Il giorno seguente,non capii bene dove mi trovavo,era da tanto che non scendevo qui,quindi per la seconda volta mi fece effetto stare qui quella che un tempo era la mia camera,decisi di mettere le pantofole e di scendere giù,non vedo l'ora di andarmene,è normale non sentirsi a casa,quando quello è proprio casa mia?
Scesi giù per le scale e trovai stranamente tutti circordanti in un tavolo come se aspettassero me,ma io so per certo che non aspettano me,giusto?
"Ben svegliata Giulia,come va?"
Mi disse mia madre,quasi mi abbracciò,ma io rifiutai.
"Ehm,tutto ok penso,voi?
Come mai non siete a lavoro?""Beh essendo che ti fermi qui tre giorni penso che sia normale che sto a casa con mia figlia,no?"
"Sincera devo essere?
Vabene lo sono,secondo me voi non state bene,ci sarà qualcosa sotto,non è così?""No,Giulia."
"Sarà,tanto dopodomani parto ."
"Non puoi restare di più? Non ti vediamo mai.."
"No,non resterò un giorno in più mi dispiace."
Se prima avevo fame,adesso era proprio scomparsa.
"Almeno mangia no?"
"No mamma grazie."
"Se stai uscendo all'una sii a casa ci sono dei nostri amici a pranzo."
"Ok,CIAO."
Non sapevo ancora bene cosa fare oggi essendo che qua non conosco più nessuno,forse meglio così.
Fin da piccola preferivo un buon libro che uscire,sono sempre stata criticata per questo.
Così,come facevo da piccola,avrei preso un mio vecchio libro che sapevo di sicuro a memoria e l'avrei finito in un giorno.
Oggi avrei iniziato a leggere
"L'estate in cui imparammo a volare."
Fin da piccola è sempre stata il mio libro preferito,nessuno capiva il perché all'inizio neanche la sottoscritta.Scesi in giardino dove non trovai nessuno,menomale pensai tra me e me,così potevo godermi il mio libro.
"Sapevo che oggi non saresti uscita,che ti mettevi lì al tuo posto,e leggevi il tuo libro preferito."
Era mio padre,mi aveva un po' spaventata.
"Papà..mi hai spaventato."
"Scusa non volevo Giulia,mi eri mancata.
Mi fa strano vederti lì,leggere,al tuo solito posto.Non ho mai capito il perché sceglievi sempre lo stesso libro,lo stesso posto.
Ricordo che il libro te lo portai da Milano,sapevo che ti piaceva leggere,ma volevo farti leggere un'altro tipo di lettura,una nuova realtà mettiamola così..
Non pensavo per niente che fosse il tuo libro preferito..""Lo è sempre stato,sono cresciuta con questo libro,mi ha insegnato molto.."
"Lo so,ma anche da sola sei cresciuta,sei cresciuta in tutto è per tutto. Sono fiero di te.."
"Non so cosa si dice queste occasioni,grazie?"
"Giulia,andiamo mangiare sono arrivati dei nostri amici."
Annui,non sapevo che dire.
"Tu devi essere Giulia,aveva proprio ragione la tua mamma,sei davvero una bellissima ragazza,io sono Lucia,ho un figlio più grande di te,dovrebbe arrivare a momenti,studia fuori proprio come te,ma lui fa il professore all'università di Milano,medicina."
"Anch'io faccio quella facoltà."
"Forse conoscerai mio figlio.
Eccolo dovrà essere lui alla porta."Era il mio professore.
Non ci potevo credere.
Aiuto.
"Ci si rivede Giulia."
Mi disse Eros."Non vedevo l'ora."
"Giulia,conosci Eros?"
Mi disse mia madre stupita."Si,mamma. È il mio professore."
"Giulia,vieni aiutarmi in cucina per favore."
*
"Giulia non puoi fermarti di più?"
Lo sapevo,non accettava mai le mie condizioni.
"No,mi dispiace."
"Perché?"
"Voglio tornare a Milano,non voglio più tornare nel discorso."
"Porta questi vassoi in sala,giù."
Stavo per ritornare in cucina quando sentì mia madre parlare con mio padre.
"Giulia,non vuole rimanere,le dobbiamo dire tutto,so che soffrirà,ma ci saremo noi,siamo una famiglia giusto?"
"Si,siamo una famiglia."
Disse mio padre piangendo.Perché mio padre piange?
Cosa mi devono dire?
"Non potuto non sentire,ma cosa mi dovete dire?"
"Giulia non mi sembra il caso,di parlarne adesso."
"Invece si,siamo una famiglia giusto?"
"E una cosa delicatissima."
Disse mio padre."Allora ditemi,non posso stare così."
"Vabene,allora seguici in camera."
Ero in ansia,avevo paura,tanta.
"Giulia siediti."
"Ok,ditemi."
"Noi sappiamo come eri affezionata a tua nonna.."
Disse mia padre."Perché parli al passato?
Aspetta,non dirmi che..quando è successo? Perché non mi avete detto niente?""È successo due mesi fa,non ti abbiamo detto niente perché eri l'università,non doveva essere una distrazione."
"Sappiate solo che mi fate schifo,entrambi."
Mi alzai e presi la valigia,dovevo andarmene,non volevo stare più in quella casa.
"Giulia dove stai andando?"
"Lontano da voi,poco ma sicuro."
Scesi le scale più veloce che potevo non sarei riuscita a sentire altri commenti e cazzate.
Spazioame
Come state ragazze?
Io molto bene,non ho potuto aggiornare molto perché ho avuto la maturità.
Siete state promosse?
Qualcuno come me ha fatto la maturità?Che ne pensate della storia?
Dite che posso migliorare qualcosa?
Fatemi sapere ragazze.🍃
-vane
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Non So Dove,non So quando.
RandomNon sapevano cos'era l'amore. Sapevano c'era il dolore però. Lei una studentessa universitaria, facoltà medicina Lui docente universitario. Giulia e Eros. Gli opposti. [sono dislessica se trovate errori.]