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<Lasciate che vi presenti Nari Yayet la nuova capo stipite del nostro popolo, la nuova tsahik>
Mo'at mi prese il polso alzando il mio braccio verso il cielo mentre le urla di acclamazione del mio popolo rimbombavano attorno all'albero sacro,
il mio volto era serio ancora segnato dalla battaglia del giorno prima che mi aveva toccata in particolare modo avendo perso dei miei fratelli ma soprattutto per la perdita di Tsey la mia ikran...la mia sorella...l'ultima anima che mi legava con la me del passato ormai però non ero più la Nari diciassettenne di un anno, ora ero la Nari diciottenne che doveva guidare un popolo.
La me di un anno fa sarebbe rimasta sconvolta del passaggio di vita che avremmo fatto, io non avevo chiesto tutto questo, volevo solamente una vita tranquilla ma invece eccomi qua davanti all'albero sacro dopo aver terminato il mio rito di passaggio dopo aver combattuto contro il popolo del cielo e vinto, dopo aver perso la mia famiglia, dopo non aver detto addio all'amore della mia vita, dopo aver perso la mia seconda famiglia, dopo aver tagliato la gola ad uno dei miei migliori amici, dopo aver minacciato Jake, dopo aver ucciso degli uomini che probabilmente stavano eseguendo solamente degli ordini come alla fine i miei fratelli caduti in battaglia.
Mi mancavano i giorni in cui il mio unico problema era di non farmi scoprire insieme ai miei amici dai loro genitori per le nostre scampagnate vietate in giro per la foresta, mi mancava passare del tempo con la mia piccola Tuk che con un suo sorriso mi riportava la luce nella mia oscurità,
mi mancavano i bro di Lo'ak e Spider che continuavano ha dire mettendo più bro in una frase che verbi e articoli,
mi mancava stare con Kiri è passare il tempo nel raccontarci leggende sulla foresta e di come eywa collegasse ogni essere vivente del nostro pianeta facendoci rimanere affascinate,
mi mancava passare il tempo con Neytiri che ogni giorno si prendeva cura di me facendomi da mamma insegnandomi tutto ciò che potevo sapere per sopravvivere,
mi mancavano le sgridate di Jake capendo solamente ora quanto ci tenesse realmente a me,
mi mancava volare con Tsey e passare le nottate alla ricerca di luoghi nuovi mai visti o semplicemente stare assieme a lei,
mi mancava il sorriso caldo di mia mamma mentre guardava mio papà insegnarmi ad usare l'arco,
mi mancava il profumo di prato bagnato che aveva sempre Neteyam...mi mancavano i suoi sguardi, le sue mani stringere le mie, mi mancava il suo sorriso dolce, mi mancava quando faceva ancora lo stronzo, mi mancavano le sue parole piene di amore che mi riservava, mi mancava volare con lui di notte donandoci quei momenti magnifici che non avrei ritrovato con nessuno, mi mancava immaginare assieme a lui una vita per noi due, mi mancavano le sue labbra è mi mancava il suo sguardo possessivo su di me che mi faceva ogni volta mettere a disagio, pagherei con la mia stessa vita per poterlo riavere indietro...ma invece pure lui se n'era andato non per sua scelta ma per scelta di eywa.
Non ho dato troppo?

Quando Mo'at mi lasciò andare il polso mi allontanai da lei prendendo un respiro profondo spostando lo sguardo su Sulken che era al mio fianco farmi cenno con la testa che finalmente la cerimonia era terminata,
tutti erano pronti ai festeggiamenti tranne me la festeggiata del giorno,
ma come potevo passare la serata tra i canti e balli del mio popolo dopo quello che avevo fatto ieri sera e sopratutto dopo tutto quello che avevo dato in quel periodo senza darmi un momento di pausa.
Feci dei passi indietro voltandomi dando le spalle al mio popolo che iniziò subito ha festeggiare felicemente mentre io mi allontanavo piano piano dalla folla aggirando l'albero delle anime
<Dove pensi di andare?> chiese Mo'at
<È la tua festa goditela...te la sei meritata>
<Dopo aver ucciso delle persone?>
<Nari è la guerra> rispose lei avvicinandosi a me posando la mano sulla mia spalla
<Stai facendo tutto giusto per la nostra casa...per eywa>
<Invece chi farà tutto giusto per me?> chiesi spostando la spalla facendo cadere la sua mano
<Nari la nostra madre ti ha scelto per questo, dovresti ringraziarla per questo>
<Ringraziarla per questo? mi prendi in giro?> mormorai senza parole guardandola male
<Ci sono dolori più peggiori>
<Mo'at con tutto il rispetto ma preferirei terminare qua il discorso>
i miei occhi stavano iniziando ha diventare di un rosso chiaro mischiato alla lucidità delle lacrime che si stavano facendo spazio lentamente,
<Devi prendere tutto questo> mi disse seriamente
<Perché devo farlo?>
<Il popolo è tuo>
<Ma io non lo voglio>
<Dobbiamo combattere per eywa> alzò leggermente la voce sentendo il suo nervosismo palesarsi non appena mi afferrò i polsi avvicinandomi a lei con uno sguardo così cupo da mettermi paura,
<Dovremmo combattere per chi amiamo> sussurrai sentendo una lacrima essere in bilico sul cadere e sullo stare sulla punta delle mie ciglia
<È tutto tuo questo Nari> urlò lei
<Sei la tsahik capo del popolo della foresta, moglie di Sulken...guerriera del eclisse, tutto questo è tuo per un motivo>
<Ho perso tutto> urlai così forse da sentire i miei polmoni bruciare mentre finalmente quella lacrima si fece spazio sul mio volto rigandolo con una scia fredda è umida,
la donna rimase a bocca aperta lasciandomi andare i polsi dalla sua presa forte
<Hai ancora qualcosa> disse posando lo sguardo sulla mia pancia che in automatico toccai sentendo il mio cuore martellarmi all' impazzata il petto come se volesse uscire dal mio corpo e scappare via da questo gioco di vita.
<Devi farti forza da sola sopratutto per ciò che stai vivendo, non puoi rimanere attaccata al passato alle persone che non ci sono più perché tu ora hai un compito ben preciso è non puoi mandare tutto in fumo per puro egoismo o paura...devi ridare la pace al nostro popolo, devi dare una guida al nostro popolo, devi essere una moglie, devi essere una madre...non devi essere più la Nari di prima ma devi essere la tsahik che tu lo voglia o no questa è la tua via>
si fermò a guardarmi in silenzio forse perché attendeva una risposta alle sue parole ma sinceramente non avevo idea di come reagire, aveva ragione? si
<Okay> sussurrai passandomi la mano sulla guancia cacciando via la lacrima
<Questa è la mia ragazza> mormorò l'anziana lasciandomi una dolce carezza quanto falsa sulla guancia per poi farmi cenno di tornare alla festa assieme a lei...è cosi feci seguendola tornando ai festeggiamenti del mio popolo rimanendo però in disparte guardando tutte le persone davanti a me sorridere, ridere, danzare con un velo di speranza negli occhi che gli avevamo dato io e Sulken con la vittoria del girono precedente...non sapendo però che non si poteva vincere sempre ci sarebbero state delle perdite più grandi e perdite più misere, ma sulle mie spalle portavo il peso di evitarle è rendere tutto ciò che potevo in vincite per il mio popolo.

la via della vita- AvatarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora