Capitolo 21.

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Quei giorni sembravano eterni, non avevo mai passato così tanto tempo nella mia città, sembrava quasi tutto cambiato, tutto troppo tranquillo,Eros era partito da quell'episodio non mi aveva più scritto, quasi ero arrabbiata essendo che per le storie di Instagram aveva tempo, mia sorella diceva che secondo le dovevo scrivergli io e mettere da parte l'orgoglio. Ma credo che non si parli di orgoglio ma bensì di tempo, quello che lui non ha. Non potevo biasimarlo alla fine non stavamo insieme, non eravamo una coppia, non eravamo nulla se non due che si erano baciati. Ogni volta che pensavo a quel bacio c'era sempre per quel brivido che mi ritornava. 

<<Sei ancora dei nostri?>> disse mia sorella. 

Quel giorno non mi sentivo bene, anzi posso dire che ero stanca, desideravo solo stare nel mio letto, ma nella mia famiglia era impossibile, nei momenti no esisteva solo le giornate in compagnia, si doveva solo fingere di stare bene, sorridere. odiavo questi momenti, perché conoscendomi sarei crollata, ma non potevo, non davanti a loro. 

Perché l'errore mio è stato quello di fidarmi, di farmi baciare, quando ha voluto solo il potere su di me, mi sono lasciata andare, quando non accadeva d'anni. Speravo che questa giornata potesse finire presto.

<<ti voglio alla porta Giulia>> disse mia madre. 

<<dì che non ci sono>> 

<<credo che tu aspettavi solo che lui venisse a casa, quindi vai!!>>

Sapevo già di chi parlasse, ma non sono pronta, anche se non vedevo l'ora di vederlo o capire che volesse da me, perché non mi avesse scritto o semplicemente perché era scomparso. Presi coraggio e andai alla porta con la indifferenza più totale, quella che si meritava, è vero non stavamo insieme ma semplicemente non poteva trattarmi così e neanche doveva fare così. 

Aprì la porta e lo vidi lì nella sua bellezza, ma non potevo cadere nelle sulle braccia, sarei risultata troppo banale, troppo stupida, alle volte volevo solo che la gente capisse i miei stati d'animo, come ci si sente ad essere dall'altra parte ma sopratutto come ci sente ad essere la figlia di qualcuno, questo mio modo di essere mi ha sempre fermato,mi ha sempre ostacolato nelle mie relazioni sia di amicizia sia in amore,  ammettiamolo non sono mai stata baciata dalla fortuna.

<<ti serve qualcosa?>> dissi più pacata possibile. 

<<possiamo parlare?>>

<<di cosa? va tutto alla grande,no? ognuno ha la sua vita?>>

<<la pensi davvero così?>>

Ero sguardo che provocava gelido, forse l'avevo ferito? 

Non potevo fare altro, non potevo dimostrare di stare male per lui, non meritava nulla, alla fine le scelte le fai e e scegli tu cosa vuoi fare, se restare fermo a guardare o semplicemente agire e capire cosa vuoi fare nella vita,prendere in mano le proprie scelte, belle o brutte che siano. 

<<Si,Eros la penso così.>>

<<So che sei arrabbiata, ma lasciamo spiegare.>>

<<Guarda non c'è molto da spiegare, domani mattina andrò via quindi hai finito?>>

Andò via senza un minimo di sguardo, chiusi la porta e andai in camera mia, mi buttai a letto e piansi.

****

La mia giornata non andò diversamente dalle altre, ma dovevo tornare alla normalità alla fine dovevo prendere in mano la mia vita. Stava iniziando un'altro anno, avevo preso la decisione di andarmene, questa città mi portava solo guai. Dovevo solo trovare il coraggio di dirlo mia madre, preferivo farmi l'anno nuovo sola, invece di avere i suoi genitori a casa. 

Mi chiedo spesso cosa abbia in servo la vita per mese diventerò mai qualcuno, se realizzerò mai qualcosa nella mia vita,mia nonna diceva sempre che si deve vivere nel presente e mai nel passato, altrimenti non ci godiamo nulla, ma cosa succede quando il passato ti tormenta? quando ogni notte il passato ti viene in mente? 

Non credo ci sia una cura per tutto questo, solo curarmi le mie ferite da sola, questo mi aveva insegnato la vita. 

Scesi giù in cucina, speravo trovare solo mia madre, caso ha voluto tutti li, fantastico direi. 

<<tutto ok Giulia?>>

Come si risponde a questa domanda? quando vorrei che tutti evitassero di sapere? 

<<Il mio umore non è dei migliori, ovviamente avete capito qualcosa, comunque domani mattina andrò via, tra poco inizia la sessione e devo studiare, tanto alla fine a voi interessa questo, no?>>

<<Non so cosa sia successo cara, ma non andrai da nessuna parte, sono giorni di festa si sta in famiglia, quindi non vai.Giulia le questioni si risolvono, non si scappa, esiste il dialogo, esiste l'urlassi contro, non si può vivere di passato, quelli che sono i tuoi demoni lasciali andare via, non servirà a niente stare tutto il giorno in camera o allontanare la famiglia o le persone, vivi la vita assapora tutto, ridi, divertiti, viaggia,esplora il mondo, ma non fare vincere il passato, è stata dura lo so, ma non si può andare avanti così. Ti perderai tutte le gioie della vita. >>

Per lei era facile tuttora certe situazioni non si possono dimenticare, come si dimentica quando una persona ti tocca senza il suo consenso? come posso dimenticare tutto? come posso dimenticare il fatto che mi credevano pazza? come posso dimenticare che mi sentivo ogni giorno quella sensazione di sporco? 

Alle volte è facile parlare senza che nessuno sappia cosa ci si prova, ma quello che so che non posso dimenticare. 

La guardai nei occhi. 

<<io resto, ma non contate su di me, giorno due me ne vado. >>

<<Le cose si fanno a piccoli passi, lo sai, ma va bene così. Io ti verrò a trovare presto, poi...>>

<<perchè devi venire? devo studiare.>>

<<voglio solo passare del tempo con te >>

usci dalla stanza, senza dare una risposta, queste mosse a terra non fanno per me. 

****

BUONGIORNOOOOO!!!!!

Come state? pronti per l'estate? 

cosa succederà Secondo voi? tra eros e Giulia? ci sarà sempre guerra?

cosa ne pensate del passato di Giulia? 

vi aspetto nei commenti.

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