Non avevo chiuso occhio,troppi pensieri per la testa.
Quello più tormentoso era del perché mi hanno nascosto una cosa del genere sapendo che io ci tenevo alla nonna,che era stata fin da piccola il mio punto di riferimento.
Non trovo senso a tutto ciò.Erano le cinque del mattino ad interrompere i miei pensieri fu un squillo di un numero a me sconosciuto,così decisi di rispondere.
"Si,pronto?"
"Ehi scusa l'orario ma verso che ora viene tua madre essendo che dobbiamo andare insieme in aeroporto?"
Era una voce delicata,ma già sentita.
"Scusa la domanda impertinente,ma tu chi sei?"
"Sono eros,il tuo docente non ché il figlio.."
Non lo lasciai continuare per il semplice fatto che avevo subito capito tutto.
"Ah si ho capito chi sei,allora non ci verrò mai con te a prendere mia madre,ok?"
"Ma lei mi ha detto.."
"Lei ti può dire tutto quello che vuoi.."
"Ok,alle otto sotto davanti all'università,non accetto ritardi,dimenticavo,so dove abiti."
Neanche il tempo di rispondere che lui aveva gia chiuso la chiamata.
Stare nel letto non aveva molto senso,quindi decisi di andare a fare colazione e prepararmi a questa lunga giornata.Mi chiedevo cosa voleva mia madre da me.
Perché era venuta in città?Decisi di prepararmi un caffè,notai che erano già le sei e mezza così mangiai un muffin e andai subito a lavarmi,la mia voglia di fare tutto ciò era pari a zero.
Presi le chiavi della macchina e andai all'università,era lì con i suoi capelli ricci,non mi sono mai soffermata a guardarlo per davvero,bisogna dire che era davvero carino.
"Vedi che mi sciupi,piccola."
La cosa che odiavo in lui era questo,il suo cazzo di sorriso.
Però quanto è bello.
Ok,basta Giulia.
Bisogna odiarlo,non perderci la testa.
"Andiamo con la tua o la mia?"
"Preferisco con la mia,però guida tu."
All'inizio il viaggio non stressante come pensavo,mi sentivo in imbarazzo,una cosa al quanto strana,che bello stanno passando alla radio la mia canzone preferita dei maneskin,nello stesso momento che alzai lui fece il mio movimento e li sentì le sue dita sfiorare la mia gamba,mi vennero dei brividi.
Giulia tranquilla.
Finalmente il tragitto non era così lungo,arrivati all'aeroporto notai subito mia madre è sempre stata una donna ben truccata,vestita sempre bene,non sarebbe mai cambiata.
"Giulietta."
Come non detto,mi ha valuto sempre chiamare il quel sapevo che mi da fastidio."Spero che si sia comportata bene in macchina,non so da chi abbia preso questo carattere eros,però ti posso dire ha un carattere forte,dobbiamo dire che ha preso da me questo lato forte."
Mamma dico ancora devi continuare?
Notai che insieme a mia madre venne pure sia mamma,che bello,questo significa solo una cosa,che dovremmo passare questi giorni insieme.
INSIEME.#SPAZIOAME
come state ragazze?
Io sto al quanto bene,solo raffreddore ma niente di che,allora il capitolo vi è piaciuto?
Fatemi sapere,vane.
STAI LEGGENDO
Non So Dove,non So quando.
RandomNon sapevano cos'era l'amore. Sapevano c'era il dolore però. Lei una studentessa universitaria, facoltà medicina Lui docente universitario. Giulia e Eros. Gli opposti. [sono dislessica se trovate errori.]