PROLOGO

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Guardo un piccolo negozio pieno di dolciumi, cioccolato, zucchero filato e tanti tanti sogni. Sto morendo di fame e di certo guardare quelle prelibatezze non aiuta, anzi, mi sono imbambolato a guardare quella vetrina per cosí tanto tempo e cosí tanta acquolina che non mi ero reso minimamente conto di star sbavando sulla mia scarpa rotta e sporca di terra 'cacchio', allora decisi di fare qualcosa di illegale:rubare quei dolciumi che tanto desideravo. Mi avvicinai lentamente con il groppo in gola per l'ansia e la paura di essere scoperto. Girai gli occhi a destra e sinistra per controllare che non ci fosse nessuno, data la via libera entrai nel negozio, mi immersi tra gli scaffali e iniziai a prendere:cioccolatini, caramelle, lecca-lecca.Tutti nascosti sotto il mio cappello a scacchi bianco e nero che trovai per strada su una panchina. Già immaginavo le facce dei miei amici che sbavano davanti queste dolcezze. Mentre stavo prendendo una caramella alla liquirizia che sembrava chiamare il mio nome, mi cadde a terra e nell'intento di raccoglierla mi ritrovai di fronte ad una scarpa che sembrava essere costosa e pulita in confronto alle mie. Alzai piano piano la testa e mi ritrovai gli occhi nocciola della signora puntati nei miei,mi irriggidì subito, le mani iniziarono a tremare e gli occhi erano cosí tanto spalancati da bruciarmi e farmi cadere qualche goccia a terra. Quella era la sensazione di essere stato colto in flagrante a rubare in un negozio che sembrava produrre bambini cicciottelli a volontà.{per caso avevi intenzione di rubare quella caramella e anche tutte le altre sotto il cappello?} quando udí queste parole iniziai ad allarmarmi, penso se ne accorse perchè fece un ghigno malefico, peggio della strega di Biancaneve. {n-no, ma cosa dice} oh, si, bella mossa cretino! Balbetta anche{senti ragazzino, ad occhio e croce direi che sei un ragazzo di sedici anni, orfano e povero, pensi che non lo abbia notato?} ma come cazzo si permette di rivolgersi cosí a me? Quella vecchi befana! {allora, primo punto:non si rivolga cosí a me, secondo punto:si stavo rubando, ma sto morendo di fame} {beh, mi dispiace ma hai rubato nel negozio sbagliato} detto questo prese una siringa, da non so dove, si abbasso e si avvicinò verso il mio braccio{ehi! Ma è pazza che cacchio fa} cercai di divincolarmi e scappare, ma lei fu piú veloce di me{sta calmo, non mordo mica} calmo? Si certo,come no. A quel punto vidi tutto nero e un sonno iniziò a farsi sentire. Lí pensai 'bene, sono fottuto, come faccio a dormire in una situazione del genere!' E mi addormentai. Quando mi svegliai, tutto intorno a me era buio, c'era solo un piccolo, piccolissimo candelabro che illuminava il volto della befana. {oh, ben svegliato} ben svegliato un corno! {cosa vuole da me, perchè mi ha rinchiuso qui, lasciami andare!} cercai di alzarmi, ma delle cinte di cuoio mi tenevano fermo su una sedia. {non sforzarti, non ci riuscirai. Ti devo solo chiedere un favore per farti sdebitare e poi ti lascerò libero, ma se non porterai a termine quello che ti sto per chiedere non finirà bene} a quel punto non avevo scampo e stetti ad ascoltare in silenzio quell'assurdo desiderio che gli fece scintillare gli occhi di fuoco.

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