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Ci mettemmo in viaggio verso il popolo del riff la notte stessa dato che non volevo assolutamente aspettare la mattina seguente, fosse per me sarei partita anche da sola ma sia Sulken che Norman avevano insistito per non lasciarmi sola.
Dopo la notizia della morte di Neteyam non avevo ancora realizzato che fosse seriamente morto anzi non volevo realizzarlo,
ma tutta la rabbia che avevo dentro di me mi portava alla voglia di uccidere qualcuno magari la causa della morte di mio marito il colonnello, l'avrei ucciso con le mie stesse mani appena sarei tornata nella foresta a costo di scatenare una guerra l'avrei fatto non potevo lasciare la sua morte non ripagata di un altra morte.
Una vita per un altra vita.
La frase che continuavo ha ripetermi nella mia testa in modo ossessivo immaginando tanti modi per ucciderlo trovandolo quasi soddisfacente era come se una forza negativa si fosse presa il controllo di me,
il mio volto era buio, il contorno dei miei occhi era rosso per via delle lacrime che avevi versato di nascosto durante il viaggio, il mio sguardo di solito perso nel mio mondo era diventato uno sguardo di una persona che stava per abbracciare l'oscurità pur di far giustizia è io l'avrei fatta per neteyam.
Sulken per tutto il viaggio sui nostri ikran mi guardava ogni tanto in silenzio con uno sguardo triste sapendo che dentro di me stavo morendo lentamente, Norman invece cercava di parlarmi con scarsi risultati dato che gli rispondevo a monosillabi.
In quel momento volevo stare da sola con i miei pensieri senza parlare con nessuno.
Prima i miei genitori...poi neteyam sembrava tutto un grande scherzo, forse eywa mi aveva predestinato una vita infelice per punirmi per non so cosa.
Guardai con la coda dell'occhio l'arco che mi aveva donato Neteyam alzando l'ho sguardo verso l'eclisse vedendo in essa il suo volto,
<è colpa mia> sussurrai
<dovevo portarti via con la forza>
passai la mano sul volto pulendomi dalle lacrime che stavano scendendo ancora una volta.

Alle prime luci dell'alba nel mare che stavamo sorvolando in lontananza l'ombra delle isole apparve davanti a noi,
pochi minuti saremmo arrivati lì e tra pochi minuti avrei capito che tutto quello che stava succedendo era la semplice realtà è dovevo prepararmi ad essa.
Mi toccai il centro del petto con la mano, gesto che facevo sempre al mio amore come se con quel gesto gli stavo dicendo "ti amo" come se l'ho stessi marcando con la mia impronta per sottolineare che fosse mio...ma ora non l'avrei più rifatto.
<Atterriamo> disse Norman vedendo che sulla spiaggia c'era un Jake che ci faceva cenno di atterrare, notai il suo volto distrutto rigato da un taglio profondo, ingoiai la saliva che mi si bloccò in gola scendendo da Tsey che mi diede una pacca con il muso sul braccio come se capisse la situazione che stavo vivendo...come se volesse darmi forza.
Con mani tremanti mi avvicinai a Jake vedendo poco dietro di lui la famiglia Sully sconvolta dal dolore che stava provando in quel momento, il mio sguardo cadde su Neytiri che era quella messa peggio di tutti...appena incrociò l'ho sguardo con il mio mi venne incontro abbracciandomi
<Bambina mia> sussurrò tra le lacrime accarezzandomi la testa,
cercai di trattenere il pianto staccandomi da lei
<Com'è successo?> chiese dietro di me Sulken posando le mani sulle mie spalle per paura che da un momento all'altro crollassi
<Neteyam è stato colpito da un proiettile mentre mi copriva per farmi scappare> rispose Lo'ak
<Io avevo insistito per andare ha prendere Spider per non lasciarlo lì...lui inizialmente non era molto d'accordo ma siamo andati comunque ha salvarlo, poi...quando ci siamo tuffati in acqua intorno a lui c'era una chiazza di sangue...è...> il ragazzo non andò avanti non appena vide i miei occhi spostarsi su i suoi
<Mi dispiace Nari scusami>
rimasi in silenzio sentendo le sue parole per paura che se avessi aperto bocca sarei scoppiata,
<Neteyam...dov'è ora?> chi si spostando l'ho sguardo verso Jake
<Nel suolo sacro del popolo del mare...ieri notte c'è stata la sua sepoltura>
<Non mi avete aspetta?> chiesi stringendo appena i pugni
<Non mi avete permesso di dirgli addio?> spalancai gli occhi sentendo il mio respiro appesantirsi secondo dopo secondo
<Nari...> sussurrò Jake
<Abbiamo trovato questa> mi passò un pezzo di carta...una lettera
<L'ha scritta neteyam per te> aggiunse guardandomi con dispiacere,
guardai la lettera aprendola con cautela per paura di romperla

la via della vita- AvatarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora