Due anni dopoQuei due anni erano volati. Ventiquattro mesi intensi che avevano cambiato molte cose nelle loro vite. Dal momento che Christian era felice con Mattia, Alexia aveva deciso di far ritorno in Inghilterra ed iscriversi all'Università di Oxford. Decisione presa anche per essere più vicina a Luca: alla fine Alexia aveva aspettato fino a che Luca non si era deciso a dichiararsi. Ormai stavano insieme da quasi un anno e, siccome Luca era stato preso nella London Symphony Orchestra, frequentare un college vicino a Londra avrebbe permesso ai due di frequentarsi maggiormente.
Questa era stata un'ulteriore spinta per i due ragazzi a decidere di andare a vivere insieme: Christian si era trasferito a tutti gli effetti nell'appartamento di Mattia e, sebbene fu una decisione un po' sofferta, mise in vendita il suo appartamento. Quella era la casa che avrebbe dovuto condividere con Alex e sbarazzarsene del tutto non era stato semplice. Mattia non gli aveva fatto pressioni, aveva voluto che Christian fosse sicuro della sua scelta e nei momenti di titubanza gli aveva anche proposto di aspettare a venderlo, tuttavia Christian decise che alla fine quella fosse la cosa più giusta da fare.
La convivenza non era stato l'unico cambiamento, infatti Mattia dopo l'estate aveva accettato l'offerta dell'American Ballet, mentre Christian era stato assunto come professore di musica alla Juilliard e, di tanto in tanto, teneva dei concerti da solita presso la Carnegie Hall.
Quel tardo pomeriggio, come sempre, Mattia stava lasciando il Metropolitan Opera House al termine delle sue prove di ballo. A breve Christian avrebbe terminato la sua ultima lezione della giornata e Mattia aveva deciso che gli avrebbe fatto una sorpresa così da poter tornare a casa assieme.
Provava una sensazione strana ogni volta che rimetteva piede in quella scuola che era stata così importante per lui, i ricordi di quei quattro anni trascorsi lì dentro riaffioravano sempre vividi nella sua mente. Salì le scale raggiungendo l'aula nella quale sapeva avrebbe trovato Christian e che ben conosceva dato che spesso l'avevano usata per le loro prove insieme.
La lezione era appena terminata e un gruppo di ragazzi stava lasciando l'aula. Vide Christian dietro al pianoforte nero intento a sistemare tutti i suoi fogli. Si appoggiò allo stipite della porta incrociando le braccia al petto e le caviglie fra loro «Professor Stefanelli, ne ha ancora per molto?» Christian sorrise con il capo ancora chinato, riconoscendo ovviamente quella voce «È fortunato Zenzola perché si da il caso che abbia appena finito». Sollevò lo sguardo vedendoselo già arrivare incontro. Erano passati due anni da quando si erano laureati alla Juilliard e iniziato la loro storia, eppure i segni del tempo sembravano non voler accennare a comparire sul volto di Mattia: la pelle liscia, gli occhioni azzurri e le fossette sulle guance non gli davano affatto l'aria di un ragazzo di ventiquattro anni, per non parlare di quei piccoli brufoli che ogni tanto ancora comparivano sulla fronte, appena sotto la mascella e sul mento. Piccole imperfezioni che Mattia non sopportava perché lo facevano apparire ancora un adolescente, ma che Christian invece non perdeva mai occasione di baciare.
«Bene, allora sistema le tue cose così andiamo» lo esortò poi, appena Christian si voltò di spalle, sfilò dalla sua borsa una busta color ocra e la fece scivolare sulla coda liscia dello strumento. «Ho trovato questa tra la posta stamattina» parlò nuovamente, attirando la sua attenzione. Riconobbe immediatamente di cosa si trattasse scorgendo il logo e la dicitura sulla busta. Sospirò pesantemente, rigirandosela tra le mani un paio di volte prima di aprirla e leggerne il contenuto. «È una nuova proposta di lavoro con loro?» domandò, ricevendo in risposta un semplice cenno d'assenso con il capo da parte sua. «Pensi di accettare?» Christian piegò la lettera, infilandola nuovamente nella busta e lasciandola cadere sul pianoforte. «No» rispose secco. Mattia chiuse gli occhi, sollevando di poco gli occhiali da vista e massaggiandosi il ponte del naso. Era già la seconda volta che la London Symphony Orchestra gli offriva un lavoro come direttore d'orchestra, ma Christian si ostinava a rifiutarlo. Roba da pazzi, direte voi, ma Christian era stato molto chiaro: finché Mattia fosse rimasto a New York, anche lui non se ne sarebbe mai andato. Sembrava che il discorso che faceva sempre sul fatto che non sarebbe importato se le loro passioni li avrebbero momentaneamente separati, portandoli a lavorare in due città diverse, valesse solamente per Mattia. E non era giusto, soprattutto dal momento che Mattia sapeva bene che andare a Londra era uno dei suoi sogni. «chri, non puoi continuare a rifiutare. Potresti pentirtene e quando te ne renderai conto potrebbe essere troppo tardi». «Ne abbiamo già parlato, matti. Al momento sto bene così» si avvicinò alla sua borsa «Se riceverai la proposta che sappiamo, allora ci penserò, ma fino a quel momento non ho nessuna intenzione di muovermi da qua». Quello era solamente una parte del vero motivo per il quale Christian rifiutava di trasferirsi a Londra: la verità era che in quei due anni si era completamente innamorato di Mattia, nutriva per lui un sentimento che non aveva mai provato prima e l'idea di doversi separare lo terrorizzava. Ero sicuro del legame che li univa, ma la distanza a volte viene sottovalutata e lui aveva paura che riuscisse a dividerli per sempre, non solo temporaneamente. Già così, a causa dei loro lavori, il tempo da passare assieme era poco, se anche solo uno di loro si fosse trasferito Christian sapeva che, per quanto la loro volontà di rivedersi potesse essere forte, sarebbero potuti volerci mesi prima che entrambi avessero del tempo libero per ricongiungersi. Allo stesso tempo, però, non voleva privare Mattia della possibilità di vivere il suo sogno e per questo continuava a ripetergli che se gli fosse arrivata la proposta da Parigi avrebbe dovuto assolutamente accettarla.
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in every moment of my life, i will always be ready for you
Fanfictionci teniamo a sottolineare che questa storia non ci appartiene e che tutti i diritti vanno all'autrice su efp, noi ci siamo solo offerte di riadattarlo a tema zenzonelli. A e G