Capitolo 14.

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Di dormire non se ne parla, mi alzai.
Oggi sarei partita, sarei tornata a casa, per la prima volta nella mia vita volevo scappare, forse andare a provare quella sensazione di casa o di famiglia.
Non volevo illudere le mie aspettative, non dovevo illudermi di tutto questo affetto o sentimento,tutta questa illusi one mi avrebbe danneggiata. Sono forte si, ma anche fragile.

Forse per un'attimo nella mia vita,vorrei poter chiudere gli occhi ed essere normale, amata anch'io, con una famiglia che mi sostiene, un ragazzo che mi ama.

Ma non basta questo.
Non basta per essere felici.

Ho bisogno di sorrisi sinceri.
Di persone sincere.
Il tempo di prepararmi che era già ora di andare.

Sarei tornata per la seconda volta.

Questa volta mi sento diversa.

Ero in aeroporto,avrei lasciato questa città per un po'.
Il viaggio non fu pesante ma neanche stressante.
Il tempo passo velocemente,speravo con tutta me stessa che i miei erano già lì.
Ma non fu così.
Non mi arrabbio nemmeno.
Un po' mi aspettavo qualcosa.

C'era l'autista di famiglia.

Carlo.

"signorina Giulia! Com'è andato il viaggio?"

"tutto ok.. Una domanda, ma mamma e papà?"

"c'era sua sorella con il suo fidanzato."

Annui.

Non avevo parole.

Sali in macchina,non so se volevo tornare a casa.

"signorina,stasera ci sarà Eros e la sua famiglia."

"che bello. Ho altre alternative per scappare?"

"mi era mancata."

Mi conosceva fin da piccola,sapeva più dei miei genitori.

Ero arrivata a casa.

Ero morta.

La sua macchina era lì.
La conoscevo.
Come mi sarei comportata?

"Giulia! Ben tornata!!"
Disse mia madre.

"piccola di papà!!"

Certo piccola di papà.

Avevo imparato che questo comportamento era falso.
Quando si comportavano così significava solo una cosa:c'erano ospiti.
Assumevano sempre questo comportamento, per far capire che eravamo una famiglia unita,dolce. Come no.
Non erano accettate brutte figure,litigi tutte cose che potrebbero screditare qualcuno. Non capivo del perché tutta questa sceneggiatura, alla fine dal di fuori non si capiva?

Siamo sempre stati una famiglia di ricchi, una famiglia che doveva solo sostenere mio padre.
Nei suoi momenti di gloria, alle cene importanti.

Lui era lì. Mi osservava, c'era tensione nell'aria,sapeva che stavo male, speravo solo che almeno per stasera mi lasciasse stare.

"Giulia possiamo parlare?" disse lui avvicinandosi.

"ti dico di sì solo perché voglio uscire fuori."

"perdonami.. Cambierò.. Voglio solo essere tuo amico."

"va bene, solo amici, niente sentimenti. Niente amore."

"penso che hai capito cosa io voglia."

Annui.

Mi abbraccio quello che fanno due amici,no?

Ritornai dentro,qualcosa mi toccò il braccio o meglio qualcuno: mia sorella.

Sottovoce mi disse.
"possiamo parlare?"
"dimmi."
"vorrei che tu mi facessi da damigella..e se hai qualcuno-portando lo sguardo verso Eros- puoi portarlo.."

"Non ho nessuno,siamo solo amici.."
"si amici."
"davvero,dico."
"domani andiamo a provare il tuo vestito.."

Avevo un senso di ansia.
Un senso di inadeguatezza,avrei fatto bene il compito che mi è stato dato?

"comunque sorellina, tutti sospettiamo che nascerà qualcosa tra voi due."

Per la prima volta la ignorai.

"A TAVOLA RAGAZZE!"
disse mia madre.

"allora Giulia, come sta andando lì a Milano?"
Disse mio padre.

" tutto bene.."

Fini la conversione.

Mi alzai e andai in camera.
Qualcuno mi segui.
La mia mente sperava solo che fosse lui.
Era lui.

"volevo solo darti il bacio della buonanotte.."

Mi baciò.
Gli amici non fanno questo.
Ma chi devo prendere in giro, noi siamo tutto tranne che amici.

Lo lasciai lì.
Andai in camera.
Mi passai la mano nelle labbra, c'era le sue prima, senti qualcosa. Era una sensazione strana.

Sperando che la notte mi portasse consiglio, mi addormentai.

***
Per la prima volta dopo tanto, tanto tempo mi addormentai. Era il mio letto.
Il tempo di scendere dal letto che mi trovai delle mani che mi presero il braccio.

"sono così contenta per te.."
Disse mia sorella.

"cosa è successo?"

"dico solo bacio. Marco ti ha visto che Eros ti ha baciata."

Che potevo dire?

"non è come sembra."

"sisi come no."

Che guaio.
Non si può mai stare tranquilli.

"comunque ti  aspetta in salotto."

"cosaaa?"

Diavolo.

****
Ciaooo ragazze!!
Come state?

Fatemi sapere se vi sta piace questo storia, se potrei migliorare qualcosa.

Buona giornata!

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