come una volta...» dissi afflitta.
Lui mi guardò come se avessi la risposta in pugno. «Ma io non voglio sfilare con lei. Io voglio sfilare con te.»
«Cosa!» esclamai io. Non ne riuscivo a comprendere il motivo.
«Io ho smesso di pensare a Jo, io non la amo più. Non può tradirmi e poi pretendere che io la perdoni, è irrispettoso.»
Rimasi sbalordita, ma non per la rivelazione, mi aspettavo che sarebbe successo prima o poi, rimasi sbalordita dal fatto che lui lo stesse dicendo a me.
Non mi capitava mai di restare senza parole, ma Kendall era stato capace anche di questo.
«Cosa vuoi fare quindi? Dire a Jo che sfilerai con me? Senti, Kendall io ti voglio molto bene, molto di più di quello che immagini ma..» feci una pausa, «..ci ho provato in tutti i modi a restare fuori da questa storia. Non voglio farmi odiare da Jo, nonostante non mi stia molto simpatica»
Lui mi sorride furbo. Aveva un piano.

Spazio Autrice
Ciao ragazzi. Ci tenevo a precisare che non nutro nessun tipo di odio verso il personaggio di Jo (forse) ma per far andare avanti la storia dovevo fare così. Is the life.

You're Not Alone - Kendall KnightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora