la via della vita- Avatar

1

Un'aria fredda tirava forte per farmi staccare dal mio Ikran mentre sorvolavo una valle aperta dove pochi giorni fa dei miei compagni avevano avvistato un gruppo di alieni...o meglio un gruppo di persone provenienti dal popolo del cielo.
Stavano costruendo una ferrovia all'esterno della foresta quasi circondandola, per quale scopo dovevano radere al suolo ettari di natura per il loro scopi, perché semplicemente non ci lasciavano in pace?
Da quello che mi ha raccò Jake non avevano capito nulla dall'ultima guerra che c'era stata e che le l'uomo sarebbe continuato a tornare per una questione di soldi e odio verso di noi.

<Nari mi senti? hai visto qualcosa?>
la voce di Lo'ak mi riportò alla realtà.
Posai la mano sulla collana con un meccanismo che ci permetteva di comunicare da lontano,
<Tutto tranquillo da me, non c'è traccia di nessuno ci sono solamente delle attrezzature per continuare a costruire la ferrovia, non c'è nulla di importante se non lastre di ferro>
tolsi la mano dal collo per alzarmi sempre di più con il mio Ikran per lasciare la zona e tornare finalmente a casa...ormai da quando ero diventata a tutti gli effetti una cacciatrice le mie giornate erano diventate un loop infinito.
Dovevo alzarmi, prepararmi e uscire a perlustrare le zone assegnate per controllare le attività del popolo del cielo, ma assolutamente non dovevo mai e poi mai cercare un contatto o combattere ordini di Jake il nostro capo... cioè una sottospecie di zio per me.

Non zio di sangue ma acquisito insieme a sua moglie Neytiri.
Mia madre e Neytiri sono state ottime amiche per molti anni fin quando non morì per colpa dell'atterraggio della nave del popolo del cielo, in quella zona mia madre e mio padre stavano facendo una passeggiata di notte e improvvisamente una luce forte di fuoco lì colpì e oltre a loro distrusse tutta la foresta che li circondava.

È stata molto dura superare la loro morte ma grazie alla famiglia Sully non sono stata mai sola.
C'era Kiri che ogni pomeriggio lo passavamo a correre da una parte all'altra alla ricerca di qualche avventura con Spider, un ragazzino umano che però faceva parte della nostra famiglia, ma dove c'era Spider c'era anche Lo'ak i due sono migliori amici e si chiamano continuamente "bro" abbastanza fastidioso è ridicolo, infatti io e Kiri lì deridiamo sempre.
Poi c'è la piccola Tuk che ci seguiva dappertutto quando non stava con la madre...infine c'è lui Neteyam figlio maggiore della famiglia Sully, colui che ogni volta ci rovina i giochi o le avventure dato che molte volte disubbidiamo a Jake, però l'ho capito è il figlio maggiore è in futuro sarebbe diventato capo del mio clan...doveva per forza fare quello serio.
Ma tralasciando questo stavamo bene come famiglia, un po' particolare però mi sentivo tranquilla con loro.

Arrivai all'accampamento sulle montagne dove c'eravamo rifugiati dopo che il popolo del cielo aveva distrutto nuovamente casa nostra.
Scesi dal mio Ikran lasciandolo nelle mani di un mio compagno salutandolo con un sorriso per poi dirigermi verso alla tenda della famiglia Sully.
<Sono tornata>
dissi vedendo al suo interno solamente Netyri e Tuk che subito mi corsero incontro.
<Nari tutto bene? è andata bene la perlustrazione?> mi chiese subito la giovane madre.
<Si abbastanza noiosa>
<Noiosa? io mi sto annoiando e tutto il giorno che studio la lingua degli umani, questo è noioso non volare>
borbottò Tuk saltandomi addosso per abbracciarmi.
ridacchiai un po' sentendo le affermazioni di Tuck ricordandomi come anch'io mi annoiavo nelle lezioni della lingua umana, ma purtroppo dovevamo impararla per convivere con quei pochi umani leali che ci aiutavano a sopravvivere.
<Gli altri sono già tornati?> spostai lo sguardo su Neytiri.
<No, Jake è  gli altri sono con un gruppo a perlustrare delle zone vicino al popolo del cielo torneranno tra poco>
annuì alle sue parole rivolgendo lo sguardo a Tuk che si era messa a giocare con dei rametti.
<Okay grazie>
senza aggiungere altro uscì dalla tenda avviandomi verso la zona degli scienziati dove avrei trovato sicuramente Norm e Kiri.
Norm per me era come un migliore amico, da quando ero piccola l'ho seguivo ovunque, mi piaceva parlare con lui sopratutto ogni volta mi insegnava nuove cose sulla mia terra che magari manco i più anziani del nostro popolo sapevano, il bello degli scienziati non hanno mai finito di imparare.