28 il gioco continua

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Michela

{preverisco morire piuttosto che aiutarti}la risata di Amanda mi echeggiò nella mente come mille spine.
Mi girai di lato con la testa per evitare di incrociare il suo sguardo;non potevo muovermi,ero immobile sulla sedia legata a mani e piedi.Quel posto era buio e stretto,era straziante stare lì,l'unica luce che intravedevo era un lume che illuminava la stanza e il viso di Amanda.
{oh sorellina,non potrei mai ucciderti,sei sangue del mio sangue}rise di nuovo,e di nuovo sentì tanti spilli nella testa
{eddai sorellina,fai la brava}non l'avrei aiutata nemmeno per sogno.
Continuavo a non guardarla e a non rispondergli,non mi sarei alleata con lei,non avrei mai tradito il mio popolo,
Ma la cosa più importante è.....non avrebbe mai più preso il controllo di Dreamland,aveva già causato
Troppi problemi.Mi prese il mento tra le sue dita sporche e appiccicose di zucchero e mi costrinse a guardarla,cercai di resistere alla sua presa,ma fu tutto inutile,era più forte{è male educazione non guardare in faccia una persona quando ti parla....sorellina}l'ultima parola la marcò con divertimento mentre rideva in un ghigno maligno.
{mi vergogno di essere tua sorella}dissi guardandola con disprezzo,
Il suo ghigno sparì pian piano e al suo posto ci fù un urlo di dolore.....
{ non mi sfidare sorellina}non riuscivo nemmeno ad aprire gli occhi dallo strazio di quel taglio,riuscivo solo a sentire il sangue che scorreva lento sulla mia pelle.L'unica cosa che riuscì a dire fù{uccidi me e falla finita con questa tortura}l'ultima parola la dissi a denti stretti perchè mi bruciò la pelle con il candelabro,piano piano....fi quando non mi fuoriuscì un altro grido di dolore.
Amanda rise con gusto nel vedermi soffrire,e con quel ghigno stampato in faccia mi disse{no,il gioco deve continuare....}

Serena

Quello che mi trovai di fronte fù meraviglioso:io e Antares eravamo atterrati su una torre,era molto alta,con delle rose che giravano intorno alla struttura come dei serpenti,ma il cielo....era di un blu pulito,scuro e limpido,
Veniva illuminata solo dalla luna piena e le stelle che giravano intorno ad essa.
Era uno spettacolo incredibile..mai visto.Sentì la mano di Antares scivolare pian piano dal mio Braccio in giù fino a finire nella mia,le nostre dita si incrociarono e il cuore fece una capriola fino alle sue labbra morbide.
Persi la testa quando mi sorrise sulla bocca e si staccò piano per poter incrociare il nostro sguardo felice e luminoso.
{non credo ci sia luogo più bello per ammirare i tuo occhi grigi}feci un sorriso timido e dissi{se i miei occhi sono da ammirare i tuoi sono da incorniciare sul soffitto sopra il mio letto}Antares rise e si girò verso il balcone di quella torre per ammirare il cielo notturno.{viviamo insieme}disse all'improvviso.Lo sapevo ma sentirlo dire da lui mi provocò calore lungo la schiena,e una consapevolezza si insediò dentro di me.{allora li guarderai con i miei occhi}dissi con malizia.
D'un tratto mi girai e vidi un bellissimo telescopio nero e azzurro.
{Antares guarda}dissi euforica;corsi a guardarlo e a capire come funziona,non avevo mai avuto a che fare con telescopi fino a quel momento,e fù una sensazione bellissima vedere le stelle con quell'oggetto magico per la prima volta.
Le stelle erano più luminose e misteriose viste da quel vetro circolare,ne avevo sempre desiderato uno e finalmente lo avevo visto,ed era bellissimo.

Antares

Quando Serena mi indicò quel telescopio non credevo ai miei occhi,era un sogno che si stava realizzando:vedere le stelle da vicino,ingrandite e più belle.Era l'occasione giusta per osservare meglio il cielo e i misteri che nascondeva.
Ma non potei nemmeno frenare la fantasia di marcare dentro quel telescopio i miei pensieri più profondi,avevo bisogno di scriverli e avere la speranza che un giorno qualcuno li leggesse.....che tu li leggerai.
Quindi decisi di dedicare una frase speciale e piena d'amore su quel telescopio.
Non mi importò in quel momento di soffrire,volevo solo incidere un ricordo che spero sarebbe rimasto.Quindi con le unghie incisi la frase,e ad ogni lettera sentivo stridere la mia carne su quel ferro freddo,ma lo dovevo fare...glie lo dovevo.

Una stella in DreamlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora