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«Ti piace?» chiese speranzoso Kai, nel mentre che io ero intenta a bearmi il bel paesaggio che avevo dinanzi. Contemplavo l'orizzonte del mare di Busan quale fosse un confine che io solo ero in grado di infrangere, sconvolgendo nei miei pensieri astratti quella che era la realtà nel mondo concreto.

«Molto, questo mare mi ricorda Bristol. Anche se le architetture qui dietro sono completamente diverse da quelle inglesi» rivelai io.
C'era una grande differenza tra gli edifici inglesi e quelli coreani. Se mentre i primi avevano alle loro spalle anni di storia, i secondi erano decisamente più moderni, tecnologici, costruiti con tecniche diverse. Differivano anche nelle altezze.

Tuttavia, la costa di Busan mi ricordava quella della mia città. Forse era un pizzico di nostalgia che mi giocava brutti scherzi, dacché Bristol e Busan avevano ben poco in comune, se non la stessa lettera iniziale del loro nome.

Alla fine Kai era riuscito a portarmi in vacanza, proprio come desiderava. Programmò tutto di nascoto, per poi presentarsi una sera sotto casa mia con in mano una serie di fogli, che erano rispettivamente i biglietti del treno e la prenotazione dell'holet. Nonostante i miei tentativi di ripagargli il costo complessivo, lui si rifiutò ogni volta, sostenendo che fosse un regalo. Per quanto io ne fossi lusingata di ciò, ugualmente avevo un senso di vergogna nel profondo del mio cuore, ormai quasi connaturato alla mia essenza.

«Beomgyu, ma 'sta volta l'ombrellone non lo potevi portare?! Mi sto a bruciare tutto!» sbraitò infastidito Taehyun, a circa una decina di metri distante da noi. Insieme a lui, oltre che Beomgyu intento a prendere un po' di sole, c'era anche il resto degli altri, dunque anche Soobin e Yeonjun.

«Beh, sarà certo una vacanza un po' rumorosa...» commentò con un pizzico di imbarazzo Hueningkai, pentito di aver invitato anche i suoi amici perché non gli stavano facendo godere quella che lui definiva "vacanza perfetta".

«...ma almeno ci divertiremo!» finii io la frase che aveva lasciato in sospeso, facendogli vedere il lato positivo della situazione.

Dopotutto, i ragazzi erano davvero simpatici e riuscivano, attraverso i loro gesti, a farmi spuntare un sorriso tra le labbra, facendomi dimenticare contemporaneamente, anche se per un tempo limitato, delle condizioni in cui stavo piano piano annegando.

Inoltre, essendoci anche Yeonjun, di conseguenza pure Hei-Ran era presente, e questo mi rassicurava.

«Oh, quanto sei lamentoso! Tu facevi i bagni in piscina ignorando di avere il braccio ingessato, e ora per un po' di sole fai tutta questa polemica!» ribatté a tono Beomgyu, profondamente stufo dei continui piagnistei che Taehyun lanciava contro di lui.

In realtà non sapevo a cosa il ragazzo si stesse riferendo, dacché avevo conosciuto loro tempo dopo rispetto a Kei ed Hei-Ran. Perciò, se Taehyun si fosse fatto male, io non ne ero a conoscenza, siccome quando lo incontrai per la prima volta non aveva il gesso.

«Taehyun si è rotto il braccio?» domandai io.

«Oh, sì. Nulla di grave, in verità, solo una piccola frattura, infatti si è rimesso all'istante» mi spiegò Hueningkai.

«Com'è successo?» continuai.

«Si stava esercitando con lo skateboard, quando è caduto. O almeno è così che lui ha raccontato» mi fece notare ancora Kai.
«Sai, mi ricordo bene di quei giorni in cui il suo braccio era ingessato. Spuntava una scritta interessante sopra il gesso...» mi rivelò, quasi con sguardo sognante, lasciandomi tuttavia perplessa, poiché non avevo la più pallida idea di che cosa vi avessero inciso sopra.

Coup de foudre 𐠟 HueningkaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora