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Passò una settimana dall'ultima missione e dall'ultima volta che vidi neteyam,
avevo chiesto svariate volte ai suoi fratelli ma tutti e tre mi davano le stesse risposte cioè che usciva presto per andare a controllare le varie zone che gli aveva assegnato il padre, che non voleva mangiare con gli altri quindi sarebbe stato nella tenda e infine che non lo sapevano nemmeno loro.
Era come se fosse diventato un fantasma, c'era da qualche parte ma non potevi vederlo e questo mi stava mandando fuori di testa.
In compenso quella settimana fui assegnata alla squadra di Sulken che mi trattava davvero bene, mi ero trovata a mio agio fin da subito con tutti i componenti ma soprattutto con Sulken, con il ragazzo stavo iniziando ad instaurare un rapporto di amicizia e passandoci molto tempo assieme stavamo imparando a conoscerci, in quei due giorni molte volte ci trovavamo a battugliare noi due soli lontani dalla squadra per parlare tranquillamente e cosa che mi piaceva di più era che mi lasciava proporre strategie e ascoltava la mia voce.
Passare del tempo con lui e la sua squadra mi teneva con la testa lontana da neteyam.
Un altra nota positiva era il mio braccio quasi del tutto guarito.

Atterrai nella cava scendendo dal mio Ikran andando subito incontro a Sulken,
<Ti ho battuto> dissi alzando il braccio per esultare, mentre il ragazzo si appostava davanti a me posando le mani sulle mie spalle
<Hai barato>
<Come posso barare in aria?> chiesi confusa dandogli una leggera spinta per allontanarsi,
<Mi hai fatto un malefico> mi spiegò lui avvicinandosi a me
<Mi hai maledetto...obbligandomi a rimanere incantato dalla tua bellezza> disse spostandomi una ciocca di capelli dietro alle orecchie,
alzai gli occhi al cielo ridendo
<Questo è il meglio che sai fare ruba cuori?> domandai spostando di poco lo sguardo oltre al ragazzo vedendo la sagoma di neteyam che mi fissava in mobile.
Una fitta dolorosa di fece spazio nel mio petto facendomi mancare per qualche secondo il respiro rimanendo incollata ai suoi occhi gialli,
<Nari? pronto mi senti?> chiese Sulken muovendo le mani davanti ai miei occhi cercando di riportare la mia attenzione su di lui,
<Si scusami mi ero un attimo incantata...sono un po' stanca e puzzolente mi sa che andrò nella mia tenda per sistemarmi...ci vediamo dopo okay? mi raccomando non piangere per la tua sconfitta> dissi mentre mi allontanavo da lui sentendolo ridere.
Percorsi il corridoio senza degnare di uno sguardo neteyam che mi passò accanto notando però la sua mano toccare la mai di sfuggita, cercai di rimanere neutrale e continuare per la mia strada resistendo ad ogni stimolo di corrergli dietro per chiedergli spiegazioni del suo comportamento ma grazie al cielo arrivai subito alla mia capanna,
sospirai esausta lasciando cadere l'arco da qualche parte per poi togliermi la collana che avevo al collo e la ricetrasmettitrice che avevo nell'orecchio, mi guardai un attimo allo specchio soffermandomi sulla cicatrice che avevo sul braccio...per colpa di quel giorno mi ritrovavo così a trattenermi dal correre dietro al figlio del capo sono una totale idiota.
Tolsi dai capelli il piccolo paravento che usavo per quando volavo, per poi slacciarmi il corsetto che mi avvolgeva il petto per poi fare l'ho stesso con la parte inferiore, rimanendo completamente nuda sotto il mio sguardo e sotto il riflesso del mio corpo nello specchio... presi un pezzo di stoffa immergendolo in una ciotola d'acqua iniziando a passarlo sul mio corpo stando attenta di levare tutta la sporcizia che mi sentivo addosso.
Dopo essermi ripulita decisi di infilarmi la parte inferiore che consisteva di una mutanda semplice scura con davanti un pezzo di stoffa marrone che cadeva lungo fino alle mie caviglie, al petto mi infilai un corpetto fatto di rami di legno che si ramificavano intorno al mio seno cercando di coprirlo abbastanza per poi chiuderlo dietro al collo lasciando la schiena completamente nuda, disfai le treccine ormai lunghe rimanendo con i miei capelli naturali leggermente ondulati portando due ciocche dietro alla mia testa legandole con un piccolo spago infilandoci un fiore scuro.
Ero decisamente messa meglio di prima...non so per quale motivo mi feci più bella forse per sentirmi per una volta una ragazzina spensierata o per attirare l'attenzione di qualcuno.
<patetica> sussurrai uscendo dalla tenda dirigendomi verso la cena arrivando probabilmente in ritardo per via dei miei preparamenti quella sera le nostre cantati ci avrebbero deliziato dopo cena con della musica per festeggiare le missioni andate bene e per cercare di far divertire tutto il popolo per un attimo.

la via della vita- AvatarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora