Capitolo 6.

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L'inverno comincia a farsi sentire, fa un freddo polare. Il tempo è passato velocemente, ora siamo già a dicembre, il mese più freddo dell'anno.

L'inverno è la mia stagione preferita perchè è l'unica stagione dove non senti freddo solo dentro, e soprattutto perchè c'è la neve, uno spettacolo unico.

Inverno significa: stare al caldo sotto le coperte, cioccolate calde a volontà e vacanze natalizie da passare in famiglia.

Sia mia madre, che mio padre, vogliono passare il Natale con me e io, sinceramente, non so dove impazzirei di più.

Se stessi con papà ci sarebbe Madison a rovinarmi il Natale ma, se setssi con mamma farei fatica a stare con lei per quello che ha fatto. Però, con mamma vivono anche mia zia e mia cugina e forse starei bene, perchè con mia cugin vado molto d'accordo. Che confusione.

Guardare la neve che scende a piccoli fiocchi lentamente, mi fa rilassare e calmare. Scende prima piano piano e poi, sempre più fittamente.

Il rumore della mia porta che si apre mi riporta alla realtà.

-Gaya.- mio padre mi sorride appoggiandosi allo stipite della porta.

-Papà, quante volte ti ho detto che devi bussare e non entrare così all'improvviso.- gli dico abbastanza nervosamente.

-Scusami, hai ragione. Mi ha chiamato la mamma, vuole sapere cosa hai deciso.- mi dice con un tono dolce.

Mio padre ha sempre avuto questo tono dolce e ho sempre pensato che fosse una persona umile e molto buona ma, come padre a volte, lascia un po' a desiderare.

-Non lo so, non ho ancora deciso.- gli rispondo provando ad addolcirmi.

-Ehi, se vuoi andare dalla mamma non ci sono problemi. Sei stata l'anno scorso con me a Natale.

-Non lo so, ci penserò.

Ora mio padre era proprio entrato dentro la mia camera e si era seduto sulla poltroncina che era vicino al mio letto.

-Questa neve si sta facendo sentire più degli anni scorsi, eh?- mi dice.

Annuisco.

Stavo per dire qualcosa quando gli squilla il cellulare.

Appena comincia a parlare, gli si stampa un sorriso da ebete sul volto, dice tutte cose carine in un modo facendomi venire il vomito. Sicuramente è Madison. Finalmente attacca.

-Devo andare.- mi dice.

-Vai da Madison?

-Si.- risponde avviandosi verso la porta.

-Papà.- lo fermo.

Si gira aspettando che continui.

-Mica hai intenzione di sposarla?- gli dico, temendo la sua risposta.

-Non lo so, Gaya. Sarebbe meglio per tutti ma, non lo so.

Mi da un bacio sulla fronte e va via.

Lo sapevo. Ha sicuramente già pianificato il matrimonio, ha già pianificato tutto. Muoio dalla voglia di sapere quando si farà, sisi. E magari posso fargli da testimone e suonare al suo matrimonio, certamente.

"Sarebbe meglio per tutti." , ma sarebbe meglio per tutti cosa?! Niente, ecco cosa. Sarebbe peggio per tutti, casomai.

Quanto mi fanno stressare, madonna. Ho bisogno di un calmante perchè mi è salito l'istinto omicida e giuro che posso uccidere chiunque da un momento all'altro.

Squilla il cellulare.

-Gaya?

-Ethan!

-Come va?

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