Era notte fonda,
mi trovavo nel mio letto con affianco Sulken che dormiva tranquillamente dandomi le spalle.
Passarono diversi giorni dal nostro litigio è dal giorno in cui lasciai neteyam,
questi giorni li avevo passati a prepararmi con Mo'at per la cerimonia che si stava avvicinando creandomi abbastanza ansia...non per paura di fare qualche figuraccia ma per il semplice fatto che non sarei più tornata indietro, dopo quel giorno sarei diventata la tsahik è la moglie di Sulken affiancandolo ufficialmente nel comando del nostro popolo.
Ci avevo pensato molto in questi giorni all'unione mia e di Sulken pensando che poteva andarmi peggio...potevo unirmi con una persona che odiavo ma invece mi sarei unità a un mio amico che mi portava rispetto e ci teneva a me.
Ma il mio cuore apparteneva a qualcun altro in quel momento.
Una delle paure più grandi che avevo era quella di dimenticare il volto di neteyam...
l'unica cosa che avevo che mi riporta a lui era il suo arco che costudivo gelosamente, non poteva toccarlo nessuno se non io, fu il suo regalo d'addio nei miei confronti e nessuno poteva romperlo o rovinarmelo, avrei dato di pazzo se fosse successo.
Posai la mano sul mio petto ricordandomi la nostra prima uscita.
Più che prima uscita era lui che mi aveva pedinato per la foresta...mi ricordo ancora come avevamo volato per tutta notte divertendoci come due bambini.
Sospirai girandomi verso la schiena dell'uomo che mi affiancava, posandoci una mano sopra scuotendolo appena per farlo svegliare
<uhm> mormorò girandosi verso di me in dormi sveglia mentre si grattava gli occhi
<Nari che succede?> mi domandò posando la mano sul mio braccio accarezzandolo appena
<Non riesco a dormire>
<Vieni qua> sussurrò lui aprendo le braccia verso di me dove mi intrufolai facendomi piccola piccola,
iniziò ad accarezzarmi la testa sussurrando una ninnananna del nostro popolo che si cantava hai bambini prima di farli addormentare.
<Non sono una bambina> dissi sorridendo con il volto appoggiato al suo petto
<Per me l'ho sei>
alzai gli occhi al cielo sentendolo ridacchiare
<Vorrei provare qualcosa> dissi più seriamente
<In che senso?> mi chiese lui confuso da questo cambio di umore
<So che non ti piace quando te ne parlo...ma da quando siamo tornati mi sento più spenta come se non riuscissi ha provare delle emozioni diverse dalla malinconia> gli spiegai sospirando
<Mi sento come una bolla di energia negativa...ogni notte sogno solamente ricordi che mi fanno stare più male...non so cosa fare>
<Fai un errore>
<Cosa?> dissi alzando la testa verso di lui non capendo cosa stesse dicendo
<Commenti qualche cazzata alla Nari che ti facciano provare la sensazione che ami di più cioè l'adrenalina...
rivangare il passato non ti serve a nulla, stare male di cuore non ti serve nulla, sognare persone che non potranno far parte della tua vita non ti servirà a nulla...fai qualcosa di stupido...qualsiasi cosa, basta che ti faccia sentire quella scossa che ti serve per andare avanti>
mi alzai leggermente con il busto rimanendo per qualche secondo in silenzio ad osservarlo
<Dovrei fare delle cazzate?>
<Si> rispose lui accarezzandomi il volto
<Che tipo di cazzate?> domandai ancora
<Quelle che vuoi> mormorò scendendo con la mano sul mio collo accarezzandolo
<Ho in mente una cazzata che potrei fare> sussurrai sentendo dei brividi invadermi il corpo sentendo la sua mano sul mio collo,
<Che genere di cazzata?> chiese stavolta lui
<Una molto pericolosa> sussurrai nuovamente posando la mano sul suo polso scendendo sul suo braccio
<A te però il pericolo piace>
<Si...> dissi sentendo i battiti del mio cuore rallentare mentre nelle mie vene sentivo delle piccole scosse di adrenalina farmi scuotere leggermente.
Il ragazzo si alzò con il busto avvicinandosi di più a me sfiorando il mio naso con il suo,
<Cosa senti ora?> mi domandò senza staccare gli occhi dai miei
<Paura> mormorai
<Paura di cosa?>
<Di te>
il ragazzo sorrise appena
<Sono troppo vicino?> mi domandò come se volesse provocarmi
<Forse> dissi sentendo il mio cuore riprendere a battere di colpo in un modo velocissimo facendomi respirare a fatica
<Vuoi che mi allontano?>
il ragazzo si avvicinò ancora un pochino,
in quel preciso momento il suo volto si tramutò in quello di neteyam prendendo le sue somiglianze.
Non so se stavo impazzendo o ero così disperata ma neteyam era davanti a me in quel momento.

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la via della vita- Avatar
FanfictionDavanti alla grande madre ci dichiaro marito e moglie ------- Storia d'amore su Neteyam