A rebellious love.

Capitolo 19.

JUSTIN'S POV
-"Harry cazzo i freni!"-dissi cercando di non andare a sbattere da nessuna parte

-"Cazzo Cazzo"-disse Harry urlando

All'improvviso davanti a noi c'era un muro. Solo un muro. Non potevo girare da nessuna parte...

GERY'S POV
Ero rimasta a casa perché i ragazzi dovevano uscire a fare dei servizi per la gang. Ero rimasta con Alex e la piccola. Con Alex le cose stavano migliorando, lei mi aveva fatto separare da Justin però era pur sempre la mia migliore amica.

-"Ehi guarda lì che bel culetto ha il protagonista"-disse

Risi.

-"Alexandra giuro che non vedrò mai più un film con te"-dissi ridendo e chiamandola con il suo nome intero

Prese i pop-corn e incominció a buttarmeli e io feci lo stesso.

-"Che ne dici di uscire un po ? Prendiamo la macchina e andiamo al centro commerciale? La bimba la lasciamo a Maicol"-disse

Maicol era il nostro vicino di casa, era un uomo sulla cinquantina ed era molto simpatico. Ormai era diventato un padre per tutti noi.

-"Va bene"-dissi

Dopo che fu arrivato Maicol uscimmo e prendemmo la macchina di Alex.

-"Guidi tu"-dissi

-"Agli ordini"-disse lei

All'improvviso mi sentì male come se fosse successo qualcosa, ma non gli diedi troppa importanza.

-"Prendiamo le vie più buie"-disse lei con una faccina malvagia

-"Non voglio morire!"-dissi ridendo

Dopo un po vidi da lontano una macchina familiare..

-"Alex vai dove sta quella macchina"-dissi

Arrivammo subito e i miei occhi non ci videro più.

-"Justin"-urlai e corsi vicino lui

-"Justin ti prego, ti prego svegliati"- dissi

Presi subito il telefono e chiamai i ragazzi mentre Alex chiamó il 118.
Arrivarono contemporaneamente e subito arrivammo all'ospedale.
I dottori corsero con le barelle di Justin e Harry e io li segui correndo

-"Scusami ragazza ma tu non puoi entrare..faremo tutte le visite e subito vi avvisiamo"-disse il dottore per poi andarsene.

Stavo male. Male dentro. Anche perché io non ero preoccupata di Harry. Beh un po' si. Però ero troppo preoccupata per Justin. Io lo amo, lo amerò sempre. Iniziai a piangere sulla sedia con le mani in faccia, tutti i ragazzi vennero vicino a me e mi abbracciarono per darmi forza. Era uno schifo. Tutto.