BONUS

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<Ecco bravo così...> sussurrai posando le mani sulle sue aggiustandogli la posizione per tenere un arco in mano,
<Vedi? se porti le spalle al di fuori avrai una postura più corretta è una mira migliore...ora respira dallo stomaco è quando sei pronto butta tutto fuori> miei le mani sul suo addome spingendo delicatamente all'interno per aiutarlo ha respirare correttamente,
tolsi le mani dal suo corpo allontanandomi di qualche passo vedendolo eseguire correttamente le mie istruzioni facendo finire la freccia in un piccolo uccellino che cadde a terra privo di vita, con un ottimo colpo che gli aveva trapassato il corpo senza farlo soffrire.
<Bravissimo> urlai felicissima vedendo il bambino girarsi verso di me sollevando l'arco iniziando ha saltare
<Mamma hai visto? sono un cacciatore> urlò saltandomi in braccio,
scoppiai a ridere tenendolo forte a me girando su noi stessi per festeggiare
<Sei anche più bravo di tuo padre> commentai posando il bambino a terra che andò subito verso la sua preda uccisa,
<Davvero sono più bravo di papà?> mi chiese sorpreso girandosi con in mano la freccia che aveva trafitto il piccolo animale
<Ovvio non so se l'hai visto tirare...è una frana>
sussurrai silenziosamente
<Però mi raccomando non dirglielo sarà il nostro segreto> gli feci l'occhiolino vedendolo farsi segno di essersi tappato la bocca.
<Su dai andiamo tra poco ci sarà l'eclisse>
<Mamma prima caccia anche te qualcosa>
mi girai verso il ragazzino con un piccolo sorriso in volto
<Sicuro?> chiesi prendendo il mio arco che avevo posato su una roccia a pochi passi da me
<Si voglio vedere come fai>
annuì stringendo tra le mani l'arco facendo segno al bambino di seguirmi in silenzio stando dietro di me
<Prima regola per cacciare...fare silenzio> sussurrai impugnando una freccia nella mia arma iniziando a muovermi delicatamente tra gli alberi che riflettevano la luce del tramonto che piano piano diventava sempre più calda.
Avevo già adocchiato da qualche ora un nido di una specie simile a quella delle lepri,
mi misi dietro un albero girandomi per controllare che il bambino fosse lì con me,
gli feci segno di fare silenzio e lui annuì sorridendo facendo finta di urlare,
alzai gli occhi al cielo divertita sporgendomi di poco dall'albero allargando le mie braccia assumendo una posizione corretta che però venne rovinata dal pancione di cinque mesi di gravidanza...feci una leggera smorfia di fastidio spostandomi con il corpo più a destra allargando più le braccia per non far scontrare la corda con il pancione è non appena trovai la giusta postura scoccai la freccia senza pensarci, trafiggendo la lepre in un occhio abbattendola subito vedendo poi tutte le altre scappare, velocemente ripresi un altra feccia scoccandola velocemente nello stomaco di un altra lepre per poi vedere le altre correre via troppo veloce per prenderne un altra.
<Mamma sei bravissima>
sorrisi dolcemente al suo complimento accarezzandogli la testa
<Su dai valli a prendere tu va bene?>
<Si certo> confermò il ragazzo correndo ha prendere i due animali tornando da me velocemente,
<Ora a casa> aggiunsi io anche se avrei preferito rimanere lì con lui a cacciare ma sapevo che se avessimo fatto anche solo cinque minuti di ritardo Sulken sarebbe andato in panico, da vero maschio alpha padre.

Erano passati nove anni dalla mia non mi nazione da tsahik ed erano cambiate parecchie cose, la più evidente e la nascita del mio primo figlio, la seconda che la guerra era finita... ma non come pensavo io, dato che l'ultima battaglia si fece sia su Pandora ma per altri invece si fece sulla terra, il pianeta del popolo il cielo, il pianeta che stavano anche uccidendo, eravamo arrivati ad una conclusione con quei demoni... noi potevamo dargli aiuto con ciò che Pandora ci regalava tra piante o risorse ma in cambio loro sarebbero dovuti stare nel loro pianeta e non tornare mai più se non per gli scambi,
le risorse che gli donavamo stavano aiutando il loro pianeta a ritornare sano e forte una notizia bella perché così ero tranquilla che non avrebbero più fatto ritorno.
Come per la prima battaglia solo pochi umani rimasero qui su Pandora cioè i nostri cari amici scienziati che ormai facevano parte del nostro popolo e ormai erano nostri amici, nessuno li guardava più con paura o diffidenza, anzi ormai andavano tutti d'accordo.
In quei nove anni passati avevo combattuto fino all'ultima battaglia,
anche se Sulken mi ripeteva sempre di non dover combattere io facevo di testa mia causando molte volte delle piccole discussioni tra di noi che però risolvevamo subito nei nostri modi,
Io e il mio compagno in quegli anni il nostro rapporto si era rafforzato molto di più trasformandolo da parte mia in amore cosa che dal suo lato c'era già.
Con la famiglia Sully avevamo ormai pochi rapporti dato che avevamo preso due vie differenti, ogni tanto venivano Tuk e Neytiri a trovarmi insieme agli altri fratelli, ma questo succedeva quando Sulken e Jake dovevano parlare di affari di guerra dove io e la moglie di Jake li obbligavamo a farci partecipare.
Anche con loro avevo risolto quel piccolo problema che c'era stato molti anni prima e che avevo causato spaccando un po' i nostri rapporti.
Invece ora nel presente tutti i vivevano tranquillamente nei loro popoli, nelle loro case... è per il mio popolo nel nostro albero casa.
Oltre al mio primo figlio avevo dato alla luce una bambina solamente dopo tre anni dal mio primo figlio, il suo nome l'aveva deciso Sulken dato che io mi ero permessa di decidere il nome del nostro primo figlio, la chiamò Syaw...il suo nome significava fiore nella nostra lingua... è una dolce bambina che assomigliava tremendamente a me sia caratterialmente che fisicamente sembrava fosse il mio stampino, infatti Sulken molte volte si ritrovava a prendersi cura di una Nari grande è una Nari piccola.
E ora a distanza di altri anni aspettavamo il terzo figlio, che avevo espressamente deciso di volerlo non appena la guerra sarebbe finita dato che rimanere incinta e poi crescere dei figli in quella situazione fu abbastanza difficile ma non impossibile, nei primi anni di vita di entrambi i nostri figli abbiamo fatto di tutto per tenerli lontani dalla guerra e non dirgli nulla su cosa stesse accadendo, ma crescendo si resero conto da soli di cosa stavamo vivendo noi e non ci accusarono di averti nascosto nulla anzi lo capirono subito, e apprezzai tantissimo questo loro gesto di maturità anche se però erano molto piccoli.
Secondo Mo'at il figlio che stavo aspettando doveva essere un maschio e io avevo già deciso il nome Teylar.
In quegli anni non ci fu molta pace nelle nostre vite, ma grazie alla famiglia che stavamo costruendo e dopo l'ultima battaglia la pace si stabilì in me, anche se alcune notti le passavo sveglia per gli incubi dovuti alla guerra che mi perseguitavano...ma in quelle notti c'era al mio fianco Sulken che mi calmava con le sue parole di rassicurazione.
Per quanto fossimo in pace l'ansia che potesse accadere tutto diverrà sempre dentro di me, come un piccolo campanello d'allarme pronto a suonare al minimo cenno di pericolo.
Avevo fatto tutto questo per dare un futuro migliore alla mia famiglia e per quanto ce l'avessi fatta avevo comunque paura che tutto potrebbe sparire da un momento all'altro, come successe a me quando ero più piccola.

Arrivammo all'albero casa dove lasciammo le nostre prede cacciate a chi si occupava dei pranzi che subito ci ringraziò e si complimentò con mio figlio per ciò che aveva cacciato,
sorrisi dolcemente vedendo quanto fosse felice per quei piccoli complimenti che lo facevano sentire un uomo grande.
<Ecco il mio ragazzo> la voce di Sulken ci fece girare contemporaneamente vedendolo correre seguito da Syaw che dormiva tranquillamente legata alla sua schiena,
quella bambina poteva dormire in mezzo pure ad un temporale e non si sarebbe accorta di niente,
il ragazzo prende in braccio nostro figlio facendolo saltare in aria per poi prenderlo in braccio
<Amore> sussurrò vedendo me fissarli con un sorriso dolce dipinto sul volto
<Come state?> chiese toccandomi con la mano libera il pancione
<Tutto bene tranquillo, oggi tuo figlio ha catturato la sua prima lepre è tirato col arco>
<Mamma dice meglio di te> precisò il bambino facendo spalancare la bocca a Sulken facendo il finto offeso
<Come osi> sussurrò facendo finta di piangere
<Nonono papà stavo scherzando non è vero> disse preoccupato il figlio cercando di far calmare il padre che di risposta scoppiò a ridere posando a terra il figlio...
<Tranquillo scherzavo, anche tua mamma scherzava>
<No io non scherzavo> dissi alzando le spalle
<Si invece>
<No>
<Mamma> mormorò la bambina dietro alla schiena del ragazzo dove si svegliò tutta assonnata
<Ecco la mia bambina> sussurrai sfilandola dalle fasce che aveva intorno al corpo per non farla cadere, per poi prenderla in braccio accarezzandole la testa.
<Mamma posso andare dallo zio Norman? vorrei raccontargli cosa ho fatto oggi, posso?>
mi domandò il figlio maggiore iniziando a scuotermi leggermente il braccio impaziente di una mia risposta
<Si vai pure, ma ti voglio in camera prima di cena che ti devi dare una pulita okay?>
dissi seria sapendo quanto odiasse pulirsi ritenendolo inutile dato che si sarebbe sporcato poco dopo,
<Uffa va bene tranquilla>
<Vai prima che cambia idea> gli consigliò Sulken lasciandomi un bacio sulla guancia con il suo classico sorrisino che mi mandava pazza,
<Grazie papà grazie mamma> urlò il bambino correndo velocemente verso la zona degli scienziati andando contro dei Na'vi senza preoccuparsi di girarsi o vedere chi avesse colpito
<Neteyam stai attento> urlai vedendolo alzare un braccio facendomi "okay" con le mani girandosi verso di noi sorridendoci appena per poi tornare a correre verso casa di Norman.
<Gli assomiglia> sussurrò Sulken
<Si un po'> dissi sorridendo malinconicamente ma allo stesso dolcemente spostando lo sguardo su mio marito
<Grazie>
<Grazie a te principessa>


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grazie a tutti ragazzi🫶🏻
prossimamente arriverà una nuova storia

la via della vita- AvatarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora