Capitolo 29

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«Io? Nel futuro? Come ti viene in mente, so vivere a malapena nella mia di epoca…»

La mia risata a denti stretti echeggia ancora all’interno della cucina nonostante siano passati giorni dalla risposta a quella domanda che, devo ammetterlo, mi ha dato molto da pensare.

Non ho mai creduto nel destino, sono sempre stata convinta che siamo noi a scegliere della nostra vita e del nostro futuro. Però…

Sono giorni che ci penso, Jason è stato molto carino nel non insistere. In questo breve periodo passato insieme ho imparato a conoscerlo e devo ammettere che mi piace stare insieme a lui, non ho più avuto brutti pensieri e incredibilmente per un attimo ho avuto l’illusione che la mia vita avesse nuovamente un briciolo di senso. In queste ore ho capito che non c’è nulla di male a cucinare per qualcuno, se quel qualcuno ti da una mano. Che fare le pulizie può essere divertente se ogni tanto ti fermi a ballare con la persona che sta spolverando accanto a te. Che sporcarsi mentre si mangia può essere buffo e non motivo di imbarazzo.

A dispetto di quello che ho creduto per anni, forse non tutti gli esseri umani sono da buttare.

È vero, non ci si può innamorare in meno di cinque giorni, ne sono cosciente e soprattutto sono stata scottata parecchio dalla mia ultima relazione e non voglio cascarci di nuovo. Non so se è amore o illusione, ma sono stata così bene in questi giorni che non ho più pensato alla fatidica data di quello stupido cocktail party.

«Sicura di volere indossare quell’abito?» chiede Jason sbirciando dalla porta della mia camera.

Lo faccio entrare con un cenno della mano. «Perché, mi sta male?» chiedo dubbiosa e con un pizzico di malizia tornando a guardarmi allo specchio. «Dici che è troppo appariscente?» incalzo osservando la scollatura appena pronunciata.

«Ti sta divinamente.» ammette Jason arrossendo appena. «Intendevo che potrebbe essere scomodo nel caso in cui dovessimo scappare, se le cose dovessero mettersi male.»

…Mannaggia, ha ragione. Sospiro pesantemente portando le mani ai fianchi, osservando gli abiti buttati alla bell’e meglio sul letto tramutato in armadio per l’occasione. «Jeans e camicetta?» azzardo.

«Sarebbero più funzionali e sono sicuro che farai comunque invidia a tutte quelle megere presenti.»

Ridacchio ringraziandolo, Jason esce dalla stanza e sfilo l’abito un po’ a malincuore. Tuttavia ha ragione, probabilmente anche Cinque avrebbe avuto qualcosa da ridire se si fosse trovato qui. «Spero proprio di rivederti.» sussurro allo specchio, osservandomi. La camicia bianca somiglia a quella indossata dal mio piccolo fratellino acquisito. Il cuore inizia a battermi all’impazzata alla sola idea che presto lo rivedrò. Spero stia bene. Come sta succedendo per Jason, mi sono affezionata a Cinque anche se ho passato con lui pochissimo tempo. E forse ne voglio ancora, di tempo.

«Sei pronta?» chiede Jason sempre sbucando appena dalla porta.

«Sì. Andiamo.»

Gli allungo la mano e lui l’afferra con una presa stretta.

Una presa che fa un po’ male, ma che mi fa sentire estremamente protetta e al sicuro.

Ne voglio ancora, di tempo.

Così come voglio ancora provare queste splendide sensazioni.

NOTA AUTRICE

Purtroppo sto avendo problemi con wattpad da computer e ho caricato questo breve capitolo da cellulare! Spero si legga tutto e non ci siano stati intoppi! Vi chiedo scusa, spero di risolvere quanto prima!

Battesimo - Cinque/The Umbrella Academy fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora