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Hua Cheng pov

Era sera. Il sole era da tempo tramontato e la luna, alta in cielo, illuminava con il suo delicato tocco di luce argentea la città.
Da poco aveva cominciato a nevicare e i fiocchi di neve davano l'impressione che stessero danzando e alla vista di questo piccolo spettacolo, mi tornò in mente quella volta insieme a Xie Lian in Hokkaido.

Non era passato molto tempo da quel giorno, ma ogni volta che ci ripensavo mi sembrava sempre di avere a che fare con un sogno.
E le emozioni che quel ricordo mi provocava erano a dir poco intense, così come ogni cosa che lo riguardava. Tutto con lui era intenso.

<Che guardi?> mi domandò Shin Qingxuan tornando dalla cucina con una tazza di tè calda e fumante tra le mani. <Oh...che bello! Niente però che si possa paragonare all'Hokkaido.> aggiunse dopo poco.

<Concordo, alla fine avete deciso cosa voler guardare questa sera?>

<In realtà no, Ming Yi non sembra neanche essere nel mood di guardare qualcosa>

<Mhm allora credo che faremo quello che facciamo sempre quando non sappiamo cosa fare, ovvero parlare> e senza aggiungere altro mi allontanai insieme a Shin Qingxuan dalla finestra e andai a sedermi su una delle poltrone che c'erano intorno a un piccolo tavolino in legno. Coperto al momento da una pila enorme di spartiti che negli ultimi anni non avevo fatto altro che suonare milioni e milioni di volte, senza stop. Quasi come se fossero le uniche cose che fossi in grado di suonare e all'inizio era così, ma ora non lo era più.

Per alcuni non mi serviva neanche leggere le note dato che li avevo ormai imparati a suonare a memoria.
Il che era alquanto sorprendente dato che, per la maggior parte, erano dei pezzi piuttosto difficili. Ma in un modo o nell'altro mi erano entrati in testa.
Sin dal primo momento che li suonai.

E ora che ci pensavo, non era passato molto tempo da quando avevo cominciato a suonare. Forse qualche annetto, anche sapevo dare un numero ben preciso. 
Ma ero più che sicuro che senza di essa non sarei mai riuscito a lasciare quel villaggio. Anzi, non credo che lo avrei mai fatto e ci sarei mai riuscito. Soprattutto senza l'aiuto di Xie Lian.
Ogni volta che ci ripensavo non potevo fare a meno di chiedermi se anche lui si ricordava di quella volta e per quanto una parte di me mi dicesse non sperare, non riuscivo a farlo.

<Chissà cosa staresti facendo adesso se tu non l'avessi mai incontrato. Avresti comunque cominciato a suonare?> domandò Shin Qingxuan, guardando anche lui gli spartiti che a causa del tempo si erano ingialliti.

<Detto sinceramente non lo so> mentii.
In realtà, sapevo esattamente cosa avrei fatto se non l'avessi mai incontrato quel giorno d'estate di qualche anno fa.
Ricordavo ancora di come lui mi aveva aiutato a ripulire il mio viso sporco di terra e dello sguardo per nulla contento dei suoi amici quando lo videro in compagnia di un bambino come me. E fu proprio quel giorno che il mio cuore cominciò a battere come mai aveva fatto e fu anche in quell'esatto momento che capii cosa volevo fare nella mia vita.

Inconsciamente portai la mia mano verso la catenina che pendeva intorno al mio collo, per poi cominciare a far girare il ciondolo rosso corallo che da quel giorno non avevo fatto altro che portare dietro con me. Ogni volta che lo toccavo, era come se facessi un tuffo nel passato. Effettivamente, dove sarei mai andato senza di lui? E senza le parole di conforto di quel giorno? Non credo molto lontano.

Se oggi ero diventato quello che ero diventato era tutto merito suo, non so quanto gliene sarei stato grato. Perché era stato grazie a lui che avevo capito cosa significava vivere.

<Hua Cheng posso farti una domanda?> mi chiese Ming Yi, che nel frattempo non aveva fatto altro che sfogliare gli spartiti trovando dentro le loro pagine una vecchia pagina di giornale che ritraeva Xie Lian e se ricordavo bene, in quella foto aveva da poco compiuto diciotto anni. Erano passati quattro anni, certo che il tempo passava.

<Mh quale?>

< Per caso ti piace?>

<La musica?>

<Xie Lian, non la musica>

<Penso che tu possa risponderti da solo> e alle mie parole vidi Shin Qingxuan sbiancare e per poco non si strozzò con il tè che stava bevendo fino a qualche istante prima.
Dall'altra parte invece del divanetto, poco più in là, Ming Yi lentamente annuiva e se pensavo che nessuno dei due avrebbe insistito con l'argomento, mi ero sbagliato di grosso.
Perché fu questione di qualche secondo prima che mi trovassi in una sottospecie di interrogatorio.

<Da quanto?> fu una delle prime domande che mi venne posta e quello che me lo chiese fu Shin Qingxuan, che sembrava a dir poco scioccato dalla notizia.

<Qualche anno ormai> risposi senza indugiare troppo. E con qualche anno, erano più di due o tre. Ma questo ovviamente non lo dissi.

<E tu adesso non pensi di dichiararti? O di fare il primo passo?> domandò sempre il castano e alla sua domanda scossi la testa. <Come? Perchè no?> mi chiese con un'espressione corrugata in viso.

<Ci sono vari motivi e sarebbero tanti da elencare, troppi. Ma quello principale è che non voglio rovinare il nostro rapporto> spiegai e alle mie stesse parole sentii il mio cuore stringersi.
Ma questa non era altro che la verità.

Perché anche se avessi avuto la possibilità, anche solamente remota, di dichiararmi e dirgli quello che io provavo nei suoi confronti, non lo avrei fatto.
Non volevo per nulla perdere il rapporto che si era instaurato in questi mesi e a me andava bene essere un semplice amico per lui. Mi bastava e non mi sarei mai lamentato di esserlo. Perché essergli vicino era la cosa che più mi interessava e mi importava.
Io desideravo solo essergli vicino e aiutarlo in qualunque momento lui ne avesse avuto bisogno. O anche semplicemente di passare del tempo insieme.
Poi se eravamo amici o fidanzati o beh, questi erano altri discorsi. Ma ora come ora, non era ciò a cui puntavo.

<Ma, ne sei sicuro? Io se fossi nei tuoi panni non saprei come comportarmi, poi vedendo anche quanto te e Xie Lian siete vicini...>

<In realtà sono d'accordo con Hua Cheng> iniziò a dire Ming Yi e per un breve istante rimasi sorpreso dalle sue parole.
Era piuttosto raro che lui desse ragione o che condividesse il pensiero di qualcun altro, motivo per cui valeva la pena andare a segnarlo sul calendario e cerchiarlo con un pennarello rosso, con tanto di stelline intorno.<Essere amici in questi casi, soprattutto nel suo, è sicuramente la scelta migliore. Perché permette alla persona di essergli vicina e di mantenere un rapporto, nonostante questa provi dei sentimenti per lui o lei. Ovvio, non è sicuramente facile.
In più, non ha neanche la certezza di quello che Xie Lian prova nei suoi confronti.
Ma non credo che questo sia il motivo principale, giusto?>

<Giusto>

<Giusto...?> ripeté anche Shin Qingxuan per nulla convinto. <Vabbé, farò finta di capire.
Come dicevano? Sorridi e annuisci> e così fece.
Ming Yi scosse la testa e io semplicemente ridacchiai.
E dopo ciò, il nostro discorso si spostò su altro e nonostante partecipassi alla conversazione, la mia mente era su altro. Era ancora ferma su Xie Lian e sui miei sentimenti riguardo lui.

Un giorno sarei mai stato in grado di dire quello che provavo? O sarei rimasto a guardarlo da lontano?

Angolo Autrice
Hey! Eccomi qua con questo capitolo. Devo ammettere che è stato leggermente difficile scriverlo, ma spero che vi sia piaciuto.
Scusatemi per il ritardo ma sono tornata da poco dalla Spagna e oggi sono andata a fare una gita con la scuola.
Detto ciò ci vediamo al prossimo capitolo!

Bye bye

The melody of your heart// HualianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora