“Vergognati, come hai potuto! abbandonare me e nostra figlia!”
“Scusami Martina, non sei più te ciò che voglio”
“Eravamo un unico cuore, ricordi? Io ti amerò per sempre, so che stai cercando lo stesso nostro amore in questa ragazza. Egoista, crudele!”
«No! No!» tuono svegliandomi di soprassalto. Ho sognato Martina, ma più che un sogno, è stato un incubo. Era molto arrabbiata con me ed io subivo, senza essere capace di risponderle. Ora la mia pelle trasuda ansia, c'è una chiazza di sudore sul cuscino.
Mi siedo sul letto e apro la scatola degli antidepressivi, estraggo una pastiglia e la ingerisco con un po' d'acqua.
«Tutto bene? Che succede?» mi chiede Lili, si è svegliata di botto pure lei sentendomi urlare.
«Sì. Ho solo fatto un incubo» rispondo ansimante. «scusami se ti ho svegliata»
«Sei tutto sudato...» mi asciuga il viso con un fazzoletto, la guardo e mi sorride amorevole.
«Ma da dove sei uscita? Sei troppo buona»
«Semplicemente ci tengo a te. Dai, riposa, è ancora presto per alzarsi».
L'ora della radiosveglia indica le cinque ma del mattino, non ho più sonno, ma la pastiglia presto farà effetto.
Intravedo Micio accoccolato tra i miei vestiti sulla sedia, i suoi occhi portano l'attenzione verso di me. «Non è ancora l'ora della pappa, dormi, piccolo viziato»
«Ancora qualche ora e facciamo colazione, micetto» aggiunge Lili posando la testa sul mio petto per addormentarsi. Mi accarezza il braccio seguendo i bordi dei tatuaggi. «Adoro i tuoi tatuaggi» sussurra insonnolita.
Prima di riaddormentarmi penso all'incubo che mi ha disturbato il sonno.
Martina è diventata come un fantasma che mi infastidisce, dico sul serio. Con il passare del tempo mi rendo sempre più conto che forse è lei quella voce che mi sussurra all'orecchio parole sconfortanti. Ora basta parlarne, ho addosso a me la ragazza che mi sta aiutando a combattere il male, non devo pensare più a niente.
Ci addormentiamo accarezzandoci, il mio respiro si calma e crollo in un sonno profondo.Mi sveglio dopo una lunga dormita, allungo il braccio e mi accorgo che il letto è vuoto. «Lili?» la chiamo, ma senza ricevere risposta.
È mezzogiorno, mi maledico per aver dormito così tanto. Mi alzo dal letto, sono stordito, quelle pastiglie sono troppo forti. Mi dirigo verso la cucina e vedo una tazza e la moka del caffè accanto, c'è pure un bigliettino.
“Buongiorno amore mio!
Non volevo svegliarti,
ti ho lasciato del caffè.
Mi trovi al mio negozio
per qualsiasi cosa.
Ti amo
Tua Lili”
Quanto sono fortunato ad averti, mia Lili.
Mi siedo a tavola per bere il caffè, ora freddo, ma pur sempre bevibile. Micio sale sopra alla tavola per sedersi di fronte a me, mi osserva curioso.
«Vuoi un po' di caffè anche tu?»
Il mio cellulare squilla all'improvviso, è Max. Rispondo.
«Ciao, fratello mio!! Non ti ricordi che giorno è oggi?»
«Cazzo sì, è il tuo compleanno. Auguri fratè!» escamo. «Scusami, non-»
«Tranquillo, anzi, sono felice che tu sia ritornato a casa. Se te la senti stasera festeggio il mio compleanno in una discoteca qua in zona. Ti va di venire?»
E' da tanto tempo che non vado in discoteca, la psichiatra me l'aveva sconsigliato, potrei rischiare di avere dei forti attacchi di panico in mezzo a tanta gente. Ma mi sento meglio, con il tempo sono abbastanza migliorato, penso di potercela fare. «Certo che mi va, grazie dell'invito. A che ora ci troviamo?»
«Alle nove. Porta pure la tua ragazza, non c'è problema, sai che è la benvenuta»
«Ti ringrazio, allora le chiedo se le va»
«Va bene, bro. Ci sentiamo dopo, ok? Ti aspetto, ci conto!»
«Contaci, ci sarò. A dopo Max».
Chiudo la telefonata, mi precipito in camera da letto per assicurarmi di avere abbastanza psicofarmaci, soprattutto lo stabilizzatore dell'umore. Bene, ho tutto ciò che mi serve, mi sento al sicuro per stasera.«Come sto così?» mi chiede Lili davanti allo specchio, mentre si colora le labbra di un rossetto nude.
Si sta preparando per questa sera, non è una ragazza che ama particolarmente i locali notturni, ma per me fa uno strappo alla regola.
E' bellissima, mi ha stupito il suo cambio look, non l'ho mai vista con addosso qualcosa di appariscente. Indossa un vestito a tubino color lilla, ha le gambe scoperte e la scollatura mostra il suo decolléte abbondante. Ammetto di essere un pò geloso.
«Wow, sei... mozzafiato»
Si volta a guardarmi e mi riempie di complimenti, ma non sono nulla di che. Porto semplicemente dei jeans neri e una t-shirt abbinata al colore, il mio solito outfit total black. Più la guardo e penso che non mi sento all'altezza dinnanzi a lei.
«Ho come l'impressione che questa sera farò a botte con qualcuno, sei troppo bella»
Lili ridacchia dandomi una pacca sulla spalla. «Ma smettila! Anzi, dovrò stare attenta io, siccome sei parecchio conosciuto, mi aspetto qualche ragazzina che ti rompe le palle!»
«Ma io ho gli occhi solo per te, bimba. Guardati, sei mezza nuda, hai idea di quanto denti romperò stasera se qualcuno ci prova con te?» dico guardandola dalla testa ai piedi. Alle volte mi sento così ossessivo nei suoi confronti. Ho solo paura di perderla, non immagino più una vita felice senza di lei.
«Non ti devi preoccupare, sono fedele Giorgio, non mi permetterei mai di dare corda a qualcun altro» mi rassicura.
Siamo pronti per uscire, ho appena ricevuto un messaggio da Max per avvertirmi che tutti quanti sono quasi sul posto.
«Cazzo, forse arriviamo in ritardo. Andiamo»
«Uhm, aspetta... come ci andiamo?» ride. «Non ricordi più di non avere la macchina?»
Sorrido perché già ho pensato a tutto. «Ci andiamo in bici, ti va di fare la matta con me? Tanto è qui vicino, ti divertirai a vedermi correre»
Lili mi guarda stralunata. «Oh, ok. Non so come farò con il vestito, ma proviamoci!»
Saliamo nella bici, avvolge le braccia attorno ai miei fianchi ed io inizio a pedalare sempre più veloce. Scoppio a ridere quando sento le sue grida di euforia, è contenta e lo sono anch'io sentendola ridere.
Mi piace, è complice delle mie follie, non si tira mai indietro. È la ragazza perfetta.outfit di Lili
outfit di Gio
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BRUCIA ANCORA | Giorgio Ferrario / Mostro
FanfictionGiorgio combatte con i suoi disturbi psichici. Depresso, schizofrenico, bipolare. La sua mente è tormentata da incubi, rimorsi e tentazioni autolesioniste... Riuscirà a liberarsi dal male prima che sia troppo tardi? «...ma insieme riusciremo a corre...