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ROBERTA
É la mattina seguente dopo quello che é successo.Sono molto felice.Voglio veramente provare con Charles.
"Buongiorno"disse Elena
"Giorno"riposi io
"Vado a prepararmi"disse lei,stupendomi
"Perché dove vai"chiesi un po' arrabbiata
"Vado a prendermi la colazione fuori,così tu e Charles state soli"
"Elena hai detto tu che non volevi uscire ieri!"dissi io quasi urlando
"Si,ma non ho mai chiesto di ignorarmi!
A tavola vi guardate sempre,e parlo solo io.Non mi racconti nulla,quindi decido di stare da sola"e scappò via.
Ha ragione.L'avevo completamente ignorata per Charles,quando con lui sarei potuta stare altre volte.
Che amica di merda.
"Elena,scusami hai ragione"dissi aprendo la porta del bagno
" Ho anticipato il mio volo"
"Perché?!"dissi urlando
"Perché?!?Te l'ho già spiegato perché,io sono venuta qui solo per te e poi non ti conviene urlare nella casa del ragazzo che ti piace"disse lei con faccia convinta
"Gli ho già detto che mi piace,se il tuo obbiettivo era quello di fammi fare una figura di merda,e vai pure, risolveremo quando ci rivedremo"risposi io
"Allora,tra un bel po' di tempo"disse lei.

Mi scese una lacrima.

CHARLES
Mi svegliai sentendo urlare Roberta.
Stava litigando con Elena?
Siccome le sento continuare a parlare,decido di restare in camera.
Dopo un po',appena sembrano essersi calmate esco.
Vedo Elena prendere la valigia e dirigersi verso la porta rivolgendosi a me
"Grazie,Charles per tutto.Spero il meglio per voi.Buona fortuna"e uscí.

Ok.Roberta stava piangendo.

"Calmati,risolverete"dissi a lei
"No,Charles.Sono solo una stronza voglio stare da sola.Posso stare in camera tua?É la stanza più isolata"disse lei
"Certo,vai pure"risposi io

ROBERTA
Corsi verso la camera di Charles.É la stanza più isolata e quindi se piango o ascolto musica alle cuffie,al massimo volume(che un po' si sente),lui non dovrebbe sentirmi più di tanto.
Che stronza che sono.
Devo risolvere.
Io.
Io devo farlo.
Prima viene Elena e poi Charles.
Basta.

Così decido di mettermi sotto le coperte,con la musica,e scoppio a piangere.Mi sento uno schifo.

CHARLES
Era passata qualche ora,e Roberta non si faceva sentire.
È quasi l'ora di pranzo così decido di chiamarla per sapere cosa vuole per pranzare.Non può non mangiare.

ROBERTA
Mi sveglio.Charles mi sta chiamando.
"Dimmi"dissi rispondendo alla chiamata
"Cosa vuoi per pranzo?"
"Nulla,non ho fame"risposi io
"No,devi mangiare.Cosa vuoi?"
"Giuro,mangerò più tardi"contrattaccai io
"Va bene,ti faccio il pollo,tanto so che ti piace"disse lui.

Sorrisi,quel ragazzo mi faceva uno
strano effetto.

Anche se era un momento orribile,mi aveva fatto sorridere.

Decisi di andare in cucina per riprendermi un po'.
"Sei viva,non so cosa avrei fatto senza di te"disse lui abbracciandomi
"Grazie,Charles"gli sussurrai all'orecchio
"Si,ehm é quasi pronto"disse staccandosi da me,come se fosse nervoso.

Gli faccio un certo effetto?

"Ok,é pronto"disse Charles mettendo il petto di pollo sul piatto.
"Aah,ma-grazie é il petto e non la coscia del pollo,te lo sei ricordato"gli dissi come una bambina felice
"Già,non dimentico nulla"disse ridendo
"Come ti senti riguardo questa settimana di gara in Spagna?"chiesi,sono triste e parlare di F1 mi fa stare bene
"Sono felice,mi sto preparando bene fisicamente,però non mentalmente"
"Perché non mentalmente?"chiesi,non capivo sembrava fosse rilassato in questi giorni
"Tante cose"rispose lui in modo vago "Piuttosto,non devi tornare a Londra questa settimana?"continuó lui.
"No questa settimana é di vacanza,quindi starò con te,se non ti dispiace"dissi con gli occhi dolci "Certo che no"rispose lui.

É domenica,sono partita per monaco venerdì scorso e ho passato il weekend qui.

"Cazzo,devo chiamare Elena,per risolvere sai"dissi io
"Vai in camera.Però poi fammi sapere eh"
"Certo"risposi
Devo risolvere,non mi interessa se anche lei abbia detto qualcosa di sbagliato,sono stata io la stronza,il problema sono io.

Eyes have a language of their ownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora