Amy.

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Sono tornata in quella stanza e mi decido finalmente a dormire.
Mentre cerco di prender sonno penso ad Amy.
Amy era la mia sorellina, aveva due anni più di me. Non andavamo molto d'accordo, spesso era gelosa di tutte le attenzioni che ricevevo dai miei genitori e dal resto della famiglia, io ero la bambina graziosa e bellina, mentre lei non ha mai avuto un bell'aspetto; soffriva di una malattia di cui non ricordo il nome, una di quelle che ti condannano a camminare di sbieco, e a sembrare vecchia prima del tempo.
Eravamo l'opposto, lei era la rappresentazione del grezzo e io della delicatezza.

Esattamente sei mesi fa, era uscita per andare a comprare del pane e da quel giorno, secondo i miei genitori,non ha più fatto rientro a casa.
La trovarono morente in un vicolo, piena di graffi e con gli occhi bruciati. È morta a causa di una coltellata nel petto.

Il suo aspetto la rendeva quasi famosa e tutti sapevano chi fosse quel mostro.
Alle 19:33 un numero sconosciuto chiamò al telefono di casa, io stavo scegliendo un vestito da mettere. Di colpo sentii mia madre urlare, andai di corsa a vedere cosa fosse successo.

Riusciva a malapena a spiccicare parola, si trovava nel pieno di un attacco di panico e i suoi respiri erano brevi e consecutivi, sembrava crepare.
Mio padre aveva le lacrime agli occhi, ma non era triste quanto la mamma.
Sbraitai "Oh! Oh! Che c***o sta succedendo?"

Dopo qualche secondo papà mi spiegò tutto e io iniziai a ridere
"Ma siete impazziti!? Amy sta sdraiata sul letto"
Di corsa si diressero verso la mia stanza , non videro nulla.

Quello fu l'inizio del mio calvario, presi talmente tante botte dal mio papà che per due settimane mi rimase difficile sedermi.

Amy quel giorno mi disse che non mi avrebbe mai più lasciata.

Adesso la sto guardando e subito ricambia fulminandomi con la coda dell'occhio.
Amy mi fa del male.
Amy esiste.

Mental hospital {Completata}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora