Capitolo diciotto

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Mi svegliai più felice che mai. Kendall giocava con i miei capelli e io lo guardai.
«Buongiorno» gli dissi.
«Buongiorno principessa.»
Kendall mi baciò e si mise sopra di me. Poi, mi fece il solletico, e io, dato che non me l'aspettavo, rimasi alquanto sorpresa. Ma poi risi a crepapelle senza neanche riuscire a parlare.
«Kendall! Quando avrai.. finito.. ti ucciderò!» gli urlai tra una risata e l'altra.
Lui rise.
«Ti prego..» dissi in preda alle risate.
«Oh, e va bene.» disse arrendendosi. Poi mi guardò nuovamente negli occhi e mi diede un bacio, ma questa volta era diverso da quelli del giorno prima. Lentamente scese verso il mio collo, ma nello stesso momento la porta si spalancò ed entrò Logan. Kendall si sdraiò velocemente al mio fianco mentre il moro rimase quasi a bocca aperta.
«Volevo dirvi che è pronta la colazione..» disse lui, e poi uscì dalla stanza. Io guardai Kendall e lui guardò me, e scoppiammo a ridere.

Di pomeriggio, mentre ero in giro con i ragazzi, mi squillò il telefono. Guardai chi era: Clarence. Era da moltissimo tempo che non lo sentivo, perciò dissi ai miei amici di fare silenzio e risposi.
«Pronto?» dissi.
«Ciao principessa! Indovina un po'» mi disse lui al settimo cielo. Guardai confusa gli altri come se avessero loro la risposta.
«Clarence, dimmelo e basta» dissi io stufa dei suoi giri di parole.
«Uffa! Mi rovini tutto il divertimento» disse facendo una pausa. «Va bene, hai vinto. Sono a Los Angeles!» esclamò lui.
Feci un sorriso a trentadue denti. «Oh Dio davvero?? Dove sei adesso?»
«Sono al Palm Woods ma quel rompipalle del signor Bitters mi ha detto che non ci siete»
«Siamo in giro. Rientriamo subito, aspetta lì»
«E chi si muove..» lo sentii dire per poi chiudere la chiamata.
I Big Time Rush mi guardarono con una faccia interrogativa.
«Mio fratello è al Palm Woods!» esclamai, e corsi da mio fratello, seguita dai ragazzi.

Quando arrivai lo trovai in una poltrona dove affianco si trovavano due ragazzi e un bambino, e ognuno si faceva gli affari propri.
Appena mi vide mi abbracciò e mi chiese come stessi. Gli risposi che andava tutto bene e lui fece una faccia abbastanza strana da farmi preoccupare.
I due ragazzi che erano seduti sulla poltrona se ne andarono assieme e Clarence iniziò a parlare.
«C'è una cosa che devo dirti.. però.. siediti. Non so come la prenderai» disse sedendosi. Cosa che feci pure io e che fecero anche gli altri quattro.
«Oh, ciao ragazzi» disse Clarence come se gli avesse notato solo in quel momento.
Loro lo salutarono e Logan disse: «Se vuoi possiamo andarcene»
Clarence scosse la testa. «No. La notizia è anche per voi..»
Non so perché ma non riuscii proprio a prenderlo seriamente. Clarence in ventitré anni di vita non era stato mai così serio, e invece che essere preoccupata, mi venne da ridere.
«Adele, ragazzi. Io ho..» iniziò lui guardandoci uno per uno. «..messo incinta una ragazza»
Mi alzai di scatto dal divano. «Che cazzo!» urlai io. Tutte le persone presenti nella hall si girarono verso di me, mentre Bitters scrollò gli occhi al cielo. Non me ne preoccupai.
«Clarence ma sei serio?» gli chiese Logan. Mio fratello annuì.
Kendall mi prese per il braccio e mi fece risedere. Clarence seguì il suo movimento in modo un po' infastidito. Ah certo, adesso voleva fare il geloso per la mia relazione con Kendall! Beh spoiler: almeno lui non mi aveva messa incinta e lasciata chissà dove! Ero furiosa con mio fratello, avevo sempre saputo che era un coglione, ma questa le superava tutte.
«Clarence! Mi stai dicendo che hai lasciato la ragazza che hai messo incinta da sola? Ma cosa ti dice quella merda di cervello che ti ritrovi?» sbottai io.
«No. Non mi sono spiegato bene..» disse lui sospirando. «Il bambino è già nato.»
«Beh non cambia il fatto che tu l'abbia lasciata da sola!» dissi ancora più incredula.
Lui scosse di nuovo la testa. Odiavo i giri di parole.
«No. Il bambino e la madre sono qua, con me.»
«Io non li vedo..» dissi io. Logan mi guardò scioccato, aveva capito qualcosa, ma cosa?
Come un flash mi tornò in mente il bambino seduto su quella poltrona accanto a mio fratello, oh merda.. Mi ero completamente scordata di lui.
Clarence lo prese in braccio e il bambino rise. Era identico a mio fratello, come avevo fatto a non accorgermene..
«Non può essere» dissi io incredula.
«Ti sto dicendo che è così.»
Lo guardai e per poco non scoppiai a piangere. «Quanti anni ha? Come si chiama?» nonostante fossi alquanto arrabbiata con mio fratello, lui era pur sempre mio nipote. E potei vedere negli occhi di Clarence una scintilla mentre lo guardava.
«Adele, ragazzi. Salutate il piccolo Bryan, ha due anni» disse sorridendo. Bryan ci salutò con la mano e io scoppiai a piangere e ricambiai il suo saluto.
«Ti somiglia molto» disse Logan. Clarence lo guardò ringraziandolo.
I ragazzi parlarono con mio fratello per un po', mentre io ero incredula e felicissima. Mai mi sarei aspettata un momento del genere.
«Beh, c'è solo un aspetto da chiarire..» dissi io interrompendo quelle chiacchiere. «Chi è la madre?»
Clarence fece per rispondere, ma si bloccò, indicando qualcosa dietro di me. Mi girai e non potei credere ai miei occhi.
Mi alzai di nuovo dalla poltrona ed esclamai: «Anne?!»
Lei sorrise e mi abbracciò. Era diventata ancora più bionda nel corso di questi anni, e anche molto più alta.
«Mi rimpiazzi in questo modo?» disse una voce femminile. Mi staccai dall'abbraccio e guardai di chi si trattasse.
«Ciao Camille» la salutai io. Lei mi salutò con la mano e mi indicò il copione, stava andando a fare un provino. Diede un bacio sulla guancia a Logan e se ne andò.
Anne si sedette affianco a me e io iniziai a parlare.
«Quindi voi siete tornati insieme?» esitai io. Avevo un po' paura della risposta.
«Beh, no» disse Anne.
«Non esattamente. Sai è stata una not..» iniziò mio fratello, ma io lo bloccai.
«Non dire altro, per favore.»
«E cosa avete intenzione di fare?» chiesi.
«Ancora non lo sappiamo» mi rispose Anne.
«Io in realtà un'idea ce l'avrei.» disse Clarence alzandosi dalla poltrona e prendendo per la mano la madre di suo figlio. Io presi in braccio Bryan.
S'inginocchiò e iniziò a fare una dedica a cui non prestai molta attenzione. Poi le chiese di sposarla. Kendall guardò me per tutto il tempo, e io gli mandai un bacio, che lui ricambiò.

Sarebbe stato l'inizio di una lunga storia. Ne ero certa.

You're Not Alone - Kendall KnightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora