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La luce del giorno filtrava dalla fessura dell'albero illuminando piano piano la stanza, iniziando dal fondo fino ad arrivare ai piedi di dove dormivamo salendo sul mio corpo solleticandomi appena la pelle riscaldandola leggermente arrivando sul volto.
<Mh>
mormorai girandomi portando la mano sul volto per coprirmi dalla luce,
aprii contro voglia gli occhi sbuffando sentendo la testa girare non appena mi alzai con il busto strofinandomi gli occhi con le mani...mi girai verso la mia sinistra non vedendo il ragazzo al mio fianco assunsi uno sguardo confuso
<Ma che diavolo...> sussurrai sbadigliando sentendomi stravolta.
Mi portai la mano sulle labbra vendendo dei flashback di ieri sera apparire nella mia testa ricordando la festa...io e neteyam allontarci dal popolo...
spalancai gli occhi ricordarmi che non avevo lasciato la festa con neteyam ma con Sulken,
mille immagini mi passarono davanti agli occhi sentendo le mani del ragazzo sul mio corpo mentre mi stringeva contro la colonna con le sue labbra appicciate alle mie facendomi provare una scossa di brividi in quel momento
<Cazzo> sussurrai alzandomi velocemente guardando giù dalla fessura nel legno vedendo le persone prepararsi per la cerimonia, guardai verso l'eclisse calcolando che era più o meno mezzogiorno
<Oh cazzo> sussurrai allontanandomi dalla fessura abbassando l'ho sguardo sulla lettera di neteyam sentendo quella sensazione di apatia invadermi ancora
<No> sussurrai toccandomi il corpo cercando di cacciare via quella sensazione almeno per oggi volevo restare normale...
il mio piano si stava completando è per la mia vendetta dovevo aspettare solo fino a domani per esporre le mie idee per distruggere il popolo del cielo.

Mi girai verso l'ingresso della mia stanza vedendo entrare Sulken che appena mi vide si bloccò esaminandomi dalla testa ai piedi,
<Ti sei appena svegliata?> chiese incrociando le braccia al petto sorridendo divertito dal mio stato
<Io...tu...noi> mormorai indicandoci ripensando alle sue labbra sulle mie che ad ogni pensiero mi causavano un fremito al corpo
<Pensa a stasera> disse lui tranquillamente ridendo
<Bastardo> sussurrai alzando gli occhi al cielo
<Nari ti devi preparare per la cerimonia> commentò lui avvicinandosi a me prendendomi per i fianchi avvicinandomi al suo corpo
<Che fai?> domandai posando le mani sulle sue braccia
<Ti do un ultima occhiata...Norman mi ha detto che porta sfortuna vedere la sposa pronta per il matrimonio quindi voglio guardarti bene ora per poi rivederti tra un paio di ore all'albero delle anime>
sorrisi appena sentendo le sue parole che mi fecero sentire un po' emozionata per via della cerimonia che stava arrivando
<Vai, muoviti scemo> dissi spingendolo via guardandolo andarsene ridendo della mia reazione.
Non appena il ragazzo uscì dalla stanza quel senso di apatia tornò a galla come se non volesse lasciarmi stare per nemmeno un secondo,
mille voci iniziarono ha gironzolare per la mia testa
"neteyam doveva venire con te"
"sei la sua causa di morte"
"lui è morto invece di andare avanti dovresti uccidere tutti"
"Nari devi ucciderli"
"uccidili...devi ucciderli"
"Nari devi fargli del male"
misi le mani sulle mie orecchie tappandole appoggiandomi al muro sentendo le lacrime farsi spazio nei miei occhi
<Non è colpa mia> sussurrai sentendo la mia testa esplodere da quei pensieri che mi stavano disintegrando da dentro facendomi impazzire.
Dalla porta entrò Mo'at, la tsahik, che doveva aiutarmi nel prepararmi per la cerimonia è invece di trovare una ragazza felice trovò una ragazza in preda ad un attacco di panico
<Nari> disse correndo verso di me posando i vestiti che aveva portato per terra prendendomi per i polsi togliendo le mie mani dalle orecchie
<Calmati...segui i miei respiri Nari>
mi spiegò iniziando ha respirare con lei sentendo il mio cuore rallentare piano piano...trovando una leggera pace nella mia testa
<È normale essere agitate per questo giorno...ma non pensavo che l'ho fossi così tanto>
disse lei capendo ora che non sapeva che stessi male per neteyam.
<Hai ragione> dissi non volendo parlargliene di quelle sensazioni che provavo da quando avevo lasciato la famiglia Sully dopo aver attentato alla vita di spider...
<È solo per questo giorno vero?> chiese lei guardandomi dall'alto con un sopracciglio sollevato
<Sisi ovvio> risposi io sorridendo cercando di convincerla non capendo se ci fossi riuscita o meno
<Nari...> mormorò lei
<Basta sto bene> dissi alzando gli occhi dal cielo mostrando il mio fastidio causato dalla sua voce
<Come vuoi tu...>

la via della vita- AvatarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora