Point of view of Skyler
-Skyler, puoi andare a buttare tu la spazzatura fuori?- dice mio nonno dalla cucina.
-Si nonno, vado subito.
Mi reco giù in cucina e prendo il sacchetto da buttare.
Oggi è primo febbraio, oggi sono tre anni.
Tre anni da quando non vedo più mio padre. Mi manca, anche se non dovrebbe. Come fa a mancarmi una persona che mi ha fatto così male?
Come fa a mancarmi una persona che mi ha distrutto, rompendomi in mille pezzi?
Non la capirò mai la mentalità degli esseri umani.
Perché io non sono come loro, non sono come il resto del mondo. E menomale, perché io il resto del mondo, lo odio.
-Vado a fare un giro dopo, torno più tardi.- avviso il nonno.
-Tutto okay, Sky?- Harry comprare in cucina, spaventandomi quasi.
-Si, certo, vado solo a fare un giro.- gli sorrido, per non farlo preoccupare.
-Sei sicura?- inarca un sopracciglio.
Lui è l'unico che riesce a capire sempre, cosa mi frulla in testa. Ma come fa?
-Oh, per chi mi hai preso?- rido, cercando di non fargli fare più domande.
-Mh, sarà.- risponde.
Esco, per poi buttare la spazzatura e dirigermi al parco.
Ma si certo, sto bene. Tanto è tutto nella mia testa, giusto?
***
Che bello quando al parco non c'è nessuno, mi rilasso molto meglio.
Posso dondolarmi sull'altalena quanto voglio, senza sentire genitori di bambini schizzofrenici che dicono: "Mio figlio sta aspettando da un sacco tempo, deve andare lui sull'altalena."
Ma vai a fanculo tu e tuo figlio.
È bello venire qui a pensare, così nessuno sente i tuoi silenzi.
Mi ritrovo a pensare di nuovo a mio padre, a quello che mi ha fatto. Se ci penso, sento di nuovo il dolore di quelle cicatrici, e gli occhi pizzicare.
Non voglio piangere, piangere è una cosa che fanno i deboli, io non sono debole, non devo cedere.
Non funziona, sto piangendo.
-Porca puttana!- urla qualcuno, prima di sbattere molto forte per terra.
Qualcuno è caduto dall'albero? Quindi, qualcuno è qui, quindi qualcuno mi ha visto.
Cazzo.
Mi giro di scatto, ma quello è...Carter?
Ma che cazz...?
-Carter?
-Ehm..ciao Skyler.- si alza, mettendosi una mano dietro la testa.
-Cosa hai combinato? Sei salito sul l'albero e sei caduto?- dico.
-No, certo che non sono caduto.
Incrocio le braccia al petto, inarcando un sopracciglio.
-Okay, sono caduto.- ammette.
Viene verso di me, ma inciampa in un tronco e finisce per terra, rotolandosi e sprecandosi tutto di terreno.
-Porca puttana per due.- dice.
Mi viene da ridere, quasi non riesco a smettere.
-Ehi, che fai, ridi? Ah si, ora ti faccio vedere io.- dice, venendo verso di me.
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Romans-Sei entrata nel mio posto segreto, Gaya. E non so come hai fatto. Non c'era mai entrato nessuno. -Quale posto segreto? -È qui, proprio qui. Disse indicando il suo cuore.