Christian tornò in Accademia due giorni dopo. I dolori erano migliorati, soprattutto grazie agli antidolorifici, ma i segni sulla pelle erano ancora abbastanza evidenti e lui non voleva avere gli occhi di tutta l'Accademia puntati addosso, perciò uscì di casa solo dopo che Alexia riuscì a coprire al meglio possibile, con un po' di correttore, il livido giallognolo presente sul suo zigomo.Mattia e Christian si diedero appuntamento, sempre nella solita aula di musica, al termine delle loro lezioni. Il secondo terminava i corsi alle 17:00, ma Mattia sarebbe riuscito a liberarsi solamente un'ora dopo. Per quello stava raggiungendo Christian più in fretta che poteva non volendo farlo aspettare oltre. Salì le due rampe di scale scavalcando i gradini a due a due, poi imboccò il corridoio sulla sinistra dove vi erano tutte le aule adibite ai corsi musicali. Vi erano ancora degli studenti fermi fuori alcune di esse intenti a parlare tra loro, anche poco silenziosamente, e Mattia riconobbe subito il gruppetto di Sergio e dei suoi amichetti. Sapeva di aver promesso a Christian che sarebbe rimasto fuori dalla faccenda e, infatti, in quei giorni aveva fatto di tutto pur di evitare anche solo di incontrarlo di sfuggita, ma ora lui gli doveva per forza passare davanti per raggiungere la sua stanza e Sergio l'aveva picchiato...non poteva non dirgli niente. Si avvicinò quindi a loro, lo sguardo serio e fisso sul moro che non appena si accorse della sua presenza in corridoio lo guardò a sua volta, sulle labbra subito un sorrisetto strafottente. «Hey, piccolo. Sapevo ti sarei mancato» lo salutò, ma «Non provare mai più a toccarlo» fu tutto quello che Mattia sibilò a denti stretti. Sergio si finse confuso e, cavolo, Mattia aveva una voglia matta di cancellargli quel sorriso dal volto «Non so a cosa tu ti stia riferendo». Si avvicinò a lui di qualche passo, fronteggiandolo e puntandogli l'indice al petto «Non prendermi per il culo, Sergio. Sappiamo benissimo entrambi cosa hai fatto a Christian». Il moro gli afferrò il polso allontanandolo da sé e lasciandogli ricadere il braccio lungo i fianchi «Sai, Mattia... non pensavo saresti voluto diventare uno sfigato anche tu come i tuoi amichetti» lo schernì. Erano così vicini che i loro respiri si infrangevano l'uno contro l'altro, i loro occhi insidi di rabbia «Vedo solo uno sfigato qui e di certo non sono io» gli rispose Mattia. Sergio rise sarcastico, alzando una mano per scostargli i lunghi ricci dietro l'orecchio ma venendo immediatamente fermato dal ragazzo «Quando stavamo insieme non eri così, Matti. A quanto pare Stefanelli non riesce a soddisfarti abbastanza perché da quando sei diventato la sua puttanella sei sempre così nervoso». Fece appena in tempo a terminare la frase, poi il rumore provocato dal palmo di Mattia che andava a collidere con forza contro la sua guancia risuonò per l'intero corridoio. Simone scattò in avanti pronto ad inveirgli contro ma Sergio, il capo ancora voltato di lato e lo sguardo a terra, lo fermò con un braccio. Non avrebbe comunque lasciato che qualcuno alzasse un dito contro di Mattia. «Ringrazia solo che non abbia voluto denunciarti, ma ti giuro, Sergio, che se osi anche solo sfiorarlo un'altra volta non ci penserò due volte ad andare io stesso dalla polizia» lo avvertì «Stai lontano da me, stai lontano dai miei amici, ma soprattutto stai lontano da Christian». E così dicendo voltò le spalle dirigendosi verso l'aula di musica che avevano prenotato.
Come immaginava, Christian lo stava già aspettando. Era seduto al pianoforte intento a studiare degli spartiti. Il volto di Mattia si distese subito alla vista del musicista, il solo pensiero che avrebbe trascorso l'ora successiva in sua compagnia, gli era bastato per tranquillizzarsi.
«Eccomi» si annunciò salutandolo e andando a posare subito la sua sacca sulla sedia nell'angolo della stanza. «Hey. Finalmente torniamo ad esercitarci. Non vedo l'ora di scoprire cosa hai già realizzato». Christian gli si avvicinò mentre era alle prese con slacciarsi i pantaloni dopo aver già tolto la maglia.
Nei due giorni precedenti si era fatto lasciare da Christian il demo con la canzone e, nell'intimità di casa sua, aveva iniziato a creare la coreografia che in quell'ora avrebbe mostrato a Christian.
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in every moment of my life, i will always be ready for you
Fanficci teniamo a sottolineare che questa storia non ci appartiene e che tutti i diritti vanno all'autrice su efp, noi ci siamo solo offerte di riadattarlo a tema zenzonelli. A e G