capitolo 12.

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Ero sempre lì al solito bar,con il mio caffè in mano,la giornata non sarebbe stata speciale, umore a terra,periodo natalizio alle porte. Sarei dovuta tornare a casa,come ogni anno sarei scesa due giorni e poi subito a casa a milano.

Oggi lo avrei rivisto.

Il tempo di uscire dal bar che mi sento chiamare da lontano,era lui.
Ignorai del tutto.
Non volevo né vederlo né sentirlo.
Gli avevo dato la possibilità di essere mio amico,di essere forse qualcuno un giorno.
Mi ero fidata.
Ero una delle tante.

"Giulia,per favore fermati."

Era dietro di me,lo sentivo.

"Per favore. Che ho fatto?"

Disse infine.

Lo guardai e andai via,per l'ultima volte.

Le persone non cambieranno mai.
Siamo legati al passato per il semplice fatto che abbiamo paura del futuro,forse abbiamo paura di diventare quello che non vorremmo essere.

"Ehi Giulia,mi senti?"
Disse Margherita.

"Si certo che ti sento,dimmi"

"Hai fatto la relazione del libro?"

Relazione?
Libro?

"Si, la relazione del tuo fidanzato."

"Non è il mio fidanzato, è solamente un porco schifoso."

"Giulia,tutto ok?"

Vorrei tanto dirle che cosa succede,che no non va tutto bene,che vorrei piangere anch'io.

"Si certo,ci vediamo a casa,sto poco bene."

Andai via da quel posto,ero di troppo quel giorno.

***
Finalmente ero arrivata a casa,nel mio posto preferito,solo che una chiamata di mia madre rovina sempre tutto.

"finalmente rispondi,allora vorrei sapere quando scendi."

Volevo tanto rispondere,non verrò mai alle vostre cene.

"Giorno 23 sono lì, speriamo che non perdo il volo. Comunque perché lo vuoi sapere?"

"Sempre più simpatica, perché mi voglio organizzare, verrà papà a prenderti."

"Facciamo così, vengo io a casa,stai tranquilla."

"Come vuoi..ma ne sei sicura?"

"Comunque ci sentiamo ciao."

Staccai, avrebbe continuato all'infinito.

"Giuliaaaaaa,dove sei?"

Valentina. Era successo qualcosa per urlare.

"Sono stata in camera."

"Eccoti, stasera si esce con dei amici di  Giulio,senza se e nè ma, per favore..ci tengo.."

"Va bene, vengo."

Sarebbe stata una lunga serata.

Ore 21

L'ansia in casa si faceva sentire,chi si truccava,chi si vestiva,ed io?

Io semplice,ero già pronta.

Un vestito semplice,i miei amati anfibi,un filo di trucco,ed ero perfetta.

Dopo quasi un ora eravamo giù,il locale non dista molto da casa nostra,il tempo di entrare nel locale che incontro i suoi occhi,per favore Valentina dimmi che non sono loro.

"Sono quelli là giù."

Come non detto.

"Aspetta Giulia,ma quello non è il nostro docente?"
Disse Margherita.

"Si è lui.."

***
Buonasera,
Come state??

Cosa succederà?
Vi aspetto nei commenti.

Nessa.

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