Prologo

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"Signor Ferrario..."

Mi alzo di scatto, sono elettrizzato. Purtroppo non ho potuto assistere al parto, ero in un locale a fare freestyle. La mia ragazza per non disturbarmi è corsa da sola in ospedale, mi ha chiamato subito dopo essere entrata in sala. Così ho interrotto la serata, scappando via dal locale con il primo taxi disponibile. Ed ora eccomi qui, finalmente potrò vedere la mia bambina venuta al mondo dalla mamma più bella e coraggiosa di tutte.
"Allora, posso entrare? È andato tutto ok? È nata la mia bambina?" chiedo agitato.

"Mi dispiace, ma... la vostra ragazza ha avuto un arresto cardiaco. L'abbiamo portata in sala rianimazione, non..."

"Che cosa state dicendo? La bambina dov'è?"

"La vostra bambina è... mi dispiace, non ce l'ha fatta"

Vedo degli infermieri passarmi davanti, stanno portando una barella e grido disperato vedendo che distesa in quel letto bianco c'è Martina con il basso ventre ricoperto di sangue.
"No... no... NO!! Martina! Martina!!!"
Mi accascio a terra e piango gridando il suo nome ripetutamente, poi vengo tirato su di forza dal primario, anch'egli sotto shock.

"Che cosa avete fatto! Che cosa avete fatto! Toglimi le mani di dosso, pezzo di merda!" mi dimeno tirando calci, pugni, schiaffi.















spazio autrice
Ciao! Se sei arrivato/a fin qui significa che qualcosa ti ha spinto a leggere fino alla fine :') comunque questa storia sarà molto cruda, se urta la vostra sensibilità vi sconsiglio di leggerla perché tratterò argomenti molto delicati.
Comunque come vi sembra? Questo è il prologo, nel prossimo aggiornamento ci sarà il primo capitolo, a seguire poi gli altri.
Continuerò appena ritornerà l'ispirazione, per questa storia voglio avere il mood giusto.
Grazie di aver letto, ti aspetto nel primo capitolo.

·f.

BRUCIA ANCORA | Giorgio Ferrario / Mostro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora